“Questo lager deve chiudere”! Tali parole campeggiano da ieri sopra il tetto della tristemente nota Green Hell di Montichiari (BS), l’allevamento di cani Beagle destinati alla vivisezione. Un gruppo di attivisti animalisti si è infatti raggruppato nei dintorni dell’azienda e 5 di loro sono riusciti anche a salire sul tetto dell’edificio, dove hanno passato la notte. I manifestanti vengono da ogni parte d’Europa, pacificamente per chiedere la chiusura o la conversione di tale azienda, all’interno della quale sono stazionati circa 2.718 Beagle, poco più che cuccioli, pronti per essere spediti quali cavie in laboratori per sperimentazioni (circa 250 al mese).
vivisezione
C’è ricerca medica senza vivisezione?
Sempre più spesso i prodotti che finiscono quotidianamente negli scaffali di negozi specializzati e supermercati riportano un’etichetta che fa capire al consumatore che non si è toccato nessun animale per arrivare al prodotto finito dimostrando che si possono ricercare terapie personalizzate, farmaci e organi artificiali, ma anche cosmetici, senza utilizzare discutibili modelli animali: dovrebbe essere questa la ricerca nella ricerca, capace di innovare ed offrire risultati straordinari sul piano scientifico.
Lav: ecco i dati sulla vivisezione
Grazie ad una sentenza del TAR che ha cancellato la segretezza relativa a questo tema, la Lav Lega Anti Vivisezione è riuscita ad ottenere dei dati relativi al biennio 2008-2009 sulla vivisezione: da quanto scoperto si evince che il numero degli esperimenti con animali, in particolare cani, gatti e primati, è quasi raddoppiato e che in molti casi non si fa ricorso all’anestesia.
Niente sanzioni per chi porta animali alla vivisezione dal TAR della Liguria
Anziché accrescere il valore aggiunto che solo un animale può dare si va a delineare l’essere a quattro zampe come merce di scambio. Questa riflessione mi è venuta leggendo la dichiarazione del Sindaco di Varazze (SV), Giovanni Delfino, che, a detta dell’ENPA di Savona, avrebbe lodato il ricorso di Federcaccia contro i maltrattamenti degli animali. Sempre l’ENPA denuncia che l’intervento di Giovanni Delfino è dovuto ai danni causati dai cinghiali nel territorio ligure. Di contro però i cacciatori non hanno rispettato moltissimi articoli del provvedimento.
Furetti, video shock della PETA dietro le quinte di un allevamento
Per la serie buone ragioni per non adottare un furetto come animale domestico, un video girato di recente dalla PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) denuncia le condizioni igienico-sanitarie a dir poco precarie degli allevamenti, riprendendo di nascosto quanto avviene in una struttura che alleva indiscriminatamente sia furetti destinati al mercato dei pets, sia cavie che faranno, come tristemente sappiamo, ben altra fine nei laboratori scientifici. Siamo a Sayre, nel Nord della Pennsylvania, all’interno della Triple F Farms. Le immagini del video in calce al nostro post sono molto forti, non guardate il filmato se siete particolarmente sensibili alla vista del sangue e del dolore.
Lav: salva famiglia di scimmie destinata a vivisezione
Grazie alla Lav, una famiglia di scimmie uistitì (Callithrix jacchus) hanno evitato il loro crudo destino: la vivisezione in un laboratorio. Sono 4: mamma Estella, papà Josè ed i pargoli Esteban e Consuelo e davanti a loro adesso c’è una lunga vita in una nuova casa. Scampati al pericolo sono infatti stati portati presso il “Giardino Faunistico” dell’Abatino (Rieti), un centro di recupero per tanti animali in difficoltà, la maggior parte dei quali provenienti da laboratori. Ogni anno solo in Italia, la sperimentazione coinvolge circa 900.000 animali, cifra che in tutta Europa sale 12 milioni. Siamo abituati a pensare ai topolini come cavie da laboratorio ed invece, nonostante alcune normative restringano la possibilità di utilizzo di primati per esperimenti, il ricorso alle scimmie è sempre più frequente. Anche e soprattutto per la specie in questione, originaria delle foreste tropicali del Brasile, di piccole misure e dunque forse di scarso ingombro.
Il Regno Unito incentiva la vivisezione in Europa
Brutte notizie dal Regno Unito dove il recepimento della Direttiva Europea sulla vivisezione sta per essere approvata, nulla di buono secondo associazioni animaliste inglesi.
L’inaffidabilità dei test sugli animali
Questa è una di quelle affermazioni che fanno piacere a noi animalisti: «Il lancio di una monetina è più predittivo di una sperimentazione su animali». A sostenerlo non è un manifestante contro la vivisezione ma André Menache, niente meno che il direttore di Antidote Europe e di professione è un medico veterinario. L’affermazione è estrapolata da un intervenuto a Roma alla conferenza “L’errore nella ricerca biomedica“, un appuntamento organizzato per parlare proprio riguardo la sperimentazione animale.
Sperimentazione su animali, apre centro per metodi alternativi
Sperimentazione sugli animali: alla ricerca di metodi alternativi, potrebbe essere questo il titolo del nuovo capitolo della saga che vede contrapposte, da una parte le associazioni animaliste ed alcuni schieramenti politici che si scagliano da tempo contro l’utilizzo di animali nella ricerca, specie se si tratta di cosmesi et similia, dall’altra chi poco si cura del benessere degli animali da laboratorio.
Un nuovo capitolo, dicevamo, sancito con la firma, da parte del Sottosegretario alla Salute, l’onorevole Francesca Martini, del decreto che istituisce quello che è a tutti gli effetti il primo ”Centro di Referenza Nazionale per i metodi alternativi, benessere e cura degli animali da laboratorio”. La struttura sorge presso l’Istituto Zooprofilattico della Lombardia ed Emilia Romagna con sede a Brescia.
L’obiettivo finale del Centro, in linea con la Direttiva 63/2010/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici, è adi arrivare progressivamente a sostituire completamente i metodi alternativi all’utilizzo degli animali nella sperimentazione.
La mozione anti-vivisezione di Bossi diventerà legge?
Il Bossi animalista torna alla ribalta, dopo la mozione di Marzo il Consigliere della Regione Lombardia Renzo Bossi diventa il primo firmatario della proposta di legge n.86 recante la “Promozione dell’utilizzo di sistemi alternativi all’uso di animali nella sperimentazione per fini didattici e scientifici e divieto di detenzione e allevamento di animali per fini di sperimentazione“.
Vivisezione, per il Pdl Lombardia legge Renzo Bossi minaccia la ricerca scientifica
Vivisezione, si accende la polemica sul progetto legislativo che ha visto Renzo Bossi scendere in campo contro l’utilizzo di animali domestici nelle sperimentazioni, come primo firmatario della proposta di legge n.86 recante la “Promozione dell’utilizzo di sistemi alternativi all’uso di animali nella sperimentazione per fini didattici e scientifici e divieto di detenzione e allevamento di animali per fini di sperimentazione“.
E’ intervenuto in merito Paolo Valentini, presidente del gruppo consiliare Pdl in Regione Lombardia, spiegando che si tratterebbe di un grave ostacolo ai progressi della ricerca:
L’approvazione del progetto di legge presentato dalla Lega Nord che prevede il divieto di allevare e detenere in Lombardia animali domestici destinati alla sperimentazione biomedica, potrebbe causare gravi danni alla ricerca, considerato che nella nostra Regione vi è la presenza dei principali e più importanti centri a livello nazionale.
Il corteo contro Green Hill è stato un successo
Avrete sicuramente sentito parlare del lager per beagle di Green Hill, tra Renzo Bossi e il tam tam su internet che pubblicizzava il corteo, è divenuto il simbolo della sommossa anti vivisezione in Italia.
Il figlio di Bossi si schiera contro Green Hill
Non mi piace fare pubblicità a chi lavora in politica, che sia negativa o positiva, premetto che non sono ne di destra ne di sinistra ma seguo le mie idee e che non sono un accanito fan di Renzo Bossi, figlio del sempreverde Umberto, però quando qualcuno si schiera a favore degli animali è giusto che si prenda dei meriti, specialmente quando si parla di vivisezione e lager autorizzati.