Choc a Roma: un uomo è stato sbranato dal suo stesso cane, un molosso, un cane corso di tre anni. La vittima, Gianluca Romagnoli, 43 anni, stava passeggiando abitualmente con il suo cane in un parco di Roma, in zona Borghesiana, sulla Prenestina: la tragedia è avvenuta venerdì pomeriggio intorno alle ore 18.
La moglie dell’uomo, non vedendolo rientrare, è uscita per andarlo a cercare e ha trovato il cadavere dell’uomo in una pozza di sangue. Il molosso intanto si aggirava ancora nei paraggi con il muso ancora insanguinato.
Secondo le prime ricostruzioni, il morso del cane sull’avambraccio sinistro dell’uomo avrebbe reciso un’arteria: l’uomo sarebbe morto per emorragia, dissanguato.
Non si conoscono ancora le dinamiche della tragedia o che cosa abbia scatenato il comportamento di Tiago, questo il nome dell’animale di tre anni, ma il cane corso aveva già manifestato comportamenti aggressivi anche nei confronti del figlio della coppia. La vittima lascia una moglie e due figli.
Dopo la tragedia, il cane è stato catturato ed è stato affidato al veterinario, poi è stato sedato ed è stato trasferito in quarantena al canile comunale della Muratella. Resterà lì e poi si valuterà se abbatterlo.
Ma se la tragedia è avvenuta venerdì e la notizia è trapelata solo oggi, è anche vero che è subito scattata la polemica sulla violenza innata di alcune razze di cani.
Il cane Corso, una razza tutta di origine italiana, contrariamente a quanto il nome può lascia pensare, è stata spesso al centro di diverse polemiche per la sua aggressività.
Si tratta infatti di una razza che veniva utilizzata contro altri animali e che è stata recuperata in Puglia solo negli anni ’70.
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