La crisi economica, che ha messo in ginocchio negozianti ed imprese, ha avuto un impatto devastante sui consumi. Gli esiti sono perlopiù negativi e non si vuole in alcun modo affermare che i tempi duri per le finanze degli italiani di questi ultimi anni siano stati un bene. Ma per certi versi, lo abbiamo visto con la diminuzione dell’inquinamento dovuto al rincaro dei costi dell’energia e della benzina, e di conseguenza a meno spostamenti in macchina e ad un maggiore risparmio energetico in casa, è stato così.
Altro esempio di un piccolo dato positivo dovuto alla crisi è la quasi totale scomparsa del cartello di divieto di accesso ai cani sulle insegne dei negozi, imputabile, secondo gli animalisti, proprio alla crisi. I gestori non possono permettersi di rivolgersi bruscamente ai tanti potenziali clienti, con quattrozampe al seguito, che vogliono entrare a dare un’occhiata, e magari comprare, ma dovendo lasciare il cane fuori, si tratterrebbero poco, o ancora alcuni non entrerebbero affatto, scoraggiati e anche infastiditi da questi diktat.