WWF, la mappa degli animali selvatici in città

cicogna

Un atlante speciale delle specie selvatiche che popolano 10 città italiane: questa l’iniziativa lanciata dal WWF in occasione del 4 ottobre, la festa di San Francesco, protettore degli animali, per far conoscere come gli animali selvatici abbiano preso una certa residenza ‘residenza’ cittadina dando vita a una sorta di giungla.

cicogna

Le volpi arrivano quasi quotidianamente nelle città italiane all’alba o al crepuscolo per cercare cibo. Non mancano i gabbiani ormai del tutto abituati a vivere sui tetti dei nostri palazzi, ma ci sono anche scoiattoli, rondoni, pipistrelli, ricci fino al passero solitario.

Tartaruga marina, il vademecum del WWF

tartaruga

Può capitare che in estate avvistiamo una tartaruga marina in difficoltà, ma non sempre si sa bene come comportarsi nel modo più giusto: a spiegarci che cosa fare arriva il vademecum del WWF dedicato soprattutto a bagnanti e diportisti.

tartaruga

La tartaruga si trova in acqua

Non si deve inseguire la tartaruga o tagliarle la strada con la barca, ma è necessario osservarla restando a una distanza di sicurezza. Solo nel caso in cui la tartaruga presenti elementi di vera sofferenza è necessario di tentare di recuperarla. È necessario ad esempio quando non riesce ad immergersi, quando resta ferma per troppo tempo, quando sanguina o quando presenta pezzi di rete o lenze intorno al corpo. 

Difesa del lupo, la raccolta fondi del Wwf fino al 22 maggio

lupi, riapertura caccia al lupi

C’è tempo fino a lunedì 22 maggio per sostenere l’iniziativa del WWF volta alla promozione della difesa del lupo: per due settimane, dall’8 maggio fino al 22 maggio sarà infatti possibile partecipare alla raccolta fondi attraverso l’sms solidale 45524.

lupi, riapertura caccia al lupi

Attraverso il sostegno economico sarà possibile finanziare tutta una serie di iniziative volte al sostegno e alla protezione dei lupi.

 

Wwf, rischio Sesta estinzione di massa per i cambiamenti climatici

orso polare

Si celebra oggi la Giornata della Terra e proprio sulla concatenazione effetto-clima sulle specie animali e vegetali si concentra il nuovo rapporto del WWF “Sesta estinzione di massa”.

orso polare

L’allarme è chiaro: la sesta estinzione di massa di animali potrebbe essere determinata non da elementi geologici naturali, ma causata dall’uomo e il Wwf è pronto a lanciare l’allarme per cercare si sensibilizzare l’opinione pubblica. 

World Wildlife Day, si celebra la giornata mondiale della natura selvaggia

wwf, giornata mondiale

Si celebra oggi, venerdì 3 marzo, la Giornata mondiale della natura selvaggia (World Wildlife Day). Indetta dall’Onu, è una giornata dedicata a tutti gli amanti della natura e soprattutto di quella natura a rischio.

 

wwf, giornata mondiale

Secondi i dati riportati dal Wwf esiste concretamente il rischio che entro pochi anni, entro il 2020 il mondo potrebbe perdere addirittura due terzi di pesci, uccelli, mammiferi, anfibi e rettili.

San Valentino, adotta una specie con Wwf

wwf, adozioni, san valentino

A San Valentino adotta una specie: è quanto propone il WWF in occasione del 14 febbraio, la festa degli innamorati.

wwf, adozioni, san valentino

 

E se la natura insegna che ogni specie ha il suo modo di dimostrare il proprio amore, la giornata di San Valentino è l’occasione giusta fare un regalo speciale adottando una specie in via di estinzione. 

Terremoto, gatta Olivia viva dopo due mesi (FOTO)

Terremoto, gatta Olivia viva dopo due mesi (FOTO)

Disidratata e con le zampine rotte, ma la gatta Olivia è riuscita a sopravvivere tutto questo tempo. Quando si pensa che sia esclusa la possibilità di trovare ancora animali in vita, succedono cose che semplicemente hanno dell’incredibile, per cui le parole sono inefficaci e persino parlare di miracolo non basta più. Esattamente a due mesi dal terribile terremoto che ha sconvolto l’Italia centrale, ecco che a Illica, frazione di Accumoli, la micia è stata estratta viva dalle macerie per opera dei vigili del fuoco.

 

gatta-seduta-in-un-trasportino

 

 

Leonardo DiCaprio e il Wwf contro il traffico di animali (video)

leonardo DiCaprio e il WWf

leonardo DiCaprio e il WWf

Leonando Di Caprio ed il WWF contro il traffico di animali e per dire no soprattutto alla commercializzazione dell’avorio. Il celebre attore è noto per le sue posizioni in favore degli animali e lancia la campagna Wwf Hands Off My Parts – Giù le mani dalle parti del mio corpo, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del commercio illegale di fauna selvatica. Si tratta di una tematica molto importante e delicata: la diffusione del bracconaggio non accenna a fermarsi e in certe parti del mondo il traffico di animali è una piaga che mina la sopravvivenza di molte specie. Animali come i rinoceronti, tigri ed elefanti vengono uccisi per la loro pelle, le loro zanne, le loro ossa. In una nota il WWF spiega:

Regali Natale 2011: Linea Baby WWF a sostegno degli animali selvatici in pericolo

Per questo Natale 2011 continuiamo a proporvi regali solidali nei confronti degli animali. Oggi ci occupiamo di un’iniziativa del WWF (atta a sostenere i CRASCentri di Recupero Animali Selvatici), che quest’anno ha creato la Linea Baby, caratterizzata da uno speciale cofanetto: si tratta del Kit di “Benvenuto per i cuccioli d’uomo” da regalare a bambini piccoli o che stanno per nascere, in modo da abituarli già da subito all’amore e al rispetto del mondo animale. La confezione comprende un Carillon Panda di peluche, il certificato di Cucciolo del WWF, un album da colorare ed un adesivo da mettere sull’automobile con la scritta “Cucciolo WWF a bordo”.

Tartarughe nel Mediterraneo, una meraviglia da conservare

Sembra impossibile, ma splendidi esemplari di tartarughe, come quella che vedete nella foto sono presenti nel Mediterraneo, sono molto vicine a noi. Purtroppo però, secondo un’indagine appena pubblicata dal Wwf Italia, ogni anno in questo mare più di 130.000 tartarughe rimangono coinvolte involontariamente in battute di pesca (accidentalmente catturate dagli attrezzi immersi in acqua): 40.000 di esse non riescono a sopravvivere. La presenza dell’uomo e le sue attività, alcune accidentali come nel caso specifico, rappresentano la principale causa di morte di questi meravigliosi animali.

“Animals United”, il film che difende la biodiversità

 

Il 21 gennaio uscirà nelle sale dei cinema italiani il film di animazione in 3D “Animals United”, diretto da Reinhard e Holger Tappe ed ispirato al libro “La conferenza degli animali” di Erich Kastner. Il tema centrale del film è la crisi ecologica del nostro tempo; ecco la trama: visto la situazione nella quale volge il pianeta, tutti gli animali della terra decidono di unirsi per difendere l’ecosistema; dagli animali africani che rischiano di morire di sete agli orsi polari che assistono impotenti allo scioglimento dei ghiacci, gli animali decidono di mettersi in marcia verso New York per partecipare alla Conferenza Mondiale per l’Ambiente e far sentire la loro voce.

Il film affronta in materia spiritosa e comprensibile a tutti, anche e soprattutto ai bambini, il tema della biodiversità e dell’esigenza di fare qualcosa per difendere l’ecosistema e tutto il pianeta dalla crisi ecologica in cui si trova la terra a causa delle intensive attività umane.

Il film è distribuito dalla Moviemax, e vanta partner eccellenti, primo fra tutto il Wwf che ha collegato il lancio del film a diverse iniziative legate a progetti di tutela nei confronti delle specie di animali più a rischio.

Ecoturismo: come osservare gli animali

ecoturismo

Con l’arrivo dell’estate il Wwf ha pensato di dedicare un sito dedicato all’ecoturismo, per spiegare a tutti come sarebbe opportuno osservare gli animali senza spaventarli. In linea di massima gli animali andrebbero osservati ad una distanza di sicurezza, ovviamente secondo la loro percezione di sicurezza e non la nostra, avvicinatevi lentamente e non fate movimenti bruschi; non seguiteli neanche per dar loro da mangiare, e non disturbateli per nessun motivi.

Come osservare i mammiferi

Non seguite l’animale per fotografarlo o filmarlo, e fate in ogni caso attenzione alle mamme con i cuccioli che sono in genere molto protettive. In caso di osservazione a distanza usate cannocchiali o binocoli, e fermatevi se vedete che l’animale volta la testa verso l’obiettivo e mostra segni di nervosismo, che possono essere manifestati anche da movimenti della coda o delle orecchie.

Lepri a rischio di estinzione in Svizzera

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Il WWF lancia un nuovo allarme: in Svizzera a lepre è un animale a rischio di estinzione a causa del cambiamento del suo habitat. Si calcola che nella Confederazione siano presenti mediamente 2,7 lepri per chilometro quadrato, anche se in alcune zone sono solo 1,5; questi mammiferi sono diffusi soprattutto nel Mittelland, ma stanno diventando sempre più rari. Secondo gli esperti, per il mantenimento della specie dovrebbero esserci circa 6 esemplari per chilometro quadrato.

Secondo il WWF, le ragioni del calo della presenza delle lepri è da imputare al fatto che lo spazio ideale per questo animale viene limitato dall’urbanizzazione del territorio e dall’agricoltura intensiva; inoltre, questi animali sono spesso vittime di incidenti stradali e di alcuni predatori, come gli uccelli rapaci e le volpi.

Tigri in estinzione: è l’allarme del WWF

tigri

tigri

Il 14 febbraio è iniziato l’anno della tigre secondo il calendario cinese, e proprio in concomitanza con questo evento il WWF ha lanciato un allarme sulla possibile estinzione delle tigri, delle quali ne restano solo 3.200 esemplari. Le cause della scomparsa delle tigri sono molte, ma il WWF ha reso note le dieci più importanti, tra le quali: i cambiamenti climatici in Bangladesh, la riduzione del loro habitat naturale in India, il commercio di ossa, carni e pelli in Cina, Vietnam e Nepal, la deforestazione in Russia e in Mekong.

Nonostante quasi tutti i paesi asiatici abbiano festeggiato in grande stile l’anno della tigre, il felino in carne e ossa è seriamente in pericolo, basti pensare che dal 1940 si sono estinte ben tre sottospecie di tigri e che dal 1998 il loro habitat è diminuito del 40%.

I responsabili dell’estinzione delle tigri sono anche i paesi industrializzati occidentali; ad esempio gli Stati Uniti hanno il record di tigri in cattività: più di 5.000, e con poche leggi che tutelino i felini dal mercato nero. Sul banco degli imputati ci sono finiti anche gli stati europei a causa dell’enorme domanda di olio di palma, una delle principali cause della deforestazione asiatica.