Cani in vacanza. Ci apprestiamo a partire per le vacanze con il nostro amico a quattro zampe: abbiamo preparato tutto? Stiamo dimenticando qualcosa? Rispolveriamo insieme i consigli del nostro veterinario di fiducia. Prima di tutto avremo trovato un luogo adatto al nostro amico cane, ma come raggiungerlo? E’ importante evitare al cane tutti gli stress legati al viaggio. Ad esempio se si va in automobile, è importante che il cane sia adulto ed abituato (il cucciolo è di più complessa gestione e soffre maggiormente); per il trasporto vanno seguite le norme di legge, ma soprattutto quelle del rispetto del nostro cane. Quali?
zecche
Pericolo zecche: ecco come combatterle
L’estate porta con se, purtroppo, due pericoli per i nostri amici a quattro zampe: i parassiti, in particolare pulci e zecche. Nel nostro paese si possono incontrare prevalentemente 2 tipi di zecche: la zecca dei boschi (Ixodes Ricinus) che può rendersi responsabile della trasmissione all’uomo di alcune malattie e la zecca del cane (Rhipicephalus sanguineus), che normalmente colpisce solo il cane e solo eccezionalmente si attacca all’uomo o ad altri animali.
Questi piccoli insetti si attaccano alla cute dell’animale e si nutrono succhiando il suo sangue: le dimensioni variano ma possono diventare particolarmente grosse quando sono gonfie di sangue. Hanno un effetto debilitante sul benessere dell’ospite e possono trasmettere alcuni agenti infettivi patogeni agli animali ed all’uomo (es: encefaliti virali). Le zecche più comuni nel nostro paese sono le seguenti:
1) Riphicephalus sanguineus, detta anche zecca dei canili, è frequente in queste strutture d’accoglienza dei randagi. È specie endofila e privilegia quindi gli ambienti interni, parassita soprattutto il cane iniettandovi sostanze che possono risultare neurotossiche. Può trasmettere la Babesiosi, la Rickettsiosi, ed è agente vettore anche di Ehrlichiosi.
Aiutare il proprio pet con una polvere naturale contro le pulci
Insetti minuscoli e fastidiosi: si le zecche e le pulci sono un vero problema per gli amici a quattro zampe ed è compito di qualunque buon padrone, fare di tutto affinchè non siano costretti a convivere con simili parassiti. Ci sono moltissimi rimedi naturali che si possono preparare in casa per combatterli, ma il lievito di birra, ad esempio, si rivela sempre una ottima soluzione. E’ fonte, tra l’altro, di vitamine del gruppo B e, se aggiunto al pasto quotidiano, può rivelarsi davvero un buon alleato. Per un cane di cinque chilogrammi, perciò, mescolatene quotidianamente mezzo cucchiaino. Per i gatti, invece, è meglio un cucchiaino di integratore. Con il tanto utile e creativo fai da te, ancora, si può preparare in casa una polvere naturale.
Malattie estive del cane, allergie e micosi cutanee
Proseguiamo il nostro viaggio-guida sulle malattie estive dei cani: nei giorni scorsi abbiamo parlato della leishmaniosi e delle patologie trasmesse da pulci e zecche. Oggi ci occuperemo delle dermatiti e delle micosi cutanee che possono affliggere i nostri amici in vacanza.
In realtà, il pericolo è in agguato tutto l’anno, ma in estate, stando più tempo all’aria aperta, il cane viene a contatto con più allergeni e parassiti. Inoltre, nei luoghi di villeggiatura, mare o montagna che sia, può capitare che qualcuno dia al nostro animale domestico qualche bocconcino di cibo, all’apparenza prelibato, ma che potrebbe scatenargli delle reazioni allergiche. Ma tralasciamo per un attimo le allergie alimentari per occuparci innanzitutto delle allergie da inalazione.
Malattie estive del cane, pulci e zecche in agguato
Proseguiamo il nostro percorso sulle malattie estive del cane. Ieri vi abbiamo parlato della leishmaniosi, una patologia provocata dalla puntura di minuscoli insetti, i flebotomi o pappataci. Annidati tra i cespugli e nell’erba falciata d’estate troviamo altri parassiti che potrebbero causare qualche problemino al nostro amico a quattro zampe: zecche, pulci e pidocchi.
Delle zecche abbiamo già parlato approfonditamente qui. Oggi ci soffermeremo sulle malattie che possono trasmettere al cane.
Il prurito ed il fastidio sono infatti gli effetti collaterali più lievi che derivano al nostro animale domestico da un’infestazione di zecche.
Malattie estive del cane, la leishmaniosi
Malattie estive del cane o meglio quell’insieme di fattori di rischio particolarmente attivi durante la bella stagione. Dal colpo di calore, alle zecche, passando per la filariosi cardio-polmonare e addirittura per le all’apparenza innocue spighe di grano. Ce ne occuperemo in questi giorni su Tuttozampe per garantirvi una sorta di guida ai principali pericoli che corre il nostro amico a quattro zampe in estate.
Oggi parliamo di leishmaniosi, una patologia che in Italia è molto diffusa soprattutto nelle regioni meridionali, ma che sembra in rapida espansione anche al Nord. A provocarla sono i flebotomi o pappataci, minuscoli insetti, ed è spesso, malauguratamente, asintomica, il che ovviamente ne rende difficile la diagnosi ed il tempestivo intervento.
Ehrlichiosi nel cane
L’Ehrlichiosi è una malattia dei cani provocata dalle zecche, caratterizzata da febbre, letargia, zoppia e/o perdite di sangue. E’ causata da uno dei numerosi organismi che appartengono al genere Ehrlichia. L’Ehrlichia canis è il principale agente eziologico nei cani.
Si tratta di piccoli organismi microscopici che sono diversi sia dai batteri che dai virus. Entrano nelle varie cellule del corpo e si comportano come minuscoli parassiti, eventualmente uccidendo la cellula. L’Ehrlichiosi si verifica in tutto il mondo, e ha fatto registrare un boom di casi durante la guerra del Vietnam, quando un gran numero di cani militari ha contratto la malattia.
Le zecche nel gatto
Le zecche sono dei parassiti che, come le pulci, si nutrono del sangue dell’animale che li ospita; la loro particolarità consiste nel gonfiarsi dopo il pasto e raggiungere delle dimensioni piuttosto importanti. Per fortuna, i gatti ne sono colpiti raramente, a meno che non vivano in campagna a stretto contatto con animali da cortile.
In generale, le zecche sono parassiti trasportati da animali randagi, oppure da pecore e uccelli, e la loro diffusione può avvenire anche a grandi distanze provocando infestazioni molto estese, anche a causa della grande quantità di uova che la femmina riesce a deporre. La vitalità delle zecche è legata alla temperatura: quando essa scende sotto i 10°C o sale sopra ai 25, le zecche si rifugiano sotto terra, e vi restano per vari mesi in attesa che le condizioni climatiche migliorino.
Se decidete di eliminare manualmente le zecche dal vostro gatto dovete fare molta attenzione perché durante l’estrazione potrebbero rompersi e liberare il sangue infetto che contengono: per questa operazione, quindi, utilizzate una pinzetta, facendo attenzione ad estrarre anche il rostro boccale nella cute, perché se lo lasciate all’interno della pelle potrebbe provocare un granuloma.