La zanzara della malaria è stata trovata recentemente in Puglia. Erano almeno 50 anni che non se ne rilevava la presenza nella Regione. Ma nessun allarmismo: al momento non c’è nulla di cui preoccuparsi.
Ritorno della zanzara della malaria?
Si tratta di una scoperta perlomeno “curiosa”, avvenuta per la precisione in Salento tra Lecce e Otranto, sulla costa. Parliamo di un esemplare appartenente alla specie Anopheles sacharovi, segnalata per la prima volta nel nostro paese, per l’appunto, a cinquant’anni dall’ultima volta. L’altra specie associata alla trasmissione della malaria è la zanzara Anopheles labranchiae. La patologia in questione risulta eradicata dalla nostra penisola dal 1970.
Come ci si è accorti della presenza di questa particolare specie di zanzara? Grazie al lavoro dell’Istituto Superiore di Sanità, insieme all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e Basilicata e all’Azienda Sanitaria Nazionale (ASL) di Lecce.
La scoperta è stata spiegata all’interno di un articolo pubblicato sulla rivista di settore Parasites and Vectors. Il solo nome malaria ha ovviamente scatenato un certa preoccupazione in tutti. Non di rado famiglie hanno avuto nonni o bisnonni vittime di questa malattia. E in tali casi la paura per un possibile ritorno della patologia è comprensibile, ma immotivata. Gli esperti hanno infatti evidenziato come la presenza dell’insetto vettore non corrisponda per forza a un ritorno della malattia.
E la ragione sta nel fatto che non solo le condizioni economiche e sociali siano migliorate, ma lo sono anche quelle igienico sanitarie rispetto al passato. Non va inoltre dimenticato che il Ministero della Salute è attento da sempre ai casi di malaria importati, stabilendo delle linee guida da seguire anche nei potenziali casi di questa malattia.
Scoperta interessante sotto diversi punti
Scientificamente parlando non si può però non considerare rilevante una simile scoperta. E lo è dal punto di vista sanitario dal momento in cui questa specie di zanzara era ritenuta scomparsa dopo la bonifica e le campagne contro la patologia occorse a margine della Seconda Guerra Mondiale.
Sebbene sia emerso ora grazie alla pubblicazione dell’articolo, il ritrovamento della zanzara “incriminata” risale alla fine del 2022. Questa è stata scoperta all’interno di una zona rurale salentina. L’identificazione è avvenuta grazie all’esame del DNA e nel 2023 è stato eseguito uno studio entomologico per confermarne la presenza e ricercare eventuali popolazioni.
Dobbiamo sottolineare che alcune larve di questa specie sono state poi ritrovate in alcune aree naturali protette. Il basso o pressoché nullo impatto antropico hanno portato gli scienziati a pensare che la popolazione fosse ancora presente anche nei decenni scorsi.