Il 24 aprile, in occasione della Giornata Mondiale degli animali da laboratorio, prenderà il via la più grande campagna internazionale contro i test cosmetici sugli animali: Fighting animal testing. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione animalista Humane Society International, in collaborazione con Lush Cosmetics, un’azienda che produce cosmetici fatti a base di frutta e verdura, e oli essenziali e sintetici senza componenti di origine animale.
La campagna mira a fare pressione affinché in Europa entri in vigore il divieto sul commercio di cosmetici testati su animali (previsto dalla Cosmetics Directive già nel 1993, ma mai applicato) entro il 2013, e vede il coinvolgimento di oltre700 botteghe Lush in 48 paesi. In Italia, tutti i membri dello staff indosseranno la maschera “Lotta con noi”, distribuiranno volantini informativi per sensibilizzare l’opinione pubblica verso la crudeltà dei test sugli animali per i prodotti cosmetici, e sarà simulato un incontro di box tra un coniglio e uno scienziato.
Già da qualche giorno, inoltre, sino al 1 maggio 2012 sarà possibile firmare la petizione Cruelty-Free 2013 nelle botteghe Lush e sul sito Lottadura. Come ha spiegato Denise Cumella, Country Manager di LUSH Italia:
La lotta ai test sugli animali è al centro di tutto quello in cui noi di Lush crediamo. Tutti i nostri prodotti sono 100% animal free: acquistiamo esclusivamente ingredienti vegetariani da fornitori che non praticano né commissionano test sugli animali e facciamo provare i nostri prodotti finiti a fortunati volontari. Con questa campagna intendiamo ribadire la nostra convinzione che sia moralmente inaccettabile procurare sofferenza agli animali e per la prima volta lo faremo coinvolgendo contemporaneamente tutti i Paesi in cui siamo presenti. Il desiderio è quello di ottenere un’unica legislazione mondiale che metta al bando i test sugli animali per prodotto finito, materie prime e per la vendita di prodotti testati su animali.
Battiamoci per i cosmetici animal free, i nostri amici a 4 zampe se lo meritano e come dimostra l’esistenza di Lush, non ci servono per fare dei prodotti di qualità.
Fonte e Photo Credits|Lush
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