Fedeltà dei cani, tutto merito del DNA

cirrosi epatica cane

Se da sempre il cane è considerato il migliore amico dell’uomo, un motivo ci sarà. E sembra anche che sia scritto nel DNA della fedeltà che renderebbe i cani così propensi al rapporto con gli umani. A confermare la teoria è uno studio americano pubblicato su Science Advances che dimostra le differenze tra i cani e i lupi mettendo in evidenza la domesticazione dei cani.

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In pratica il rapporto è che lega il cane all’uomo è dato da un gruppo di geni il che fa pensare a un DNA della fedeltà.

I lupi e gli attacchi all’uomo

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lupi autostrada RussiaPochi giorni fa ero in pausa pranzo in un bar, la mega tv lcd era sintonizzata su Italia1, il palinsesto a quell’ora prevede il TG Studio Aperto, parte un servizio molto curioso che fa vedere un branco di lupi che si spinge sino un parcheggio di un centro commerciale e, successivamente, di un poliziotto che durante un controllo in autostrada si rifugia dentro l’auto oggetto del controllo spaventato da un branco di lupi che scorrazzava liberamente per la carreggiata (tra l’altro in senso giusto).

Gli animali che sferrano più attacchi all’uomo

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I dati parlano chiaro, anche se a volte sembrano assurdi e quasi incredibili. La capacità di un essere vivente di sferrare un attacco all’uomo e di essere potenzialmente pericoloso, non dipende dalla sua forza e neppure dalla sua dimensione. Vi sono creature minuscole, di cui non si nota neppure il passaggio che pur non avendo, di solito, capacità letali, riescono a colpire gli esseri umani ripetutamente, a dispetto della sua tanto conclamata superiorità.

Allarme leishmaniosi in Trentino Alto Adige

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E’ allarme leishmaniosi, una malattia parassitaria che emerge con tutta la sua violenza, soprattutto con l’avvicinarsi delle temperature più calde. La Doxa Pharma, che ha condotto recenti studi, denuncia: sembra che in regioni italiane come il Trentino Alto Adige, circa il 10 per cento dei cani ne sia affetto e non sempre riceve le cure adeguate e, soprattutto, tempestive, per tentare di arginanare il problema. Il dato che emerge e che preoccupa ancora di più, però, è che sempre più italiani scelgono di allevare un cane, ma pochissimi di loro, non più del quindici per cento, conoscono l’andamento della patologia e le sue conseguenze reali.