Detto così può sembrare offensivo. In realtà è il suggerimento della psicologa americana Suzanne Phillips per migliorare il rapporto di coppia.
I nostri amici a quattro zampe possono infatti esserci di molto aiuto nell’incremento della comunicazione e della comprensione reciproca con il nostro partner. Come?
Beh, pensiamo a come trattiamo i nostri cani (ma anche i gatti) oggi: affetto, attenzioni, indulgenza.
In breve, li amiamo con tutti i loro difetti e non gli serbiamo rancore quando ci distruggono casa o zampettano lasciando le loro orme appena dopo aver lavato i pavimenti.
Per far durare una relazione vale dunque la regola di Fido: amore incondizionato e perdono dopo un misfatto. Qualcuno è già pronto a sollevare un’obiezione di fondo, a mio avviso pienamente condivisibile: gli animali quasi mai si rendono conto di farci un dispetto durante le loro malefatte. Lo stesso non si può dire di uomini (e donne) che, dotati di intelligenza, sanno benissimo cosa potrebbe scatenare l’ira del partner e potrebbero tranquillamente evitare di far infuriare il compagno.
Se assumiamo la teoria della Phillips, dobbiamo partite dal presupposto che, come gli animali domestici, il nostro compagno o la nostra compagna, sono altrettanto “ingenui”, per non dire di peggio e in virtù di questo limite dobbiamo essere magnanimi e perdonarli. O meglio non serbargli rancore per più di mezz’ora, come avviene quando il cane o il gatto ci graffiano un mobile o il divano: li sgridiamo, ci arrabbiamo ma dopo un’ora al massimo, li abbiamo bell’e che perdonati e siamo di nuovo pronti a coccolarli.
La ricetta per un rapporto duraturo starebbe insomma nel trattare il proprio partner come un cane o un gatto. Forse ad influenzare la teoria della Philipps è stata anche la recente antropomorfizzazione dei pets: prima di trattare il nostro partner come un cane dovremmo ricominciare a trattare il cane come un cane.
[Fonte: Pinkblog]