Parvovirosi nel cane, prevenzione, sintomi e cura

Piastrine basse cane, cause e cosa fare

È allarme parvovirosi in Liguria: nella città di Genova si sino verificati oltre dieci casi di decessi di cani a causa della parvovirosi, una sorta di gastroenterite virale che può addirittura condurre alla morte.

come aiutare un cane in lutto

Per far fronte all’emergenza è stata chiesta la collaborazione con scambio di dati fra i veterinari della Asl e i veterinari, ma intanto vediamo la prevenzione e la cura della parvovirosi oltre ai sintomi da tenere sotto controllo nel cane colpito. 

Leishmaniosi, prevenzione, sintomi e cura

zecche, cane,

Si chiama leishmania infantum e rappresenta il protozoo responsabile della leishmaniosi, una grave, gravissima malattia che può colpire il cane e anche l’uomo; per veicolarla è necessario che il pappatacio attraverso la puntura trasmetta il microrganismo  responsabile dell’infezione.

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Si tratta di una malattia molto grave soprattutto se non diagnosticata precocemente, ma si manifesta con diversi sintomi, che appaiono però a tratti alquanto generici. 

Leishmaniosi, consigli di prevenzione per i cani

cucciolo, leishmaniosi

Sale l’allerta leishmaniosi a Bologna dove sono deceduti a causa di questa pericolosa infezione due anziane bolognesi, di 74 e 82 anni. Nonostante siano state ricoverate nel reparto di malattie infettive presso l’ospedale Sant’Orsola non sono sopravvissute, anche per un quadro clinico compromesso da altri problemi.

cucciolo, leishmaniosi

In realtà la leishmaniosi è una malattia estremamente pericolosa per i cani e che difficilmente si trasmette agli uomini.

Veterinario, oltre le cure c’è di più: prevenzione ed informazione

Veterinario: spesso ci limitiamo a considerarlo un medico che somministra vaccini e trova la giusta terapia al nostro cane piuttosto che al gatto malato. In realtà, si tratta di una figura di riferimento importante che può aiutarci a capire come prenderci cura del nostro pet nel migliore dei modi. Un supporto che spazia dalla dieta più adatta alla prevenzione delle malattie più comuni di questa o quella razza, ai consigli sugli antiparassitari che fanno al caso nostro, ai suggerimenti sui rischi da cui stare in guardia nella nostra area geografica di residenza, o ancora alle precauzioni da prendere prima di un viaggio all’estero (farmaci da portarsi dietro, vaccinazioni, pericoli in aereo per i Bulldog).

Tromboembolia aortica nel gatto

La tromboembolia aortica, nota anche come trombo a sella, è una comune complicanza associata a tutti i tipi di malattie cardiache del gatto. La trombosi è la formazione di un coagulo di sangue. Un’embolia è quando il coagulo ostruisce l’interno di un vaso sanguigno. Si pensa che si i coaguli si formino in una camera della parte sinistra del cuore malato. Quando si liberano, i coaguli viaggiano nei vasi sanguigni finché non si bloccano.

La sede più comune per il blocco del coagulo si trova nella parte opposta dell’aorta, nella zona compresa tra le gambe posteriori. Viene così ad interrompersi l’afflusso di sangue ad entrambi gli arti  posteriori. Un coagulo può anche rimanere bloccato in in un’arteria che rifornisce le zampe anteriori, i reni e nell’intestino, o può ostruire un’arteria che porta sangue al cervello. Raramente la formazione di coaguli avviene nelle vene poiché il lato destro del cuore non è comunemente coinvolto.

Se un coagulo blocca l’arteria, il gatto non può più utilizzare le gambe posteriori e le trascina.
Il gatto di solito diventa dolorante e comincia a miagolare con tono lamentoso. Le zampe posteriori sono spesso fredde al tatto e i cuscinetti di colore blu, a causa della mancanza di flusso sanguigno.

La stragrande maggioranza dei gatti con trombo a sella ha anche una malattia cardiaca sottostante che può non essersi resa manifesta fino a quel momento. Purtroppo, lo stress e l’ansia dell’embolia possono generare un’insufficienza cardiaca congestizia.

Lupus eritematoso discoide nel cane

Il lupus eritematoso discoide nel cane viene considerato una forma benigna del lupus sistemico, una malattia autoimmune. Le malattie autoimmuni sono quelle in cui il sistema immunitario inizia ad attaccare i componenti normali del corpo producendo anticorpi contro se stesso. Il motivo esatto per cui si sviluppano malattie autoimmuni è sconosciuto, ma si ipotizza che la genetica giochi un ruolo importante.

Il lupus discoide è limitato alla pelle e può colpire sia le persone che i cani. Nei cani, sono il volto ed in particolare il naso le zone comunemente interessate, e l’esposizione diretta al sole sembra aggravare i sintomi clinici.
Alcune razze di cani sono a maggior rischio, tra cui Collie, pastori tedeschi, e Husky.
La malattia inizia con la perdita di pigmentazione, per esempio, un naso nero può acquistare un colore grigio, poi prosegue nella distruzione del tessuto e, in casi più avanzati, si formano ulcere e/o croste.

Questa malattia è benigna e gli animali sono sani. La perdita di pigmentazione, tuttavia, predispone gli animali colpiti ai danni del sole, e in rari casi può portare allo sviluppo di cancro della pelle (carcinoma a cellule squamose). La gravità della malattia è variabile. In alcuni animali la malattia è lieve e ha un andamento crescente e calante, mentre in altri la malattia è più aggressiva, con conseguente distruzione di una parte del naso. I casi gravi richiedono un trattamento che di solito dura tutta la vita.

Cistite acuta nel gatto

La cistite acuta è l’infiammazione della vescica urinaria. Nei gatti non è di solito di natura infettiva, e la più comune causa dei sintomi del basso tratto urinario è la cistite idiopatica felina (FIC), il che significa che non ha una causa nota.

Oltre alla FIC, ci sono altre cause scatenanti cistite acuta:

  • Cistite batterica. Questa forma è rara nei gatti giovani e fino alla mezza età. La maggior parte dei casi di cistite batterica sono “ascendenti”, il che significa che il batterio incriminato nasce dal tratto intestinale degli animali e “sale” dall’inizio della vescica al perineo (la cute intorno all’ano), procede fino all’uretra e, infine, giunge alla vescica.
  • Tumori della vescica, anche se non sono comuni nei gatti
  • Problemi del sistema nervoso che impediscono al gatto di svuotare completamente la vescica

Colite nel gatto

La colite è un’infiammazione del colon, o intestino crasso. Può essere acuta, con insorgenza improvvisa e di breve durata o cronica, ovvero nel caso in cui sia presente per almeno due o tre settimane o abbia una ricorrenza episodica.

Nei gatti, non vi è alcuna associazione con fattori variabili come l’età o il genere. Ci sono molte possibili cause responsabili dell’insorgenza di colite nel gatto. Queste includono:

  • Malattie infiammatorie specifiche del colon. Linfocitica-plasmatica, istiocitaria, granulomatosa, suppurativa ed eosinofila sono termini che descrivono la colite, sulla base del tipo predominante di cellule presenti nel colon infiammato.
  • Agenti infettivi, come batteri, virus, funghi o parassiti.
  • Intolleranza o allergia alimentare.
  • Abusi alimentari.
  • Cancro del colon.
  • Trauma, interno o esterno.
  • Intussuscezione, ovvero l’invaginazione intestinale: si tratta di uno scivolamento di un tratto dell’intestino dentro un altro tratto dello stesso intestino.
  • Gastroenterite emorragica, una malattia infiammatoria del tratto intestinale caratterizzata da emorragia.
  • Pancreatite (infiammazione del pancreas).
  • Colite associata ad antibiotici.

Il diabete nel gatto, fattori di rischio alimentazione e obesità

Di diabete mellito nei cani e nei gatti abbiamo già parlato abbondantemente in passato. Oggi ci occupiamo nello specifico dei gatti e dei fattori di rischio più rilevanti per i nostri amici a quattro zampe. Iniziamo con il dire che il diabete, purtroppo, è una malattia relativamente comune nei gatti.
Alcuni gatti sono più a rischio di altri? La risposta è sì. Alcuni studi hanno suggerito che la qualità dei prodotti alimentari influisce nel determinare il rischio di insorgenza della patologia. Ad esempio, gli alimenti che hanno un tasso più elevato di amido e carboidrati, il cibo secco per intenderci, possono portare ad un rischio di diabete maggiore rispetto a quello provocato da un consumo maggiore di proteine, componenti base del cibo umido.

D’altra parte, riguardo al cibo umido ed al cibo secco, ed a quale sia più indicato per il nostro micio, i pro ed i contro dell’uno e dell’altro tipo di dieta, abbiamo già parlato.
Uno studio effettuato di recente presso l’Università del Missouri suggerisce che, riguardo al rischio di diabete, non è determinante la qualità quanto piuttosto la quantità.

Come prevenire la malattie più “costose” del cane

Abbiamo già parlato nel post di ieri di come scongiurare il rischio di incidenti che richiedano il pronto intervento nei gatti e di come prevenire le malattie che, oltre a mettere in pericolo la salute del nostro amico a quattro zampe, sono particolarmente dispendiose per quanto riguarda i costi dei farmaci o le terapie di riabilitazione.

Oggi parliamo invece dei cani, di quali siano le patologie che più lo mettono in pericolo di vita e che rappresentano inoltre una spesa onerosa per le nostre finanze. E vedremo, ovviamente, cosa fare per evitarle e prevenirle.

Prevenire i parassiti negli animali

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Se parliamo di ascaridi, anchilostomi e tenie, probabilmente, non soltanto i veterinari capiranno che si tratta di parassiti che rischiano di rendere fastidiosa la vita quotidiana dei nostri amici a quattro zampe. I problemi di salute che possono provocare, infatti, a volte sono piuttosto seri, soprattutto se vengono trascurati o curati in ritardo. La prevenzione, come sempre, è l’arma migliore e, in questo senso, quindi, meglio rinforzare in anticipo il sistema immunitario del cane. Meglio ancora, è fare controllare da uno specialista due volte all’anno che il proprio pet non abbia ricevuto la “visita” di questi non graditi esseri viventi. I primi segni di infestazione sono i vermi nelle feci, la diarrea, il vomito o la letargia e, in questo caso, è meglio rivolgersi ad uno specialista.

La rabbia torna in Italia

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C’è grande preoccupazione tra i veterinari italiani per il ritorno di una malattia che si considerava debellata: la rabbia. Molti casi di rabbia si sono verificati soprattutto nelle regioni del Nord Est, dopo ben 15 anni che casi simili non si manifestavano. Per sensibilizzare i professionisti del settore e la popolazione su tale problematica è stata indetta una giornata studio intitolata Che rabbia, attualità e prospettive.

Lo studio è stato organizzato dalla Società italiana di medicina veterinaria preventiva (Simevep), con il patrocinio dell’assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna e della Facoltà di veterinaria dell’università di Bologna ed è in programma al Centro ricerche marine di Cesenatico per questo 12 marzo. La nuova rabbia si preannuncia come una malattia diversa dai ceppi precedentemente studiati, con tempi di diffusione sconosciuti e pericolosi.

Tale infezione per ora si è manifestata nelle volpi ma c’è il rischio concreto che la malattia si diffonda anche agli animali domestici e nell”uomo. Dalle prime avvisaglie in Friuli, la rabbia si è rapidamente propagata in Veneto ed in Trentino: è evidente come le vecchie misure per il contenimento della malattia siano venute meno o siano inefficaci. La prevenzione è certamente il primo strumento per contrastare la diffusione di una malattia che in passato ha mietuto parecchie vittime, animali e non.

Come risparmiare sul veterinario

risparmiare cure veterinarieProprio ieri abbiamo parlato di come la crisi economica abbia influito sull’incremento degli abbandoni di cani, il cui sostentamento è oneroso per chi non naviga in buone acque dal punto di vista finanziario. Ebbene, risparmiare si può. O almeno sulle cure veterinarie. Non tagliando le visite o lasciando senza cure il vostro cane, bensì applicando lo stesso criterio di risparmio che è valido per noi umani riguardo alla salute. In una parola, ricorrendo alla prevenzione.

Il dottor Louise Murray e il dottor Stephen Zawistowski dell’ASPCA’s Bergh Memorial Animal Hospital, hanno stilato una lista di consigli per aiutare i proprietari di animali domestici a risparmiare soldi sulle cure, tagliando le parcelle del veterinario. Dopo il salto, troverete queste chicche degli esperti per non spendere troppo dal veterinario.