Il centro di Torino è del tutto sprovvisto di aree dedicate ai cani, dove gli animali possono scorrazzare liberi e i padroni non avere il timore delle multe, mentre quasi la metà dei 70 mila metri quadrati cittadini dedicati alle dog area, tra cui alcune sono impraticabili a causa della sporcizia, si concentrano in periferia.
Si tratta di una vera ingiustizia, che non è passata inosservata al Comune. E’ stata approvata, infatti, una mozione che impegna la città a trovare una soluzione per i quartieri meno forniti, e già nei prossimi giorni ci sarà un primo incontro per studiare la mappatura delle aree cani.
Nel 2008 ne sono state realizzate una decina, in aggiunta alle 37 già esistenti, tuttavia è chiaro come non siano state distribuite in modo adeguato. La dispersione, è da attribuire a capitoli di spesa diversi e al fatto che fino ad oggi è mancata una regia che mettesse ordine. In tempi di crisi e di tagli, è difficile fare previsioni, tuttavia, 3 aree cani sono quasi pronte, grazie anche a fondi privati. La prima dog aera sarà al parco Tesoreria, la seconda arriverà il prossimo anno e sarà al parco Ruffini. Anche in via Spalato si stanno studiando le soluzioni alternative per sostituire l’area cani che verrà soppiantata da una centrale Terna. I cittadini, infatti, hanno già raccolto oltre 500 firme.
Il centro della città, però, sembra essere destinato a restare senza aree cani, visto anche che la mozione di Bertola è stata emendata nel punto in cui faceva riferimento al salotto della città. In soldoni, si teme che le dog area possano in qualche modo “abbruttire” il centro storico. Che si fa, allora? Il Palazzo Civico propone delle “pipì can“, aree per i bisognini, di dimensioni più piccole e meno costose. L’unica fino ad oggi prevista, sarà realizzata nel 2013 in via Le Chiuse.
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