Quando si parla di spiritualità, gli uomini hanno davvero da imparare molto dagli amici a quattro zampe e tutt’oggi non sono stati chiariti completamente gli speciali meccanismi che regolano la loro estrema sensibilità. Fra noi e gli animali in generale, esiste un legame invisibile e forte che, spesso, va contro ogni differenza naturale e crea collaborazioni inaspettate e commuoventi. Persino quelli che vivono allo stato selvatico, non di rado si preoccupano dello stato di salute delle persone che hanno con0sciuto da vicino. Questo succede soprattutto con i cani e con i gatti, ma qualche volta si è parlato pure di casi limite: come quello dei lupi che allevavano bambini, nel caso di Romolo e Remo, i fondatori della città di Roma, ma non si tratta di una vicenda unica, anche se il rischio è di sconfinare nella leggenda.
Storie al limite dell’impossibile, nel corso dei secoli, hanno portato a ritenere che ci fossere esseri umani cresciuti da colombe, cervi, delfini e così via dicendo. Ha colpito molto all’inizio del Novecento la storia di due bambine, ritrovate nella tana di una lupa che le aveva allevate. Camminavano a quattro zampe e avevano un linguaggio più simile a quello degli animali, ma erano in buona salute. Non è mai stato chiarito in linea generale, se si tratta di un istinto materno distorto o di un comportamento compassionevole che porta ad aiutare esseri di differenti specie.
Di certo gli animali hanno una sensibilità maggiore e sono in grado di allertare gli uomini di fronte ad un pericolo che incombe. Non è raro che prima di un terremoto, ad esempio, un cane o un gatto comincino a diventare agitati e lo stesso vale, ad esempio, per i delfini che piuttosto spesso con i loro musi cominciano a spingere le barche dei pescatori in senso contrario rispetto all’epicentro, mostrando un grande rispetto, non sempre meritato, verso il genere umano.