Gatti e bambini: amici speciali

Gatto

Quasi tutte le famiglie, ormai, allevano un cane e un gatto, soprattutto se hanno dei bambini che, in questo modo, possono contare non solo sui fratelli ma anche su degli amici a quattro zampe con cui instaurare un rapporto speciale. A prima vista, non sempre sembra che i piccoli e i mici siano ben assortiti in quanto a carattere, perchè di solito i primi sono grintosi e iperattivi, mentre i secondi amano la tranquillità e vivono il quotidiano con pacatezza. Eppure spesso non possono fare a meno l’uno dell’altro: come dire, gli opposti si attraggono.

E’ chiaro che deve essere anche la famiglia a spiegare al proprio figlio come coccolare un gattino senza infastidirlo, per evitare che, suo malgrado, possa avere una brutta reazione. Se in casa nasce un nuovo bebè questi teneri animali da compagnia non costituiranno alcun pericolo, a patto di riuscire a integrarli nella nuova situazione e non farli sentire esclusi vietando l’accesso dove prima potevano andare tranquillamente. La culla, possibilmente, verrà scambiata per un giaciglio comodo, ma non sarà impossibile imporre con dolcezza regole che possano maturare con un minimo di tempo ed essere comprese.

Alitosi nei cani: ecco un nuovo rimedio

L’odore sgradevole che riesce ad emanare dalla bocca un cane che soffre di alitosi è perfino più terribile di quello di un essere umano. Un problema che, ovviamente, va combattuto nel modo più efficace possibile, per l’animale stesso, ma anche per tutti coloro che entrano in contatto con lui durante il corso della giornata.

Non è diverso per i gatti e, quindi, per gli amici a quattro zampe è necessario in questo caso un immediato controllo dal veterinario, perchè tale disagio potrebbe nascondere dei problemi ben più seri. In molti casi, infatti, si tratta del primo segno di malattia paradontale come gengiviti o paradontiti e l’alitosi è causata da microorganismi che invadono la placca dentale.

Gatti selvatici: comportamento

I ganti randagi o selvatici che sono nati quasi sempre all’aperto e sono abituati anche a condizioni atmosferiche e di vita piuttosto estreme, possono avere delle grosse difficoltà ad interagire tranquillamente con gli uomini. Questo almeno se non vengono addomesticati, o se non imparano ad avere fiducia nei confronti di esseri viventi di un’altra specie.

Lo stesso, però, può essere valido per i mici abbandonati da piccoli o che si sono persi senza ritrovare la strada e, piano piano, hanno ripreso abitudini del tutto differenti dagli esemplari coccolati fra le quattro pareti domestiche.

Il gatto e la sua personalità

Il gatto è un animale particolare quanto unico: sensibile ma indipendente, affettuoso ma forte e in grado di trasmettere tanto amore agli esseri umani. La sua personalità ben definita nella maggior parte dei casi, non ha fatto ritenere opportuno valutarne i cambiamenti in base alla possibile presenza di malattie. Questo fino al 1995, quando studi evidenziarono una stretta relazione tra emozioni del micio e possibilità di ammalarsi.

E’ chiaro, in questo senso, che un amico a quattro zampe più introverso sarà meno capace di gestire le emozioni e avrà bisogno, di fronte a traumi e stress di sentire la vicinanza del padrone. La vitalità e la forza per affrontare le situazioni, del resto, attivano le reazioni del corpo anche negli uomini, ma per gli animali che hanno difficoltà a comunicarci i loro disagi tutto diventa più complesso.

I gatti odiano Justin Bieber?

Il titolo, ovviamente, ha un tono ironico però è vero che gli animali spesso mostrano reazioni particolari di fronte a situazioni per noi considerate comuni, scatenando una incontenibile ilarità da parte di chi si trova vicino alla scena. Negli ultimi mesi, hanno iniziato a girare su youtube almeno tre video diversi con altrettanti felini che soffiano, graffiano, rizzano il pelo e scappano non appena notano l’idolo delle ragazzine, Justin Bieber. Chissà se si tratta di esemplari maschi, c’è da dire. Un fatto curioso, certamente esasperato dai padroni che girano la scena ma che si ripropone puntualmente facendo sorridere sempre.

Lav: condannato per aver abbandonato i gatti della sorella defunta

Quando muore un parente prossimo il dolore è lancinante, ma non deve essere tale da far dimenticare eventuali amici a quattro zampe tenuti in casa durante la propria esistenza. Un uomo che aveva perso da poco la sorella, infatti, non si è preso cura dei suoi gattini ed è stato condannato. Il Tribunale di Roma, quindi, ha riconosciuto colpevole del reato di abbandono di animali, ai sensi dell’art. 727 del Codice Penale, F.B., che ha quindi peccato di tale grave leggerezza dopo il decesso del familiare.

A Venezia, migliaia di gatti lasciati in strada

Si parla del Belgio e della possibilità di sterilizzare in massa i troppi gatti presenti, si continua con la Gran Bretagna dove, quotidianamente, vengono abbandonati almeno 21 mici e si finisce con il Belpaese, che anche nel settore dei pets, vanta sempre dei tristi primati. Questa volta nell’occhio del ciclone è Venezia, la città lagunare più amata al mondo e, insieme a lei, la situazione non è delle migliori neppure a Mestre e nelle aree limitrofe. Da queste parti, infatti, vengono abbandonati in continuazione talmente tanti felini, che ormai è impossibile persino fare un calcolo. I randagi, iniziano a vagare e quando non finiscono sotto un’auto o vengono maltrattati e barbaramente uccisi, si ammalano e cominciano ad infettarsi a vicenda, fino a rischiare di coinvolgere pure gli esseri umani. A cercare di intervenire per portare la situazione alla normalità, sono la Dingo e l’ENPA, L’Ente Nazionale Protezione Animali, le due più grandi associazioni che aiutano le creature meno fortunate. Entrambe, ultimamente, continuano a chiedere aiuto al sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni e all’assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin.

Gb, abbandonati almeno 21 gatti al giorno

E’ di pochi giorni fa la notizia che in Belgio la presenza di troppi gatti, sta portando il governo a pensare di sterilizzarli in massa, nonostante le associazioni animaliste del luogo non si mostrino molto d’accordo. Se messi a confronto con gli abitanti del Paese, infatti, i felini sono davvero troppi e bisogna intervenire al più presto, per tentare di riportare la situazione alla normalità. Ma “l’allarme” animali in eccesso è solo uno dei tanti problemi in primo piano in questa estate ormai agli sgoccioli. La Royal society for the Prevention of Cruelty to Animal, la Rspca, infatti, ha denunciato il fatto che dall’inizio dello scorso anno in Gran Bretagna, la situazione non sarebbe migliore.