La società di prodotti ed alimenti per animali Almo Nature, è da sempre impegnata in iniziative ed azioni solidali a favore degli animali: questa volta decide di scendere in campo al fianco di Stop Vivisection, OIPA Italia e Gaia Animali & Ambiente, per dire stop alla sperimentazione sugli animali. E lo fa con 2500 leggii esposti in altrettanti punti vendita specializzati per raggiungere l’obiettivo di raccogliere un milione di firme così da sollecitare la Commissione europea ad abrogare la direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici, ed a presentare una nuova proposta che abolisca l’uso della sperimentazione su animali. Di pari passo si richiede anche per venga reso obbligatorio, per la ricerca biomedica e tossicologica, l’uso di dati specifici per la specie umana, prendendo posizione a favore dei metodi alternativi nella ricerca scientifica.
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Sperimentazione animale: battaglia parlamentare dei Radicali
Abbiamo presentato insieme al senatore Marco Perduca e con le senatrici Amati, Chiaromonte e altri emendamenti al testo in discussione alla commissione Sanita’ del Senato sulla sperimentazione animale, un testo che comunque e’ migliorativo dell’attuale legge nella giusta direzione di limitare sofferenze inutili agli animali e soprattutto di promuovere metodi alternativi riconosciuti come piu’ efficaci e piu’ affidabili.
L’annuncio è stato dato dalla senatrice dei Radicali Donatella Poretti, che in merito alla proposta specifica:
L’espressione ‘metodi di sperimentazione alternativi a quelli animali‘, comprende anche test su cellule staminali embrionali umane, sperimentazioni contrastate ideologicamente tanto che questa formulazione inizialmente prevista e’ saltata dall’ultima versione della direttiva europea recentemente approvata.
Sperimentazione sugli animali, sopravvissute settanta gatte
Sessantasette gatte sopravvissute alla sperimentazione, ma infettate: è il nuovo, triste, bilancio degli esperimenti condotti ai danni degli animali. Questa volta il doloroso test, serviva a valutare l’efficacia del vaccino contro il FIV, o immunodeficienza felina. Ad appena un anno di vita, alle cavie prescelte è stata fatta una iniezione che conteneva un virus simile a quello che provoca l’AIDS nella specie umana e tutt’oggi continuano ad avere il battere nel corpo. L’infezione, comunque, non è trasmissibile all’uomo. In pratica chiunque può tenerle in casa e non ammalarsi, ma per loro la situazione è differente: il sistema immunitario si indebilosce sempre di più e un banale raffreddore rischia di essere fatale.