Con l’arrivo della primavera, sui nostri cieli ci si aspetta di vedere il ritorno anche dell’animale simbolo di questa stagione: la rondine. Ma purtroppo, così non è. Secondo fonti dell’Unione Europea le rondini sono infatti diminuite del 20% negli ultimi vent’anni. Come mai le rondii non fanno più ritorno nei propri nidi? Perchè la rondine è un animale abiutudinario e territoriale: quando torna spesso nn trova più il proprio nido, tolto o bruciato da persone insensibili che non si rendono conto del danno che stanno causando all’ambiente.
Oppure ancora, spesso le rondini sono vittime degli interventi edilizi, che distruggono nidi e rifugi. Come fare per fermare la strage delle rondini? Le Associazioni animaliste Amici della Terra Lombardia e Gaia Onlus, in collaborazione con l’Associazione APE, hanno lanciato una curiosa ed interessante campagna di sensibilizzazione, chiamata Adotta una rondine. In pratica si potranno installare sui propri tetti dei nidi artificiali, proprio là dove questi sono stati abbattuti o distrutti.
Alcuni Comuni si sono già attivati per richiedere la sostituzione dei nidi perduti, anche attraverso delle delibere e provvedimenti di rigorosa tutela di questi animali: ad esempio il Comune di Rozzano, nel milanese, ha inaugurato la Casa delle rondini, una struttura dedicata in legno, con nidi artificiali, costruita dall’Amministrazione comunale nell’Oasi dello Smeraldino ed ha posto la tutela della rondine, del rondone, del balestruccio e del topino, al centro del regolamento di Tutela degli Animali, con divieto di ristrutturazioni edilizie fino al 15 settembre prossimo e divieto di raccolta delle uova di rondine.