Regione Lazio, gli animali d’affezione entrano negli ospedali

Rivoluzione in vista nella regione Lazio con le nuove linee di indirizzo che sono state stabilite in seguito all’approvazione del nuovo servizio “4 Zampe con te” che consente di portare negli ospedali agli animali d’affezione, vale a dire cani, gatti e conigli, che potranno accedere all’interno delle strutture sanitarie pubbliche, ma anche quelle private accreditate presso la regione Lazio. 

Ma si procederò per gradi: il primo ospedale dove il servizio verrà attivato è il nuovo Ospedale dei Castelli che aprirà entro la fine dell’anno ad Ariccia, in provincia di Roma. 

Umbria, consentito l’accesso degli animali d’affezione negli ospedali

Umbria, pet therapy negata detenuto

Rivoluzione in vista in Umbria: la regione infatti consentirà l’ingresso degli animali d’affezione all’interno degli ospedali per poter umanizzare il periodo di cura delle persone ricoverate. 

Umbria, pet therapy negata detenuto

Ovviamente l’ingresso degli animali, così importante per l’umore e il recupero dei pazienti, verrà consentito rispettando le regole delle strutture. La conferma arriva dall’assessore regionale alla Salute, Luca Barberini che va ad anticipare tutti i contenuti di un’iniziativa della Regione.

Piemonte, accesso negli ospedali per gli animali domestici

animali domestici, ospedale

Ben presto gli animali domestici potrebbero avere accesso negli ospedali del Piemonte: lo prevede il regolamento che sarà presto discusso  in IV Commissione come anticipato dall’assessore alla Sanità Antonio Saitta.animali domestici, ospedale

 

Obiettivo del regolamento, è di consentire finalmente agli animali d’affezione di poter seguire il proprietario all’interno delle ospedaliere pubbliche e private della Regione vista la loro importanza per la salute psicofisica dei pazienti.

Cani guida non ammessi in 72 ospedali su 102, la denuncia dell’AIDAA

Dopo l’episodio della signora, rimasta sola a Varese a mezzanotte per via dell’indisponibilità di taxi disposti a trasportare anche i cani, un altro dato ben poco meritevole per un Paese che voglia evolversi in un’ottica pet friendly, e in questo caso anche sociale, riguarda l’ingresso dei cani guida negli ospedali. Pare infatti che in Italia settantadue strutture ospedaliere su centodue, tra quelle esaminate, non li facciano entrare.

E’ la denuncia dell’AIDDA, Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, che lamenta la non ammissione dei cani al seguito dei ciechi nei reparti di degenza.
Lo scorso anno erano 86 su 102, ma il miglioramento, come ben evidente, non è stato incisivo e resta comunque un fatto a dir poco vergognoso.