Pare che il Bloodhound discenda direttamente dal cane di Sant’Umberto (656-727 d.C.). Patrono dei cani e dell’arte venatoria, Sant’Umberto, prima di diventare santo, era un abile cacciatore, che impegnava i suoi cani nell caccia al cervo. Una volta convertito al cristianesimo, dopo una visione, smse di cacciare, o almeno così narra la leggenda, per dedicarsi a fini più spirituali. Sembra quindi che l’attuale Bloodhound sia il frutto di una selezione operata dai monaci dell’abbazia di Sant’Umberto, che si trovava a Mouzon, nella regione delle Ardenne. Questi monaci ogni anno inviavano al re di Francia sei cani, e il re a sua volta li distribuiva ai nobili. La razza si diffuse in questo modo, dai Pirenei fino alla Gran Bretagna.
Nelle Ardenne, il giorno della festa di Sant’Umberto, il 3 novembre, i cacciatori avevano l’usanza di partecipare alla Messa dei Cani. Il capocacciatore arrivava in chiesa con la sua muta e il Bloodhound più vecchio veniva benedetto con l’acqua santa. Questa messa fu istituita nel Medioevo e la pratica è stata osservata fino alla fine della seconda guerra mondiale, poi, improvvisamente, la Messa dei Cani non è più stata celebrata.