Chiunque possiede un gatto sa quanto sia importante l’uso di un tiragraffi: si tratta di uno strumento necessario per Micio, per rifarsi le unghie, e per noi proprietari per salvare i mobili di casa! I tiragraffi in cartone sono un’ottima idea, in quanto risultano essere il supporto ideale per proteggere ed evitare micro lesioni alle unghie dei nostri amici felini. Tra i molti che si trovano in commercio, eccone alcuni modelli in cartone ondulato pressato della Catit, che grazie alle loro forme ergonomiche e di design, portano un tocco di modernità ai tiragraffi tradizionali.
Questi tiragraffi sono disponibili in quattro formati e varianti di forme, economici e funzionali: il modello Animal è a forma di onda, stabile e avvolgente, si rivela essere anche una cuccia ed è double-face, mentre il modello Purple Butterfly ha un design accattivante, è double-face, e può essere usato come cuccia. Il modello Green Jungle Stipes è semplice e lineare, infine il modello Red Urban è a forma di divanetto e quindi utilizzabile dal micio anche come tana dove riposarsi. Tutti i modelli costano 8,90 euro ad eccezione del Green Jungle Stipes che costa 5,90 euro. Sono acquistabili online e presso i rivenditori autorizzati . Il cartone è un materiale molto versatile, che da un lato attira naturalmente i gatti mentre dall’altro fornisce la superficie ideale da graffiare, in quanto previene le lesioni o microlesioni, che sono frequenti nei mici ancora cuccioli.
Tra gli altri tiragraffi in cartone si segnalano anche due prodotti italiani, Little Cat e Little Cat Evo, che hanno una base in plastica, e sono forniti già completi di basi in cartone sostituibili: in questo modo quando sono usurate, potrete acquistare anche solo i ricambi. Sono ideali per i cuccioli, e per abituare il gatto ad usarlo, sono di piccole dimensioni ed in tre diversi colori: il modello base ha un prezzo che parte da 5,90 euro, i singoli ricambi in confezione da sei invece 3,60 euro. Anche in questo caso acquisto online e presso i rivenditori autorizzati.
Foto credits: Flickr foto by Max Bosio