Le testudo hermanni, tartarughe di terra, sono animali vegetariani che che necessitano di una dieta equilibrata, ricca di sali minerali, fibre e vitamine, ma povera di grassi e proteine animali. La dieta deve essere varia, formata principlamente di verdure, con un buon rapporto tra calcio e fosforo. Ad esempio sono ottimali il trifoglio, il tarassaco e la malva, ma saranno apprezzate anche insalata tipo invidia, cicoria e lattuga: cercate di non somministrare sempre la stossa pianta ma di variare, per quanto possibile, la sua dieta.
Oltre alla verdura, la vostra testuggine gradirà molto la frutta: ma attenzione, somministrate frutta in quantità inferiore rispetto alla verdura perchè potrebbero far nascere nell’animale dei parassiti intestinali! Frutta ben matura come cocomeri o albicocche, fragole, meloni o pesche, è ricca di zuccheri: non somministrate agrumi, i kiwi e la frutta acerba, che possono provocare diarrea.
I pomodori invece vanno somministrati solo in rare occasioni, massimo una volta la settimana in quanto trattatsi di verdura che limita l’assimilazione del calcio. Stesso discorso vale per molluschi, lombrichi e lumache: il guscio è ricco di calcio. Inutile ricordare di evitare di dare alla tartaruga frutta e vedura trattata con pesticidi: sarebbe dannosa per la sua salute, per cui dategli una lavata prima di somministrarla.
E se per caso nella vostra pescheria di fiducia notate un bell’osso di seppia? Prendetelo e datelo alla vostra testuggine: lo apprezzerà e lo sgranocchierà. L’osso di seppia è ricco di calcio ed è fondamentale per la corretta crescita del carapace, il guscio della tartaruga. Sono sconsigliati tutti quegli alimenti che la tartaruga non potrebbe reperire in natura: quindi niente formaggio o pasta o altre ghiottonerie che non verrebbero correttamente assimilate ed assorbite dall’organismo.
Il cibo per cani e gatti è molto apprezzato dalle tartarughe ma sappiate che non è molto salutare per loro: infatti contiene un apporto proteico errato che con il tempo porterebbe ad una malformazione del carapace. Fonte
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