Da alcuni anni si è diffusa la moda di allevare in casa, come animali domestici, pitoni, serpenti e iguane; purtroppo però, spesso, questi animali vengono accolti in casa senza la dovuta informazione, e quindi ai primi segnali di fastidio vengono abbandonati a se stessi, come è successo alcune settimane fa, quando nella pineta di Castelfusano di Ostia, Roma, sono stati ritrovati due crotali velenosi non autoctoni e quindi, probabilmente abbandonati da un proprietario pentito.
Se si decide di acquistare un rettile, come del resto qualsiasi animale, bisogna domandarsi se possiamo dedicargli il giusto tempo, e soprattutto, acquisire più informazioni possibili su come allevarlo.
La prima cosa di cui rendersi conto è che se un cucciolo di pitone è relativamente piccolo, ma da adulto diventerà di una lunghezza di 4-5 metri per un peso di 70 o 80 chilogrammi, e quindi è necessario offrirgli un rettilario delle giuste proporzione, come del resto il cibo: se ai serpenti piccoli bastano dei topini vivi, a un pitone adulto servono galline e conigli. E qui interviene anche il fattore etico: non a tutti i rettili accettano prede morte, alcuni come il pitone reale o i serpenti di cattura si cibano di prede vive.