Vaccino al cane e richiamo, veterinario risponde

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Richiesta di consulto veterinario su vaccino cane e richiamo
Salve, ho un meticcio taglia media di circa 2 mesi e mezzo (nato il 10/03) e 4 Kg circa in buona salute cui ho già fatto la prima vaccinazione (il 10/05) con canigen Ceppi/L. Sul foglietto informativo del vaccino dice di fare il richiamo dopo 15-20 giorni per cui dovrei provvedere in questi giorni ma sono un pò confuso perchè in rete leggo che bisogna fare solo in canigen L che poi va rifatto anche tra sei mesi; il farmacista mi dice che va fatto circa 4 volte l’anno ma tutto ciò non era specificato sul libretto dove c’ è scritto che dopo il primo richiamo va fatto annualmente (credo sempre entrambi Ceppi+L) per cui vorrei il parere di un esperto. Inoltre quando ho provveduto a fare la prima iniezione (personalmente) una piccola quantità di vaccino è rimasta nella siringa, quindi vi chiedo se ciò può inibire il vaccino o se posso stare tranquillo (il 90% è comunque stato iniettato).

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Se il cane soffre di allergia alle vaccinazioni, che fare?

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Richiesta di consulto veterinario
Gent.ma Redazione, sono proprietario di un Yorkshire toy di sette anni del peso di kg.2. Ho sempre effettuato regolarmente tutte le vaccinazioni ( nello specifico leptospirosi e polivalente con richiami annuali), ma in ogni occasione il cane successivamente alla vaccinazioni ha sempre accusato problemi. All’età di due anni ha avuto una grave reazione allergica alla vaccinazione”nobivac ceppi+L”, circostanza un cui è stato salvato solo grazie ad un’iniezione di adrenalina. Successivamente è stata cambiata marca(  si è passati all’Eurican), ma il cane ha sempre avuto problemi successivi alle vaccinazioni ( in particolare spossatezza e problemi gastrointerinali). Desiderei chiederVi come potrei ovviare a qusto problema e se è necessario continuare con i richiami. Premetto che il cane esce sempre al guinzaglio e durante le passeggiate sono sempre attento a non fargli odorare ciò che trova in terra. Certo di una Vostra risposta, porgo cordiali saluti.

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A Venezia cani stranieri ammessi solo con il passaporto

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Il comune di Venezia ha emanato un nuovo regolamento in materia di animali da affezione, con obbligo di passaporto e iscrizione anagrafe canina per i cani stranieri: scatta l’obbligo per chi detiene animali da compagnia provenienti da paesi esteri, di essere iscritti all’anagrafe canina dello Stato di provenienza e di essere muniti di passaporto europeo o equivalente per gli Stati non comunitari.

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Vaccino anti rabbia: obbligatorio nel Bellunese

vaccino rabbia cani belluno

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Nella provincia di Belluno resta obbligatorio il vaccino anti rabbia per gli animali domestici e da reddito: lo hanno stabilito l’istituto zooprofilattico e la Regione dopo i recenti casi verificati nella zona di Pedavena. Dopo l’allarme del 2008 col primo caso di rabbia, la guardia resta ancora alta in tutta la provincia e l’emergenza non è ancora stata dichiarata passata: il responsabile del servizio veterinario dell’Usl n. 1, Gianluigi Zanola specifica a riguardo che

Parvovirus nei cani, sintomi, cause, prevenzione e cure

L’infezione da parvovirus canino (CPV) è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce i cani. Il virus si manifesta in due forme diverse. La forma più comune è quella intestinale, e come potete immaginare è caratterizzata da vomito, diarrea, perdita di peso e mancanza di appetito (anoressia). Meno comune è invece la forma cardiaca, che attacca il cuore dei cuccioli molto giovani conducendoli purtroppo spesso alla morte: nella maggior parte dei casi tra le sei settimane ed i sei mesi di vita dell’animale. L’incidenza di infezioni da parvovirus nei cani rispetto al passato si è ridotto grazie alla vaccinazione precoce dei cuccioli contro questo virus.

La rabbia nei cani: vaccino e cura

La rabbia è una malattia virale, provocata cioè da un virus che può attaccare indifferentemente gli animali domestici e selvatici, quanto l’essere umano. E’ cioè una zoonosi. Esiste un vaccino che è consigliato a tutte le categorie professionali a rischio (medico veterinario, guardia forestale, volontari nei canili, ecc), o in coloro che sono stati aggrediti da un animale considerato a rischio. Questo per noi animali umani, ma per i cani? I nostri fedeli amici, hanno la maggiore incidenza di infezione di rabbia nei nuclei urbani (la volpe nelle aree silvestri) ed anche per loro la vaccinazione è importante.

La rabbia, una zoonosi da eradicare con la vaccinazione dei cani (e non solo)

L’OIE (Organizzazione Mondiale della Sanità Animale) dice basta alla rabbia, una zoonosi (ovvero una malattia che si trasmette anche agli esseri umani) che ancora non è stata del tutto debellata, neppure nel nostro Paese. Lo fa partecipando alla Conferenza mondiale per il Controllo della Rabbia in corso in questi giorni a Seoul,  in Korea. Questa malattia, tra le più antiche che si conoscano, uccide ogni anno 50.000 persone, soprattutto bambini. La prevenzione e dunque in primis la vaccinazione, è la principale arma a disposizione.

Milano: quì i primi animali con tessera sanitaria magnetica

Gli animali dei milanesi saranno i primi in Italia ad avere una loro tessera sanitaria magnetica: il Comune guidato da Letizia Moratti è stato infatti il primo ad aderire ad Amico Pets, il progetto del ministero della Salute per la schedatura digitale delle cartelle cliniche veterinarie. Il primo cittadino ha dato l’annuncio pochi giorni fa dell’arrivo in città della nuova card che potrà essere ritirata presso l’ambulatorio del proprio veterinario a un costo annuo di 28 euro.

Il chip della tessera contiene tutta la storia clinica dell’animale, con l’elenco delle malattie e delle vaccinazioni, e condivide queste informazioni con un database di tutta la popolazione animale censita dai veterinari. Il proprietario dell’animale una volta collegato vedrà tutta la scheda del proprio micio e cane, con tutti i dati che potranno essere visionati anche da altri veterinari qualora ciò sia necessario. Dice in proposito il sindaco Letizia Moratti:

A Milano sono oltre 100 mila le famiglie che hanno un animale  e sono contenta di poter loro annunciare che la nostra città è la prima in Italia per un’iniziativa così importante per la tutela della salute dei nostri piccoli amici. Questa tessera sarà anche di aiuto ai proprietari nel sentirsi maggiormente responsabili della salute dei propri animali.

Cani, come farli vivere felici e a lungo

cane buffoL’aspettativa media della vita umana si è allungata notevolmente negli ultimi decenni, nei Paesi occidentali ed industrializzati. Anche troppo, se pensiamo che l’Italia è ormai un Paese di vecchi e per vecchi. Anche i nostri animali domestici, soprattutto quelli che abitano in casa e sono esposti a meno pericoli, vivono più a lungo.

Per garantire al nostro cane una vita lunga e qualitativamente alta, senza problemi di salute gravi che ne compromettano il benessere e la felicità, è importante rispettare alcune semplici regole. Prevenire è meglio che curare, infatti, anche nel caso dei nostri amici a quattro zampe. Vediamo alcuni consigli utili dopo il salto.

Le vaccinazioni per i cani

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Quando decidete di adottare un cane la prima cosa da fare dopo averlo portato a casa è quella di rivolgervi al vostro veterinario di fiducia per farlo vaccinare; questa operazione è molto importante, sia per la salute che vostro amico a quattro zampe, sia per la vostra. Tutte le vaccinazioni effettuate all’animale saranno registrate in un apposito libretto sottoscritto dal medico, che costituirà un registro permanente per dimostrare la storia vaccinale del cane, nel caso in cui dovrete portarlo con voi in viaggio o richiederne il passaporto.

Le vaccinazioni più comuni da fare al cane sono quelle che lo proteggono dalle principali malattie infettive che possono colpirlo, e come per gli uomini, possono essere effettuate in un’unica soluzione o con più richiami successivi. Il primo vaccino da effettuare nei cani è quello contro la Parvovirosi, ovvero la gastroenterite emorragica che porta alla disidratazione dell’animale, e, nei casi più gravi, anche alla morte; data la gravità della malattia, la vaccinazione viene praticata all’età di sei settimane.

Il Cimurro è causato da un virus che colpisce l’apparato respiratorio, quello gastroenterico e il sistema nervoso, e si manifesta con l’emissione di sostanza grigia o bianca, e, alcune volte anche con crisi epilettiche. L’unica soluzione efficace per la profilassi del cimurro è la vaccinazione, esattamente come nel caso dell’epatite infettiva, una malattia virale che colpisce il fegato dell’animale e che provoca febbre alta, vomito e forti dolori.