Un fantasma si aggira per l’Italia, più che un fantasma, uno spauracchio. Più che uno spauracchio una minaccia: la tassa sui cani. In passato il governo aveva avviato una simile proposta di legge; stavolta è il consorzio dei comuni della Provincia di Bolzano, e quasi in contemporanea anche l’amministrazione comunale di Sondrio: il balzello servirebbe a finanziare la manutenzione delle aree cani o la fornitura pubblica di sacchetti per le deiezioni. Immediate le proteste di animalisti e proprietari di cani.
Quanto potrebbe venire a costare avere un cane? O portarlo a fare una semplice passeggiata? I comuni altotesini così come quello di Sondrio, sono fermamente intenzionati a introdurre questa tassa, ma forse dovranno fare retromarcia dopo il mare di polemiche che sono montate all’istante. Se l’intento è fare cassa e in questo ambito, protestano gli animalisti, c’è ben altro modo: cominciare a far rispettare i regolamenti comunali già vigenti e a multare i proprietari incivili che non raccolgono le deiezioni dei propri cani.
“Ci rendiamo conto dell’assurdità di una tassa come questa? Le aree cani sono fatiscenti, spesso e volentieri siamo noi stessi utenti a pulirle, invece degli addetti, che si limitano a svuotare i bidoni. I sacchetti per raccogliere le deiezioni? Venivano distribuiti nei centri civici dei quartieri, ma visto che non esisteva una regolamentazione in merito e che molti ne approfittavano, ora non si fa più. Li compriamo con i nostri soldi. E dovremmo pagare una tassa? No. Siamo pronti a scendere in campo con una massiccia raccolta firme”, protesta Manuela Mescalchin, portavoce nazionale del comitato Ufficio Garante Diritti Animali.
Tante le obiezioni: una tassa presuppone che siano erogati servizi. In Svizzera dove è in vigore, il cittadino riceve mutua veterinaria, sacchetti ad ogni angolo della strada, pulizia e sterilizzazione a spese dello stato. Inoltre bisogna pensare alle conseguenze: aumento di animali abbandonati o nei canili
Ogni giorno si ricevono richieste di persone in difficoltà finanziarie che chiedono aiuto per l’acquisto del cibo per i propri animali. In merito avevamo anche proposto l’organizzazione di un banco alimentare. Ora provate ad immaginare cosa significherebbe per i padroni, dover pagare una tassa sul proprio animale. E le persone che magari hanno 3 o 4 cani? Ci ritroveremo la Sill piena di cani abbandonati, che difficilmente troveranno un’altra casa. Quindi le conseguenze quali saranno? Abbattere gli animali abbandonati perchè sono troppi? Pensate inoltre alle persone che saranno costrette a staccarsi dal loro animale da compagnia, che magari li segue da anni, perché non riescono a pagare“.
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