E’ accaduto ieri in una villetta di Roma, zona Giustiniana. 2 Rottweiler hanno aggredito una donna di 74 anni, azzannandola ripetutamente sul volto, sulle braccia, sulle gambe: è sfigurata e le sue condizioni sono gravissime. L’anomalia risiede nel fatto che gli animali conoscevano la signora, domestica da anni presso la villetta e che qualche volta aveva anche portato loro del cibo. Non appena ha varcato la soglia del cancello è stata attaccata e trascinata via come una preda. Ha cominciato ad urlare ed i vicini hanno chiamato i carabinieri. Le forze dell’ordine hanno trovato i rottweiler ancora nell’atto di dilaniare la donna ed hanno dovuto richiamare su di loro l’attenzione affinché la signora fossa lasciata. A quel punto hanno sparato. Un cane abbattuto e l’altro ferito (poi condotto presso il veterinario della ASL).
rottweiler
Cane pompiere, la storia di Arturo
Le belle storie meritano sempre di essere raccontate e quella di Arturo, il Rottweiler che da cucciolo rischiava di morire e oggi salva le vite, non poteva non trovare uno spazio sul nostro blog! Aveva solo 22 giorni, infatti, quando cadde in un tubo dell’acquedotto nel giardino della villetta del suo proprietario, oggi, dopo 4 anni, è uno splendido cane e fa il pompiere. Recentemente è stato anche sulla Concordia.
Video della settimana: in memoria di Conan
Il video della settimana è dedicato a Conan, un meraviglioso esemplare di Rottweiler, morto a soli quattro anni di malattia all’interno del canile di San Piero. Conan ha conosciuto solo una <strong>vita di stenti e di violenze, legato ad una catena cortissima, senza riparo, senza una cuccia.
Dopo il sequestro Conan è stato portato al canile, dove ha conosciuto almeno la dolcezza di una carezza, dove poteva avere un pasto caldo al giorno ed una cuccia per proteggersi dalla pioggia. Peccato che Conan non abbia potuto avere una famiglia accanto negli ultimi anni di vita.
Pet Click, pubblica la foto del tuo amico a quattro zampe
Il pet click di questa settimana è tutto per il bellissimo cucciolone di Rottweiler di
Scegliamo il nome per il nostro cucciolo!
Un cane non è completo senza il suo nome. Proprio come noi esseri umani. E’ molto difficile scegliere il nome giusto per un bambino, in fondo quando è ancora così piccolo non sappiamo come rispettare, attraverso il nome, quelle che saranno le sue caratteristiche fisiche e caratteriali. Lo stesso discorso vale anche per i cani!
Chiamare Macchia un Dalmata diventa banale, ma se poi il nostro cucciolo sviluppa una simpatica macchia sull’occhio, che magari lo caratterizza, perchè non ne ha altre sulle orecchie e sul collo? E’ un Rottweiler possiamo mai chiamarlo Bruto? E se invece poi il cucciolone si mostra schivo, riservato…. bruto? Insomma, ardua scelta. Innanzi tutto qualche semplice dritta allora.
I nomi che normalmente utilizziamo per gli esseri umani: Marco, Paolo, Carla, Camilla, Osvaldo, Piero, Silvia, Chiara. Diciamo che non è il caso, ma non per fare delle discriminazioni, ma proprio perchè i cani non sono esseri umani, hanno bisogno di nomi brillanti, freschi, spiritosi ma anche seri senza alcun problema, però non nomi di persona! I gusti sono gusti comunque e tutti sono liberi di fare quello che credono, ma un cane è più giusto che si chiami Black e non Luca! Poi ci sono casi e casi. Conoscevo un Basset Hound, e il suo nome era stato deciso già prima che arrivasse in casa: Ugo. Perfetto! Ci sono sempre le eccezioni che confermano la regola.
Rottweiler, il cane guardiano
Il Rottweiler con molta probabilità discende dal Mastino Italiano. Troviamo sue tracce già nell’Antica Roma, infatti ci sono portoni e bronzi con la sua figura scolpita, e probabilmente fin da quei tempi era per eccelenza il cane che guidava le mandrie. Arrivò in Gran Bretagna proprio grazie ai Romani, e in seguito in Germania, nazione che oggi gli attribuiamo come patria, e proprio lì divenne ufficialmente il cane dei macellai. Questi ultimi potevano permettersi di andare in giro senza alcun problema: quando portavano le mandrie al pascolo il Rottweiler era vigile e attento, quando andavano in giro per la città era il cane a portare il sacco che conteneva le monete, e in più, caratteristica che è rimasta immutata, per sua natura il Rottweiler difende tutto ciò che è del padrone, quindi la casa, così come la bottega da macellaio, erano al sicuro.
Nell’Ottocento il bestiame non era più guidato dai cani con i loro padroni, i trasporti avvenivano tramite le ferrovie e gli animali iniziavano ad essere gestiti senza troppi spostamenti e così il Rottweiler è diventato ciò che conosciamo adesso, un buon cane da compagnia, un ottimo cane da guardia e cane poliziotto.
Cani aggressivi, questione di razza: umana
Molti cani vengono soppressi o abbandonati a causa della loro natura violenta ma, contrariamente alla credenza popolare, la razza ha ben poco a che fare con il comportamento aggressivo di un cane. O almeno incide tutto sommato poco rispetto a tutte le responsabilità che sono invece a carico del proprietario. Lo dimostra chiaramente un recente studio effettuato da ricercatori dell’Università di Córdoba, che ha preso in esame proprio le razze che sono considerate aggressive per natura, come il rottweiler e il Pit Bull.
Le conclusioni della ricerca sono state a dir poco sorprendenti: sarebbero infatti i proprietari i primi responsabili degli attacchi dei cani, generati dalla volontà di ottenere una posizione dominante o di concorrere con altri animali.
Il gruppo di ricerca ha determinato una serie di fattori esterni che sono inerenti ai cani, al fine di comprendere la loro aggressività, e hanno osservato che i fattori dipendenti dal proprietario, e dunque modificabili, hanno una maggiore influenza sugli animali.