Quando parliamo di uccelli notturni intendiamo quelli che cantano di notte e che non di rado, soprattutto se dormiamo in campagna, ci tengono svegli con il loro richiamo.
Gli uccelli notturni che cantano
Tra i primi figurano senza dubbio gufi e civette. Parliamo di rapaci da noi ben conosciuti, anche se spesso come è giusto che sia poco “frequentati”. Questi due sono forse più noti, ma non sono gli unici. Per quanto infatti possa suonarci strano anche il pettirosso e l’usignolo allietano le notti alle nostre latitudini.
È incredibile quanto il cambiamento climatico e quello di habitat possano aver portato anche quelli che non sono classificabili in uccelli notturni a cantare di notte. Scombinando tutte le loro abitudini.
Dobbiamo sottolineare che in particolare sono stati l’inquinamento acustico e luminoso a spingere uccelli diurni a essere più attivi di notte, con conseguenti vocalizzi. Gli uccelli notturni sono così chiamati perché attivi maggiormente in questa parte della giornata. Si tratta di un comportamento legato anche alla possibilità di essere maggiormente ascoltati da un potenziale partner riproduttivo.
Tra gli uccelli notturni noti per il proprio canto che abbiamo citato in precedenza vi e l’usignolo. Per quanto generalmente l’ignoranza non consenta di rendersene conto, è forse l’uccello più noto per il suo canto melodioso e notturno. Esso produce infatti molti gorgheggi e trilli ben noti a chi vive in campagna. Il canto diventa molto più presente soprattutto in primavera, con la necessità di questo animale di attirare le femmine e difendere il proprio territorio.
Presenti anche il pettirosso e le berte
Anche il pettirosso fa sentire la sua voce di notte. Nonostante non tendiamo a considerarlo tra gli uccelli notturni perché abituati a vederlo saltellare di giorno. In realtà il suo cantare avviene principalmente per quello che riguarda l’accoppiamento. Questo infatti decide spesso di cantare di notte proprio per attirare più facilmente potenziali partner.
Abbiamo già citato la civetta e i gufi. Vogliamo parlare principalmente in questo caso, per ciò che riguarda questi ultimi, dell’assiolo. È la ragione sta nel fatto che parliamo di un piccolo gufo migratore che con il suo “chiù” notturno, inconfondibile, soprattutto durante la primavera e l’estate, marca il territorio e cerca partner.
La civetta è forse il rapace più comune tra gli uccelli notturni che, con il suo breve richiamo, tiene compagnia agli insonni. Indistintamente in città e in campagna. Avete sentito un lamento che sembra quasi umano? Se abitate vicino al mare di sicuro avete sentito il richiamo delle berte.