Quando si decide di adottare un cane occorre valutare, tra le altre cose, anche la disponibilità economica: mantenere Fido ha un costo, certamente variabile e modulabile in base alle possibilità di ciascuno, ma sempre un costo è. Purtroppo in questo periodo di crisi economica sono in troppi a non pensare a questo fattore ed ad abbandonare il proprio pet quando i conti poi non tornano. Ma si può risparmiare, ecco alcuni consigli utili.
spese per animali
Quanto spendiamo per gli animali domestici?
La crisi economica è una realtà purtroppo nota ed evidente a tutti: ma c’è un settore che pare non sia assolutamente in crisi, quello degli accessori ed alimentazione per gli animali domestici. Ma quanto spendiamo per gli animali domestici? Il Rapporto Italia Eurispes 201 ha mostrato dei risultati interessanti: per prima cosa in Italia ci sono quasi sette milioni di cani e circa sette milioni e mezzo di gatti. Un risultato abbastanza noto, in linea con quelli degli anni precedenti , ma non mancano altri piccoli animali domestici come i conigli e criceti che sono circa 1,8 milioni, tredici milioni di uccellini in gabbia e trenta milioni di pesci.
In Svizzera non si bada a spese per la cura degli animali domestici
Secondo un recente sondaggio, in Svizzera abitano circa 2,8 milioni di animali da compagnia, e che siano cani, gatti, roditori o pesci, sono molto amati dai loro proprietari, i quali arrivano a spendere fino a 150 franchi al mese per la loro cura.
Il sondaggio è stato effettuato su un campione di circa 2.500 persone, il 60% delle quali ha dichiarato di spendere, appunto, di non badare a spese per la cura dei propri animali domestici; vediamo esattamente le cifre del sondaggio:
Il 74% dei partecipanti al sondaggio afferma di essere proprietario di un animale domestico. Quasi la metà vive con un gatto, il 30% con un cane e il 7,4% con cane e gatto. I nuovi animali da compagnia, quali roditori e rettili, sono anch’essi ben rappresentati con un 7,4%.
Le spese per gli animali sono deducibili dalle tasse
I nostri animali sono a tutti gli effetti membri della famiglia e come tali li sottoponiamo a vaccinazioni e controlli periodici per verificare il loro salute. Esattamente come le spese mediche umane, anche quelle animali possono essere dedotte della rinuncia dei redditi.
Per le spese mediche degli animali funziona come per quelle delle persone, ovvero dell’importo speso è detraibile soltanto il 19% con la franchigia di 129,11; ciò significa che se durante l’anno spendete di meno non potete fare nessuna detrazione, ma considerando i vaccini e le cure periodiche, è molto difficile non superare questa cifra.