Chi non ha mai, magari da bambino, accarezzato un tenero pulcino, piccolo come un batuffolo? Purtroppo chi abita in città sta perdendo via via l’abitudine di vivere a contatto con gli animali ma, di certo, nessuno rimane indifferente di fronte ad una creatura così piccola e indifesa e per questo ha colpito ancora di più l’opinione pubblica la notizia che un rogo, scoppiato a Pavia di Udine nei giorni scorsi, ha causato la morte di oltre 20.000 esemplari. La scomparsa di qualunque specie in modo violento costituisce un evento terribile in verità, ma questo è un caso particolare in quanto questi esserini erano davvero nati da poco e non hanno avuto praticamente scampo.
La terribile fine di questi pulcini non ha ancora, a molte ore dall’accaduto, un causa certa: si pensa, infatti, che sia stato causata da una avaria all’impianto di alimentazione automatica. I danni sono in corso di quantificazione, ma intanto per gli animali non c’è stato nulla da fare e, anche a livello economico, la perdita è stata evidentemente ingente, senza contare la quantità di vite andata perduta nel modo più tragico. L’azienda agricola in questione, apparteneva ad un uomo di Pavia di Udine di 52 anni e, subito dopo l’accaduto, sono intervenuti immediatamente i Carabinieri del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Udine per i controlli del caso.
Le fiamme sono state domate, non senza difficoltà, ma con una certa velocità dai Vigili del Fuoco del posto e le indagini sono subito scattate, anche se ben presto, è stato escluso l’evento doloso. Un incidente insomma, anche se sono da accertare le eventuali e relative mancanze, ma intanto le perdite sono state piuttosto pesanti. L’azienda è coperta da assicurazione e, quindi, non appena confermati i numeri legati alle perdite, potrà ottenere un risarcimento e riprendere in breve tempo, l’attività di ogni giorno.