Un tatuatore di New York è finito al centro di un’accesa polemica su Internet dopo la pubblicazione sul proprio profilo Instagram dell’immagine del tatuaggio realizzato sulla spalla del suo cane. La reazione indignata degli animalisti e degli utenti del web chiaramente non si è fatta attendere…
L’uomo, che si fa chiamare Mistah Metro, ha approfittato di un’anestesia per l’asportazione della milza del Pit bull per incidere sul suo povero corpicino un cuore trafitto da una freccia con i nomi Alex e Mel. Non contento, ha pubblicato le foto dell’opera d’arte (si fa per dire!) mentre il cane era ancora privo di sensibilità. Potete immaginare la reazione delle persone…
Le immagini dell’animale postate su Instagram hanno scatenato diverse polemiche sul web. Da molti l’idea è stata definita malata e disgustosa, mentre alcuni utenti hanno augurato al tatuatore di marcire in galera. In America, purtroppo, non è illegale tatuare il proprio amico a 4 zampe anche se il codice deontologico dei veterinari spinge affinché questo non avvenga. Intanto l’Aspca, American Society for the Prevention of Cruelty to Animals, precisando di accettare comunque il tatuaggio dei cani a fini identificativi, ha fatto sapere che il tatuaggio di un animale per il divertimento del proprietario senza alcun interesse per il benessere dell’animale non è qualcosa che possiamo sostenere.
Le numerose critiche hanno costretto l’uomo a rimuovere le foto pubblicate. Chris Torres, il titolare del negozio dove lavora il tatuatore, ha voluto precisare che il tatuaggio al cane non è stato fatto nel suo negozio, ma ha difeso comunque il suo collega:
È un bravo ragazzo. Spende molto tempo e denaro per prendersi cura del suo cane. Qualcuno mi ha chiesto se lo riprenderò a lavorare. La gente continua a offrire il lavoro anche se si è pedofili. Non capisco perché stanno trattando quel ragazzo come se avesse violentato un bambino di 12 anni.
Scusate, Mistah Metro sarà pure un bravo ragazzo, ma ancora non capisco perché il tatuaggio non se l’è fatto lui!
Via e Photo Credit| Philly.com