Quando è troppo, è troppo… deve aver pensato così Alessio Giordano, un veterinario milanese che ha deciso di affiggere nel suo ambulatorio in zona Lorenteggio un manifesto contro quei proprietari disposti a pagare per l’eutanasia al proprio animale domestico perfettamente sano, ma “ingombrante”.
Sul cartello si legge:
In questo ambulatorio l’eutanasia mediante iniezione letale verrà praticata solo quando, ad insindacabile giudizio del Direttore Sanitario, sussistano gli estremi chimico medici affinché venga effettuata.
Dopo l’avviso formale, il veterinario ha espresso la sua in modo piuttosto colorito… dichiarando che si era rotto le scatole e che la vita di un animale non è qualcosa di cui proprietario può disporre a proprio piacimento. Il cartello è diventato subito virale, ricevendo centinaia di commenti, condivisioni e like su Facebook.
Come ha spiegato il veterinario in un’intervista rilasciata al TgCom24, il cartello, sebbene non piacerà all’Ordine dei Veterinari, è stata più che altro una reazione alla situazione appena vissuta. Quel giorno, infatti, non aveva ancora aperto l’ambulatorio e aveva già 2 richieste di soppressione, entrambe del tutto pretestuose.
Secondo Giordana molti decidono di prendere un amico a 4 zampe con troppa superficialità, poi si rendono conto che non è tutto rose e fiori e allora se ne vogliono liberare, magari perché morde le gambe del tavolo, graffia il parquet o non sanno dove tenerlo nei weekend.
Il veterinario non ha dubbi, sopprimere un animale perché non si sa dove metterlo o si è stufi di lui è un comportamento disumano:
è anche per questo che ripeto sempre che i miei pazienti sono animali, i miei clienti, per fortuna molto pochi, delle bestie. In quei momenti mi viene il dubbio a chi andrebbe fatta l’iniezione…
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