Un fantasma si aggira per l’Italia, più che un fantasma, uno spauracchio. Più che uno spauracchio una minaccia: la tassa sui cani. In passato il governo aveva avviato una simile proposta di legge; stavolta è il consorzio dei comuni della Provincia di Bolzano, e quasi in contemporanea anche l’amministrazione comunale di Sondrio: il balzello servirebbe a finanziare la manutenzione delle aree cani o la fornitura pubblica di sacchetti per le deiezioni. Immediate le proteste di animalisti e proprietari di cani.
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Tassa su cani e gatti? Era solo una battuta
La tassa su cani e gatti, a fasi alterne, spunta fuori a gettare scompiglio. La proposta, infatti, presentata nel 2009 dalle parlamentari Jole Santelli e Fiorella Rubino Ceccacci, è riapparsa ieri per bocca del sottosegretario all’Economia Gianfranco Polillo, che si è detto concorde in linea di principio. La dichiarazione, per ovvi motivi, si è attirata le feroci polemiche delle associazioni animaliste.
Una tassa sul soggiorno dei cani, la denuncia dell’ENPA
Un contributo per la disinfestazione così lo chiamano i gestori delle strutture che stanno applicando, in questa calda estate italiana, una vera e propria tassa sul soggiorno degli animali domestici che va a sommarsi alle cifre già esorbitanti che spesso si devono pagare per far alloggiare il cane piuttosto che il gatto in albergo. La denuncia arriva dall’ENPA, l’Ente Nazionale Protezione Animali, che in questi giorni ha ricevuto delle segnalazioni, da più parti d’Italia, sul conto di fine soggiorno che viene maggiorato, pensate un po’, fino a 40-80 euro se al seguito il cliente aveva Fido o Micio.