Non hanno le zampe ma sono sempre piccoli animali domestici: i pesci rossi. Chi non ha mai desiderato che il papà gli comprasse quel piccolo pesciolino chiuso in un palla di plastica, alla fiera? Ecco, adesso che sono adulta capisco le condizioni in cui sopravviveva il pesce e non mi meraviglio affatto se non ha vissuto a lungo una volta portato a casa! Per questo ecco alcune piccole nozioni e alcuni suggerimenti da tener presente per conoscere e curare i pesciolini nel giusto modo.
Il pesce rosso, Carassius auratus auratus, appartiene alla famiglia dei Cyprinidae è originario dell’Asia Orientale. Vive abitualmente in fiumi e laghi ed è una versione domestica della Carpa grigioverde. Ne esistono diverse varietà, alcune delle quali perdono la colorazione rosso-arancione, brillante, che di solito caratterizza i pesciolini. Queste specie, che hanno configurazioni di pinne e occhi così particolari e diverse, e che hanno colori che vanno dal nero, al blu, al marrone non sono più semplici pesci rossi da vaschetta, ma viste le dimensioni e i bisogni sono pesci che comunemente vengono tenuti in acquario. Inoltre sono molto meno resistenti del pesce rosso comune e quindi più delicati e difficili da curare.
In condizioni ottimali il Carassio Rosso può arrivare a pesare 3 chilogrammi e diventare lungo anche 60 centimetri, ma si parla di allevamenti all’aperto o di vasche estremamente grandi… non preoccupatevi, non farà esplodere la sua vaschetta casalinga!