Indipendenti, curiosi, ma anche affettuosi a modo loro: i gatti sono esemplari veramente speciali, tanto che nel corso dei secoli l’alone di mistero che li circonda ha dato modo a molti di pensare che fossero creature diaboliche, piccoli aiutanti di improbabili streghe o comunque felini da tenere a bada. Per non parlare della superstizione, soprattutto di fronte ad un gatto nero. Per fortuna, la maggior parte delle persone li amano e se ne prendono molta cura, anche se non tutti prestano l’attenzione dovuta alla qualità del cibo che gli offrono, non considerandolo il principale elemento della sua buona salute.
Un gatto che si nutre male, mostrerà ben presto i segni di alcune carenze fisiche, come la mancanza di lucentezza nel mantello, la pelle secca, il prurito in tutto il corpo, la flatulenza, la mancanza di energia, l’odore corporeo sgradevole e, nei casi più gravi, pure diarrea, vomito, poco appetito e problemi comportamentali. E’ anche vero che per loro natura non accettano tutto e si mostrano quasi schizzinosi, ma dei bocconcini nutrienti e soprattutto variati, possono davvero fare la differenza, soprattutto se vi si aggiunge un cucchiaio di cibo secco insieme a quello in scatola e un avanzo della tavola. Va bene anche qualche alimento integrale. Vanno evitati assolutamente, invece, i cibi che contengono conservanti, additivi chimici, aromi artificiali e coloranti.
Per quanto riguarda i resti presi dai nostri piatti, sono indicati per la loro dieta il pesce, la carne, le uova e il formaggio e poi le verdure come le patate dolci e i broccoli se al vapore e il mais. Attenzione agli ossi di pollo cotti che possono essere pericolosi, se non addirittura fatali per i felini, come per tutti gli altri animali domestici. Si può dare loro solo il collo del pollame, in quanto le vertebre si sbriciolano facilmente e non producono schegge taglienti.