La tigna nel gatto è piuttosto frequente, possiamo dire che si tratta dell’infezione da fungo più comune nei nostri micetti: colpisce la pelle, il pelo, le unghie ed è altamente contagiosa. E’ conosciuta anche come dermatofitosi perché è provocata da parassiti che si chiamano dermatofiti (ovvero dal greco “piante che vivono sulla pelle). Questi non sono tutti eguali: i più comuni nel gatto sono i Microsporum canis (M. canis) che, nonostante il nome, rappresentano quasi la totalità dei casi di tigna riscontrati nei felini e l’origine, chiunque colpisca, è quasi sempre un gatto. C’è poi la tigna provocata dal dermatofito Microsporum gypseum che caratterizza gatti e cani che scavano terreni contaminati e dal Trichophyton mentagrophytes , trasmessa dai roditori.
Quali sono i sintomi della tigna nel gatto
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Stiamo parlando di lesioni cutanee che compaiono in primis sulla testa, le orecchie, la coda o le zampe anteriori del gatto. Sono per lo più a chiazze concentriche, rosse al centro o con forfora (pelle secca e ruvida), senza pelo nei casi più lievi, mentre le infezioni più serie possono evolvere in tutto il corpo e caratterizzarsi con caduta di pelo a chiazze. Il 20% dei mici è asintomatico, ma comunque contagioso.
Il contagio
Un gatto può prendersi la tigna con l’esposizione diretta o attraverso le spore del fungo depositate nell’ambiente (mobili, tappezzeria, ma anche piante in giardino): vi sopravvivono attive anche fino a 13 mesi! Ogni gatto può sviluppare la tigna anche se per caratteristiche specifiche questa micosi è più frequente in quelli a pelo lungo, immunocompromessi e quindi nei cuccioli o negli anziani. E’ un serio problema difficile da contenere se si diffonde in un rifugio, canile/gattile.
Tigna del gatto e contagio sull’uomo, possibile?
La tigna del gatto, come abbiamo detto è altamente contagiosa e può infettare altri animali domestici oltre che noi umani, allo stesso modo. Per questo motivo se si sospetta tale infezione nel micio è importante metterlo in quarantena, isolarlo quanto prima e rivolgersi al veterinario che provvederà al consiglio circa l’adeguata diagnosi e cura. Fondamentale lavarsi sempre accuratamente le mani dopo aver accudito il pet.
Quale cura per la tigna nei gatti?
La terapia della tigna dipende dalla gravità dell’infezione. Un veterinario può prescrivere uno shampoo o un unguento a base di principi attivi fungicidi, da applicare quindi localmente anche se in taluni casi possono essere necessari anche farmaci da dare per via orale. Potrà anche consigliare di radere il pelo del felino. Data la resistenza dei dermatofiti in questione il trattamento andrà fatto per molti mesi, ma fondamentale sarà disinfestare tutto l’ambiente e tutti i pets in casa. Come?
• Facendo il bagno a tutti gli animali domestici in casa con shampoo medicati.
• Lavando la biancheria da letto e tutti i giocattoli ed accessori degli animali infetti con un disinfettante sporicida.
• Eliminando elementi che sono impossibili da disinfettare accuratamente (tappeti, moquette, alberi da gatto,ecc)
• Utilizzando sempre l’aspirapolvere.
La candeggina diluita (una parte di candeggina e dieci parti di acqua) è un ottimo disinfettante del caso.
Se in un gatto la tigna non viene trattata adeguatamente, le lesioni possono diffondersi su vaste aree del corpo dell’animale, provocando serie infezioni, pericolose, oltre che la perdita diffusa dei peli del manto.
Micosi da gatto sull’uomo
Se ami i gatti e ne hai in casa uno o più di uno, è bene che tu conosca alcune tra le malattie più comuni che possono colpire questo animale domestico, in modo da prevenirle oppure evitare un eventuale contagio. Ci sono infatti alcune patologie infettive, come la micosi da gatto (chiamata anche “tigna”) che possono avere effetti anche sull’uomo.
Micosi gatto: che cos’è e come riconoscerla
Pu non trattandosi di una malattia letale, la micosi da gatto o tigna (dal nome del fungo responsabile di tale infezione, tinea) può rivelarsi alquanto fastidiosa. Di tale patologia infettiva si possono avere diverse manifestazioni a seconda della zona colpita: sul cuoio capelluto, sull’inguine, sulla barba. Si parla di “tinea corporis” quando invece l’infezione si propaga sulle restanti parti del corpo.
Come riconoscere la micosi sull’animale? E’ abbastanza facile capire se il gatto ha contratto la tigna: basta osservare attentamente il pelo e valutare se vi sono buchi o macchie sulla superficie o se vi è una distribuzione irregolare. Sintomi di micosi sono anche aree tondeggianti o squamose con o senza forfora. La micosi da gatto sull’uomo avviene mediante semplice contatto, il periodo di incubazione è compreso da una a tre settimane. Trattandosi di un’infezione provocata da un fungo, può facilmente trovarsi in qualunque posto (piscina, terra, autobus, bar), e quindi anche l’uomo potrebbe trasmetterla agli animali domestici.
Micosi gatto cura
Per eliminare i fastidiosi sintomi della micosi sul gatto è necessario rivolgersi al veterinario: questi prescriverà i farmaci e i rimedi più adatti per il singolo caso. In genere i medicinali che vengono consigliati in caso di micosi sono a base di ketoconazolo, somministrabili o per via topica o per via orale (quest’ultima modalità da riservare ai casi più gravi o complessi).
Oltre alle cure specifiche per debellare l’infezione è consigliabile chiedere al veterinario di prescrivere anche qualche rimedio naturale per rinforzare le difese immunitarie dell’animale. Le infezioni come queste, in genere, colpiscono gli animali che hanno un sistema immunitario piuttosto debole.
Micosi gatto rimedi naturali
Esistono anche antimicotici naturali da applicare sulle zone colpite da micosi da gatto sull’uomo. I rimedi naturali possono essere utilizzati da soli oppure insieme ai farmaci convenzionali prescritti.
Utili per la loro azione lenitiva e antimicotica sia l’aloe vera che il tea tree oil (sotto forma di impacco): altri rimedi naturali altrettanto efficaci sono l’olio di calendula, il miele di manuka, l’aglio (da sfregare delicatamente sulle zone colpite dall’infezione).
Micosi da gatto nei bambini
Nonostante la micosi (o tigna) sia trasmissibile a qualsiasi età, pare che l’infezione sia più frequente nei bambini che negli adulti. La micosi da gatto nei bambini si manifesta con i medesimi sintomi che compaiono negli adulti, ossia arrossamenti circolari (tipica forma ad anello) diffusi in alcune zone del corpo, che provocano fastidio o prurito persistente. Se l’infezione colpisce invece l’unghia, si noterà un ispessimento accompagnato da un diffuso ingiallimento della stessa.
Alla comparsa dei primi sintomi si deve chiamare il pediatra e chiedere come intervenire, tenendo conto anche della possibilità di somministrare al bambino alcuni rimedi naturali adatti insieme ai farmaci antimicotici prescritti usualmente. In un’ottica di prevenzione di infezioni fungine come queste è bene abituare i piccoli ad un’alimentazione sana e varia, senza mai tralasciare la frutta e la verdura di stagione. Altro aspetto utile per prevenire micosi e infezioni varie consiste nella cura dell’igiene della casa e del bimbo stesso. Anche i bambini possono, a loro volta, trasmettere la micosi ai gatti, creando così una spirale che va interrotta utilizzando farmaci specifici e mettendo in atto una prevenzione più sostenuta.
Micosi da gatto sull’uomo cura
In presenza di segnali come arrossamenti cutanei simili a bruciature di sigaretta accompagnati da fastidioso prurito, è meglio consultare un medico per sapere come intervenire tempestivamente. Trattando regolarmente la zona colpita con appositi spray o pomate antimicotiche, le macchie dovrebbero regredire dopo un mesetto. Ci sono anche saponi specifici da utilizzare per debellare la micosi da gatto, disponibili in farmacia.
Micosi da cane a uomo
Un altro animale domestico portatore di infezioni fungine come la micosi è il cane. I sintomi della “dermatofitosi” o tigna sono simili a quelli della micosi del gatto, ossia formazione di chiazze rotonde sul pelo del cane che appare rado in alcune zone. Questa infezione si trasmette facilmente all’uomo tramite contatto con le parti infette dell’animale.
E’ quindi consigliabile lavare frequentemente le mani con detergente antibatterico ogni qual volta si tocchi o si accarezzi il cane infetto.
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