Gatti, c’è il Grand Hotel per randagi (FOTO)

Gatti, c'è il Grand Hotel per randagi (FOTO)

Il nome è ironicamente ‘pomposo’ ma c’è del vero: si chiama ‘Grand Hotel’ perché la cura e il trattamento sono veramente a cinque e più stelle. Non è propriamente un gattile tradizionale, ma un luogo a Pavia dove i ‘custodi’  accolgono mici di strada, randagi e abbandonati, e li curano finché non trovino una famiglia che li ami per sempre.

 

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Gattari, a Bari solo se patentati

Gattari, a Bari solo se patentati

Gattari sì, ma ‘patentati’. Il  tesserino per gattari è un’iniziativa istituzionale che viene da Bari: si tratta di un vero e proprio documento di riconoscimento rilasciato dal Comune che conferisce ufficialmente la qualifica di operatore in favore delle colonie feline con diritti e doveri,  dopo aver letto e sottoscritto una carta che li sancisce. La determina dell’assessorato all’Ambiente è dello scorso luglio, ma solo a partire da settembre è iniziato il rilascio dei documenti di riconoscimento. E c’è un ottimo riscontro…

 

 

Gatto entra in un supermercato e…

supermercato

Che i gatti siano animali curiosi, è cosa nota. E così questo bel micio, curioso forse dai profumi e dalle tante persone che vi entravano, si è spinto dentro ad un supermercato, camuffandosi sugli scaffali. Siamo a Londra, e sentite un pò cosa è successo.

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Gatti randagi d’Israele, ministro vuole deportarli

Come se la deportazione di massa dovesse essere il destino eterno e obbligato del popolo d’Israele, gatti compresi. Se non fosse scritto nero su bianco su un documento ufficiale, in questo caso sembrerebbe uno scherzo. Invece è tutto vero: il ministro israeliano dell’Agricoltura, Uri Ariel,  ha proposto come unica soluzione possibile al grave problema di due milioni di gatti randagi in Israele la loro deportazione in un  paese straniero. In nome della Bibbia.

Gatti a Gerusalemme

Randagismo felino, fenomeno in aumento

Sono 80.000 i gatti abbandonati nel 2010, ben il 12% in più rispetto all’anno precedente; a questo già altissimo numero vanno aggiunti i circa 60.000 cuccioli nati lo scorso anno e già in stato di randagismo.

Questi sono i numeri forniti dall’Aidaa, l’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, relativi al randagismo felino, un fenomeno di cui si parla meno rispetto a quello dei cani, ma ugualmente importante; i motivi per cui l’abbandono dei gatti è meno noto rispetto a quello dei cani è da ricercarsi nel fatto che il gatto viene considerato un animale libero, la cui territorialità è protetta ai sensi della legge 281/91 che determina la gestione delle colonie feline sul territorio.

In ogni caso, il pericolo di abbandono è molto alto anche nel caso gatti, soprattutto quando sono cuccioli, e l’unico modo per tutelarli è quello di procedere con la sterilizzazione delle femmine. Come per i cani, anche per i felini, l’estate è un momento molto critico in termini di abbandoni con la differenza che se ne parla di meno, anche se il fenomeno è diffuso in maniera proporzionale, se non maggiore, a quello dei cani.