New York vieta la deungulazione dei gatti: il disegno di legge che vieta di strappare le unghie ai gatti prevede anche una multa di 1000 dollari per chi contravvenga a quanto previsto dai legislatori.
Insomma una legge che arriva a bloccare la barbara pratica che va a mutilare i gatti, perché si questo si tratta: il declawing, l’atto di strappare le unghie ai gatti è ancora estremamente diffuso in tanti stati americani e adesso per bloccare pratica a New York manca solo la firma del governatore Andrew M. Cuomo.
Cosa fare quando il cane si rompe un’unghia? Ecco alcuni consigli utili per intervenire in maniera efficace ed aiutare il vostro amico a quattro zampe. Per prima cosa verificate di che tipo di rottura si tratta: se l’unghia è rotta solo in punta o se è spezzata o rotta alla base.
Dello smalto per cani avevamo già discusso, indignandoci anche un pochino per il modo in cui spesso vengono trattati gli animali domestici, ma la nail art per cani è una chicca scovata in rete! Di cosa si tratta? In pratica dopo aver dato lo smalto sulle unghie degli amici a quattro zampe, potrete decorare le stesse con degli adesivi dalle svariate forme e colori: dai fiorellini, ai cuoricini, alle stelle e molto altro ancora. In pratica un pò come fanno quelle signore che decorano le unghie con la french manicure o con applicazioni colorate. Il tutto però sulle unghie di un..cane!
E’ innegabile, tagliare le unghie al gatto e, soprattutto, al cane, è fondamentale per evitare che possano crearsi delle ferite e che il pet inizi a zoppicare. Il rischio di farsi male per chi corre e si muove costantemente come gli amici a quattro zampe, è piuttosto reale e deve essere un buon padroncino a rendersi conto del momento giusto per sistemare le zampette. Tuttavia, per questa operazione, è sempre meglio affidarsi ad un veterinario, in quanto occorre un taglio preciso e che non sia troppo corto o troppo lungo.
La passeggiata fuori, la dieta equilibrata e la cura del corpo del proprio cane sono assolutamente indispensabili se si decide di adottarne uno e di farlo diventare parte integrante della propria famiglia. Oltre alle orecchie e alla spazzolata quotidiana, non si deve dimenticare, di tanto in tanto una controllatina alle unghie e, soprattutto, la regolare pulizia dei denti. Le prime vanno tenute d’occhio soprattutto se il cane esce raramente di casa, perchè in caso contrario con il movimento e le superfici dure, queste si limeranno automaticamente; mentre per quanto riguarda la dentatura, va pulita bene per scongiurare l’attacco di batteri e l’alito cattivo.
Come tutte le creature viventi, il cane è un essere molto delicato che, per mantenersi a lungo in buona salute, va curato e coccolato. Tra le sue zone più delicate e da tenere d’occhio, oltre alle orecchie ci sono anche le unghie e i denti. Mentre le prime non vanno mai bagnate all’interno, pulite regolarmente e coperte delicatamente con un batuffolo di cotone prima del bagnetto, per le altre due parti del corpo l’attenzione deve essere praticamente quotidiana personalmente o con l’aiuto di un esperto di toelettatura, soprattutto nel caso delle unghie che, se troppo lunghe, possono creare dei disturbi all’animale.
Il tiragraffi. Devo essere sincera, in merito ho sentito molti pareri discordanti, chi lo ha trovato un ottimo modo per evitare che il gatto graffiasse tutte le superfici verticali della casa e chi invece lo ha soltanto trovato un oggetto ingombrante che il gatto non ha mai nemmeno guadato. Proviamo ad analizzare in breve l’oggetto e le possibilità per cui il vostro gatto dovrebbe trovarlo divertente e imparare a giocarci (evitando di segnare tutta la casa con la sua presenza!).
Il tiragraffi si presenta come in foto, un arrampicatoio di diverse dimensioni, su cui il gatto può farsi le unghie, ma anche giocare da solo o con il suo padrone.I tiragraffi sono solide strutture, di diverse grandezze e dimensioni, quello rappresentato nella foto è uno dei modelli più grandi, con casette, molti piani, nidi e nascondigli, tutto ciò è montanto su di un solito perno centrale e i materiali sono simili al peluche e poi ci sono anche quelli molto amati dai gatti, come la canapa e la corda. Esistono poi delle varianti più piccole, a un solo piano, magari solo con una casetta e una piccola corda, o anche a due piani, insomma il tutto anche per permettere ai proprietari di gatti di adattare queste strutture allo spazio che si ha a disposizione.
Esistono anche dei tiragraffi in cartone, più economici ma meno resistenti, e se fate delle ricerche on line potete anche trovare delle indicazioni per provare a costruirveli da soli.
Qualcuno di voi sicuramente già lo conosce, qualcun’altro si appassionerà non appena vedrà questi video, e molto probabilmente ci sarà chi non riuscirà ad arrivare alla fine della visione perchè trova Simon’s Cat davvero troppo irritante! Io non ho mai posseduto gatti, ma persone molto care e vicine a me sono invece amanti di questi felini domestici, e devo ammettere che questa visione buffa, scaltra, fastidiosa e irriverente del gatto di Simon la trovo perfetta e ricca di realtà, anche perchè lo stesso effetto lo fa Simon’s Sister’s Dog, quindi da appassionata di cani resto imparziale nella presa in giro!
Tutto ciò nasce dal genio di Simon Tofield, un giovane animatore inglese, che possiede tre gatti, Hugh, Maisie e Jess e probabilmente non ha potuto fare a meno di raccontare a modo suo la vita con un gatto, che è ricca di tenerezze e anche di indifferenza a volte, ma la presenza di un felino in casa, che chiede spesso il cibo, si fa le unghie ovunque, vuole le coccole quando siamo impegnati (mentre se siamo noi ad avvicinarci ci respinge), ci sveglia la mattina infilando le unghie nelle coperte e arrivando fino alla pelle (lo fa apposta?), che ci porta in dono mosche, grilli, lucertole, o anche topini di campagna, dopo averli lasciati senza vita si presta perfettamente a delle vignette umoristiche! Questa è l’ironica e simpatica visione del mondo gatto di Simon’s Cat!
Eccoci alla seconda puntata di questa brevissima parabola di riflessioni sulla scelta dell’animale domestico più adatto a noi e alla nostra famiglia. Questi piccoli capitoli non vogliono essere delle guide, e di certo non troverete indicazioni precise su tutte le specie possibili di animali domestici, ma spesso non è necessario calarsi nello specifico, soprattutto in una fase iniziale, la cosa fondamentale è rendersi conto di ciò a cui si va incontro accogliendo un nuovo membro in famiglia, poi starà a voi scegliere la razza di cane, gatto, coniglio o tartaruga più adatta a voi, al vostro carattere, al vostro gusto e ai vostri spazi.
E’ chiaro che per chi vive in un bilocale non sarà il caso di prendere un alano, così come se in famiglia c’è qualcuno che ha la fobia per i topi o per i rettili, potrebbe non essere corretto comprare nemmeno un criceto, e forse neanche una tartaruga! Le valutazioni di base vanno fatte da soli, con i comapgni, con la famiglia, qui troverete dei pro e contro che potranno aiutarvi.