Gran parte degli esperti sostiene che le due varietà della razza, il Welsh Corgi Cardigan e il Welsh Corgi Pembroke abbiano storie separate. Fino agli anni Trenta venivano considerati come unica razza appartenente ad un unico ceppo, ma adesso le loro strade si sono scisse, anche perchè sono proprio originari di luoghi diversi e quindi il loro ceppo ancestrale è ben distinto.
Fra le due razze il Welsh Corgi Cardigan è la più antica, fu infatti portato nel Galles dai guerrieri celti dell’Europa centrale, intorno al 1200 a.C. Il suo impiego gli fu assegnato dagli agricoltori del Cardiganshire, nel Galles per l’appunto, e divenne immediatamente quello di tallonatore delle mandrie. Le terre erano possedute dalla corona e agli agricoltori era permesso utilizzarne dei lembi solo per degli scopi precisi. C’era così molta competizione, per accaparrarsi pezzi di terra migliori e sempre più ampi e così i Cardigan tallonavano il bestiame, mordevano i talloni delle bestie, spingendo così le mandrie a spostarsi velocamente. Quando poi le terre vennero divise il lavoro del Corgi Cardigan finì immediatamente, e così venne incrociato con il Collie, cane da gregge per antonomasia, in modo da creare una specie ancora più raffinata per radunare e tenere insieme le mandrie.
Il Welsh Corgi Pembroke fu invece portato nelle isole britanniche dai tessitori fiamminghi, per concessione di Enrico I, nel 1170. Incroci con il Cardigan ne hanno fatto una versione più tarchiata di questo cane. Avendo un temperamento più docile il Pembroke è diventato con più facilità un cane da compagnia.
Il cagnolino divenne molto popolare in Inghilterra, il duca di York, quando divenne re, ne donò un’esemplare alla principessa Elisabetta, che in seguito divenne poi anche lei regina, e infatti in moltoi ritratti della Regina Elisabetta possiamo notare il suo Corgi accanto a lei. Ma la parte più interessante di questo cagnolino è quella che riguarda i cantastorie e le poesia sul conto dei Pembroke, che lo descrivono come un “mitico tallonatore”, un animale magico che arriva dal regno delle fate.
Un giorno, nei tempi antichi, due bambini che giocavano nei prati trovarono due piccoli cagnetti. Avevano zampe corte, dritte e grosse, e la testa che sembrava quella di una volpe, gli occhi erano teneri e gentili. Erano dei cani quasi nani, che non avevano la coda. Li portarono a casa, li accudirono e li fecero mangiare e il papà di ritorno da lavoro, vide questi due cagnolini e chiese ai bambini dove li avessero trovati. I bimbi raccontarono e il padre allora disse che erano sicuramente un dono dei folletti, cani, creature del piccolo popolo fatato. In quei due cani risiedeva uno spirito fatato che si esplicitava nella leggerezza del loro passo, nella velocità degli scatti, nella malizia e nella bontà di cui erano capaci, nell’amore che portavano ai loro padroni.
Per i più scettici, che non credono alla storie magiche, basta osservare il dorso di questi piccoli cani, per vedere il segno delle selle su cui montavano i guerrieri fatati, che si dice cavalchino ancora i loro Corgi a mezzanotte, nel culmine dell’estate, e che corrano e corrano, mentre noi esseri umani mortali sprofondiamo nel sonno.
In gallese cor significa nano, gnomo, mentre gi significa cane, ne deriva immediatamente una precisa descrizione del Corgi, cane nano. Entrambe le specie hanno zampe corte, costituzione solida, ossatura pesante e il corpo più lungo che alto. Il Cardigan ha coda frangiata da volpe, mentre il Pembroke è senza coda. Gli occhi sono di grandezza media, scuri del Cardigan e nocciola nel Pembroke. Le orecchie sono grosse (poco di più nel Cardigan e più rotonde) e volpine, portate erette. Anche il piede del Cardigan è leggermente più grosso e rotondo. Il mantello del Cardigan è corto e duro, rigido, con un buon sottopelo; quello del Pembroke è invece di media lunghezza, più soffice e spesso. I colori possono essere marrone chiaro e marrone rossastro, bianco, nero e sabbia, sono frequenti macchie sui piedi, sul collo e sul torace. L’altezza va dai 25 ai 30 centimetri, mentre il peso è tra i 12 e i 13 chilogrammi.
Il Corgi è un cane vivace, affettuoso, spiritoso e intelligente. E’ un gran lavoratore e prende i compiti che gli vengono asseganti con grandissima serietà. Come tutti i cani da gregge ama molto i bambini e vegli a attentamente su di loro. Gli piace la vita in famiglia e adora prendere parte a tutte le attività della casa in modo presente e giocoso.
Come tutti i cani un po’ tarchiati tende ad ingrassare, ha bisogno quindi di passeggiare e di correre di frequente, oltre che di un’alimentazione molto sana.
Sembra che la sua indole da tallonatore si possa vedere in ambito cittadino, quando passeggiando vede qualcosa fuori posto parte come un razzo e inizia a mordicchiarla, come se stesse mordendo il garretto di un animale della mandria per riportarlo insieme alle altre bestie lungo la giusta strada.
[Photo Credits: Yoshi Home & Captain Corgi]
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