La Tigna è provocata da un fungo ed è una zoonosi, ovvero può essere passata da una specie all’altra. E’ quindi particolarmente importante evitare o saper riconoscere prontamente la tigna nel cane domestico, onde evitare che la contagi al resto della famiglia. Scopriamo insieme ciò che è utile sapere circa le modalità del contagio, i sintomi e la cura.
Tigna nel cane, come avviene il contagio?
La tigna canina (come pure quella umana) è provocata da funghi dermatofiti che prediligono le sedi ricche di cheratina come le unghie o il pelo. Il più comune in Italia è il Microsporum canis presente in almeno la metà dei casi di tigna del cane e dell’uomo (tinea corporis). Il contagio avviene tramite contatto diretto o addirittura indiretto, attraverso le spore che il fungo rilascia nell’aria. Anche il fungo responsabile di questa micosi predilige climi caldi ed umidi (l’autunno è la stagione clou), attacca qualunque tipo di cane ad ogni età, ma è più facile che a subirlo siano cani deboli, stressati e con sistema immunitario indebolito.
Sintomi della tigna canina
I segni di tigna sono piuttosto facili da individuare. Di solito inizia con piccole lesioni squamose, in aree senza peli (cadono). Queste possono poi crescere di dimensioni ed allargarsi al resto del corpo: la testa è il luogo più comune in cui si riscontrano primariamente, ma si vedono anche sul muso, nelle zampe, sul collo di Fido e vicino alla sua coda. Possono anche evolvere in pustole o alterare la struttura dell’unghia. Lieve il prurito.
Diagnosi
La diagnosi certa (che non va trascurata proprio per la contagiosità e per il fastidio che provoca al nostro amico a quattro zampe) non va trascurata e spetta al veterinario. Questa si effettua con semplice coltura fungina a cui si abbina valutazione al microscopio dei peli dell’area interessata.
La tigna del cane si attacca all’uomo?
Sì e viceversa perché come dicevamo è una zoonosi.
Cura e prevenzione della tigna nel cane
A seconda della gravità dell’infezione il veterinario potrà raccomandare una cura antimicotica topica (locale) o per bocca. Si usano in genere la seguente tipologia di farmaci: miconazolo, enilconazolo, econaolo, ketoconazolo, clorexidina, itraconazolo o griseolfuvina. E’ fondamentale assicurarsi durante la terapia che la casa, o comunque l’ambiente in cui il cane vive sia perfettamente pulito, sterile dalle spore della tigna, che altrimenti potrebbero contestualmente reinfettarlo da capo. La tigna infatti, seppur oggi non comune, è altamente contagiosa.
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