Metà tigre e metà leone: si chiama Zar, è appena nato ed è un cucciolo di liger (o ligre) nato nel circo itinerante russo Smara, in Russia.
La madre è una tigre e il padre è un leone.
Metà tigre e metà leone: si chiama Zar, è appena nato ed è un cucciolo di liger (o ligre) nato nel circo itinerante russo Smara, in Russia.
La madre è una tigre e il padre è un leone.
Torture su cani e gatti come hobby, una passione al massacro che accomuna e nell’era del social diventa un macabro network di morte, condivisione di atrocità e barbarie.
Siamo in Russia, precisamente a Starosusoevka, nella Siberia orientale. Loro sono Ilnar Nazmiev e Pavel Jankovsky. Sì, avete capito bene, non ci troviamo di fronte all’ennesimo video dubbio sui maltrattamenti con aguzzini dall’identità e dalla nazionalità incerti. Hanno un nome, un cognome e un volto che fa guardare in faccia la crudeltà di cui si può macchiare il genere umano nei confronti di animali indifesi.
Dog hunters, cacciatori di cani, così li chiamano, gli squadroni della morte, seminatori di dolore e violenza gratuita che si proclamano liberatori della città dalle bestie ma le vere bestie di cui il mondo non avrebbe affatto bisogno sono proprio loro.
Sarà perchè un freddo così intenso non capitava da quasi due secoli, ma la città di Stoccolma, questa volta, deve combattere con un problema ancora più insidioso dell’inverno: la presenza massiccia di lupi. A pochi chilometri dalla capitale, cresce la paura perchè gli ululati che si sentono non sono quelli di cani infreddoliti, ma dei loro parenti più prossimi e parecchio più selvatici che stanno lasciando il Nord e i boschi di Norrland per il Sud. Vagano alla ricerca di cibo e riparo e per gli abitanti si fa sempre più importante l’interrogativo legato ad un loro eventuale sostentamento o ad un possibile allontanamento che scongiuri ogni forma di pericolo, dato che non sempre corre buon sangue tra la specie umana e lo stesso canide.