E’ morto Buster, un vero e proprio cane eroe, che ha partecipato a cinque missioni in Iraq, Afghanistan e Bosnia, salvando migliaia di vite umane grazie al suo fiuto eccezionale. Un amico a quattro zampe prezioso, morto di vecchiaia e coccolato da quanti gli hanno voluto bene, alla veneranda età di 13 anni!
Spaniel
Tibetan Spaniel: carattere e allevamento
Il Tibetan Spaniel è un cane di piccola taglia ed è stato allevato per molti secoli nei monasteri tibetani. All’inizio del ‘900 è stato importato in Inghilterra da alcuni missionari. Secondo gli esperti questa razza sarebbe frutto dell’incrocio tra il Carlino, il Pechinese e lo Spaniel Giapponese. Conosciamo più da vicino quest’affascinante amico a 4 zampe.
Spriger Spaniel, il cane casalingo. Video
Il cane protagonista di questo video divertente è uno Springer Spaniel Inglese, una razza famosa
Springer Spaniel inglese, carattere e standard
Lo Springer Spaniel inglese, tra tutti i cani da caccia britannici, è considerato dagli esperti il più antico. Come si evince dal suo aspetto, le sue origini sono comuni a quelle del Cocker Spaniel inglese e del Setter. È un animale molto fedele, allegro e affettuoso ed è facilmente addestrabile.
Boston Terrier, il gentleman in nero
Una volta le categorizzazioni canine erano molto semplici, anche semplicistiche, si potrebbe dire. Terrier erano tutti quei cani che cacciavano roditori e piccoli animali da cunicoli e che frugavano nei buchi del terreno. I cani grossi erano tutti Mastiff e i cani da caccia non potevano che essere Setter o Spaniel. I Terrier, più di tutti, appartengono a una precisa categoria, cagnolini piuttosto piccoli, con dentro un fuoco difficile da spegnere. Attaccabrighe, giocherelloni, iperattivi, e molto fedeli.
Il Boston Terrier è una razza nativa americana, che un tempo fu popolare tanto quanto la torta di mele. L’incrocio è tra il Bulldog Inglese e il White English Terrier e il risultato è stato questo piccolo molosso, bullo e smargiasso. Le prime documentazioni della razza risalgono alla fine del XIX secolo e i suoi sostenitori, a Boston, lo chiamarono Round Head o Bull Terrier, facendo infuriare i proprietari di Bulldog o Bull Terrier veri, che ritenevano inesatta questa classificazione, proprio per andar contro a quelle generalizzazioni di cui si parlava prima. Comunque sia, una volta che la razza si diffuse e divenne sempre più apprezzata l’American Kennel Club la riconobbe e la confermò come razza originaria americana.
E’ un cane intelligente dall’aspetto tenero, che però venne utilizzato nelle arene di Boston per il combattimento tra cani e infatti la razza ancora oggi si mostra molto fiera e tenace nel combattimento, non molla mai la presa e il Boston Terrier non si tira mai indietro se viene attaccato. In Inghilterra divenne noto come “il gentleman in nero”, visto che sembra che abbia una giacca nera e che resti impettito nel suo sparato bianco senza alcuna macchia.
Golden Retriever, il cane altruista dal manto dorato
Intorno alle origini del Golden Retriever esiste un mito simpatico e da molti conosciuto. Gli antenati di questi cagnoni dal fantastico pelo sarebbero stati sei cani da caccia russi, che si esibirono in un circo in Inghilterra. Lì li vide il lord Tweedmouth che decise di acquistarli tutti e sei e poi di incrociarli con il Bloodhound, per dar vita a una razza altrettanto bella ma di taglia ridotta. Questa è la leggenda e non sapremo mai se questa storia sia vera o no. In molti sostengono che il Golden Retriever sia nato dall’incrocio tra il Tweed Water Spaniel con un Terranova di piccola taglia o con un Flat-Coated Retriever. Comunque sia dai registri ottocenteschi che provengono dalla proprietà di lord Tweedmouth, in Scozia, risulta che da Nous, il primo Retriever di colore giallo nato in quella dimora, siano poi nati dei cuccioli dorati. Siamo quindi tutti d’accordo almeno sul fatto che non vi fu nome più preciso e indiscutibile di Golden Retriever!
Alla fine del XIX secolo questo cane divenne davvero molto popolare in Inghilterra e venne poi portato anche in Canada e negli Stati Uniti. Iniziò molto velocemente la sua carriera come cane guida per i ciechi e venne anche sempre più di frequente utilizzato per prestare assistenza ai portatori di handicap. Il suo immenso altruismo gli ha permesso di arrivare fino ai giorni nostri con questa sua dote del saper offrire aiuto al prossimo.
Bichon Frisé, il piccolo cane barbone e aristocratico
Il Bichon Frisé è una delle razze più antiche e anche se gli storici non concordano sulle sue origini sono tutti convinti del fatto che questo piccolo cane dal mantello bianco ha sicuramente avuto un antenato la cui presenza era antecedente all’era cristiana. Alcuni pensano che il Bichon Frisé trovi la sua principale parentela con il Maltese, mentre altri credono che questa razza derivi da incroci tra il Barboncino, lo Spaniel e il cane di Caienna. A queste teoria aggiungiamo anche quelle che lo vedono discendere da quattro ceppi principali: Maltese, Bolognese, Tenerife e Avana.
Comunque sia, con il Maltese, il Bichon condivide sicuramente la provenienza, oltre che il caratteristico mantello. Entrambi i cani sono di origine mediterranea, databile tra il 600 a.C. e il 300 a.C., e sia uno che l’altro hanno affinità con il Barbet, un piccolo cane d’acqua e da palude con il pelo soffice, lanoso e gonfio.
Fin dall’inizio il Bichon Frisè venne adorato e vezzeggiato dalla ricca classe mercante e successivamente dalle corti europee più alla moda. Questo gli permise di viaggiare in lungo e in largo, accanto ai suoi padroni, e la razza si diffuse molto velocemente. Durante il Rinascimento il Bichon era una razza rinomata in Italia come in Europa, i mercanti portavano questo piccolo cagnolino bianco con sè anche nelle traversate dell’Oceano, per diletto e per compagnia.
Cavalier King Charles Spaniel, il cane magico (seconda parte)
Abbiamo iniziato ieri a parlare del Cavalier King Charles Spaniel e vista la sua vena di guaritore e di cane che è capace di tenere lontani i malesseri, i malanni e gli spiriti, non si poteva concludere il capitolo su questa razza senza raccontare le storie che lo riguardano e poi finire come sempre con le sue caratteristiche di standard e di carattere.
L’ultima storia magica che vi racconto sul Cavalier King è tratta da un racconto di La Fontaine, Piccolo Cane. I protagonisti della storia sono una bella dama, Argia e un bellissimo giovane, Atis. Il giovane si innamorò della ragazza ed era pronto a qualsiasi cosa pur di averla. Una fatina comparve in suo aiuto e trasformò se stessa nel nostro Spaniel e Atis in un menestrello vagabondo. Arrivati alla porta della dama, Atis e il suo cane si prodigarono nei canti e nei giochi più belli che ci fossero, e Argia adorò dal primo momento quel cagnolino, ma non poteva apprezzare anche Atis, imbruttito e malconcio, perfettamente mascherato. Argia voleva lo Spaniel, ma Atis non voleva darglielo. Le disse che il suo cane era il più bravo che ci fosse e premendo la sua zampa ne caddero fuori diamanti, perle e oro. La dama non poteva restistere, ma la condizione posta da Atis era che insieme al cane lei prendesse anche lui. Argia cedette e così quella notte Atis si trasformò di nuovo nel giovane bello e vigoroso che era, cosa che rese molto felice Argia, e lo Spaniel rimase un cagnolino, molto speciale.
Cavalier King Charles Spaniel, il cane magico (prima parte)
Il Newly Updated- Forex Trading Gps nome Spaniel è stato attribuito storicamente, con molta libertà, un po’ a tutti quei cani che si comportavano come uno Spaniel, anche se non avevano alcuna somiglianza fisica con la vera razza Spaniel. Il Cavalier KIng Charles Spaniel va però al di là di questa generalizzazione. Questo piccolo cane, che prende questo nome dal re Carlo II d’Inghilterra, di cui era il prediletto, non può essere paragonato a nessun’altra razza visto il suo temperamento totalmente altruista, che non tiene mai conto di se stesso. Il suo desiderio principale è quello di lenire le afflizioni del genere umano, con una sua grazia tutta particolare oltretutto!
Inizialmente forse fu un cane che aveva qualche utilizzo particolare, ma questo durò molto poco, visto che da sempre tutti lo ricordano come il cane da compagnia perfetto, d’algo rango, chiaramente. Che sia stata la moda o le dicerie, questo cane è diventato il cane da grembo prediletto, delle signorine e delle signore, delle nobili e delle regine, come se la sua natura fosse proprio quella di confortare l’animo femminile.
Setter Irlandese, il cacciatore sensibile dal manto fulvo
Il Setter Irlandese nasce come cane da ferma e da caccia, che accompagnava i cacciatori del Medioevo, in Europa, nella caccia alla beccaccia, acquattandosi sulla pancia intento a fare la sua punta. La razza che oggi conosciamo discende da un cane bianco e fulvo, i suoi antenati erano Setter Inglesi, Spaniel, e cani da ferma, tra i quali spicca qualche intervento del Setter Gordon. Il Setter Irlandese, fulvo, come lo conosciamo noi, spunta fuori nel XIX secolo, deludendo molti cacciatori convinti che tutte queste mescolanze, che avevano dato vita a questo bellissimo cane dal manto morbiso e rosso, gli avevano fatto perdere la resistenza per cui si era distinto nella caccia alla selvaggina.
Questa nuova stirpe “di bellezza fatale”, fu considerata un errore, perchè l’animale era stato indebolito da lla selezione. Quando arrivò negli Stati Uniti e in Gran Bretagna venne celebrato in numerose esposizioni e proprio in America, dal 1875 in poi, non solo vinse numerosissimi premi grazie al manto color castagna lucido e al suo incedere altero, ma divenne anche un vero e proprio simbolo. Negli anni Cinquanta ogni famiglia possedeva un mazzo di carte con stampato sul retro il nostro amico Setter Irlandese, i pittori dilettanti lo dipingevano come soggetto prediletto e non esisteva casa di campagna che non ne possedesse uno.