Tigri in Asia, se i cugini dei gatti diventano vino

Facciamo molta attenzione quando partiamo per mete esotiche quali la Thalaindia e i paesi dell’Asia in genere, e ci facciamo incuriosire da prodotti quali il vino di tigre come fosse un medicamento o un innocuo residuo di un antico folclore. Questi sono i luoghi del pianeta che più alimentano il commercio illegale della fauna selvatica in via d’estinzione, quali le tigri, peggio i cuccioli, i cugini grandi dei nostri gatti, e sia pure inconsapevolmente, possiamo contribuire a incrementarlo. Una scioccante  indagine condotta per sei mesi da un’organizzazione animalista internazionale, la International Animal Rescue Foundation World Action, evidenzia che Thailandia e Vietnam sono i più grandi commercianti illegali di fauna selvatica del pianeta.

 

Tigri morte sotto vetro

Rischio estinzione per i felini selvatici

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I felini selvatici sono in pericolo, diminuiscono ogni anno e uno dei problemi principali è proprio l’uomo che li caccia e li allontana dai loro territori. Un rapporto difficile quello fra questi animali e gli esseri umani, perchè si traduce da secoli in preda e predatore, sempre più spesso però per queste creature che nulla possono contro le feroci armi che vengono loro puntate contro. Va meglio al domestico gatto che, almeno, il più delle volte si trova comodamente a casa di quegli stessi esseri viventi che invece uccidono e maltrattano i suoi cugini più prossimi. Del resto, non è possibile allevarli anche per la loro evidente aggressività e l’unico posto dove ancora riescono a crescere in libertà, sono le poche foreste e savane presenti al mondo.

Tigri in estinzione: è l’allarme del WWF

tigri

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Il 14 febbraio è iniziato l’anno della tigre secondo il calendario cinese, e proprio in concomitanza con questo evento il WWF ha lanciato un allarme sulla possibile estinzione delle tigri, delle quali ne restano solo 3.200 esemplari. Le cause della scomparsa delle tigri sono molte, ma il WWF ha reso note le dieci più importanti, tra le quali: i cambiamenti climatici in Bangladesh, la riduzione del loro habitat naturale in India, il commercio di ossa, carni e pelli in Cina, Vietnam e Nepal, la deforestazione in Russia e in Mekong.

Nonostante quasi tutti i paesi asiatici abbiano festeggiato in grande stile l’anno della tigre, il felino in carne e ossa è seriamente in pericolo, basti pensare che dal 1940 si sono estinte ben tre sottospecie di tigri e che dal 1998 il loro habitat è diminuito del 40%.

I responsabili dell’estinzione delle tigri sono anche i paesi industrializzati occidentali; ad esempio gli Stati Uniti hanno il record di tigri in cattività: più di 5.000, e con poche leggi che tutelino i felini dal mercato nero. Sul banco degli imputati ci sono finiti anche gli stati europei a causa dell’enorme domanda di olio di palma, una delle principali cause della deforestazione asiatica.