Le Province autonome di Trento, Bolzano, la Regione Toscana e la Regione Veneto continuano ad avere paura dei lupi e chiedono a governo e Unione europea la possibilità di poter gestire in modo autonomo i lupi: richiesta anche la possibilità di abbattimenti selettivi in casi estremi quando gli esemplari siano particolarmente pericolosi.
Una richiesta che arriva per poter tutelare l’agricoltura di montagna dai lupi che vengono considerati pericolosi: la prima richiesta è arrivata dalle province autonome di Trento e Bolzano cui presto si è aggiunta la richiesta della Regione Toscana.
Il Veneto aveva richiesto invece di caricare i fucili dei carabinieri forestali con proiettili di gomma per scacciare un lupo che si avvicina troppo alle case, ma il Ministro dell’Ambiente Cost aha subito bocciato l’iniziativa bollandola come “non ammissibile”.
La Regione Toscana da parte sua ha annunciato che approverà una legge sulla gestione autonoma dei lupi esattamente come quelle varate già da Trento e Bolzano in una posizione comune che è stata raggiunta nel corso di un incontro fra gli assessori all’Agricoltura della provincia di Trento, Michele Dallapiccola, di Bolzano, Arnold Schuler, e della Regione Toscana, Marco Remaschi.
E se i tre assessori hanno annunciato di voler scrivere alle Commissione Politiche agricole del parlamento italiano, perché convochi un incontro con il governo, per sollecitare la rapida approvazione del Piano Lupo, il Ministro Costa ha già detto che impugnerà le norme davanti alla Corte Costituzionale.
Si schierano dalla parte del ministro penta stellato la Lav, che si dichiara preoccupata e chiede al ministro dell’Ambiente Sergio Costa di confermare il proprio no ed Enpa allertando che la l’attuale offensiva ai lupi di questo periodo “non ha precedenti”.
LUPI NELLA REGIONE VENETO, ARRIVA IL RADIOCOLLARE
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