Ancora terribili notizie dalla Cina: un’uccisione di massa di cani da compagnia è stata fatta presso Zhiyan, villaggio turistico nella provincia di Zhejiang, nord della Cina. Le autorità del villaggio sostengono di aver organizzato la ‘caccia al cane’ per motivi ‘igienici’; per mantenere il villaggio pulito e sicuro per i visitatori.
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Massacro cani randagi Ucraina, la lettera di Zanoni alle autorità di Kiev
Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e vice presidente dell’Intergruppo Benessere degli Animali al parlamento europeo, ha inviato una lettera alle autorità di Kiev, firmata da 22 Eurodeputati appartenenti a 11 stati membri, per chiedere l’immediato stop delle uccisioni di cani e gatti randagi in vista dei campionati di calcio 2012.
Massacro cani randagi Ucraina, l’intervento dell’ambasciatore italiano
Sono mesi che Andrea Cisternino, il fotografo italiano che lavora a Kiev, denuncia il massacro dei cani randagi messo in atto dal governo ucraino per “ripulire” le strade in vista dei prossimi campionati europei di calcio. Finalmente, anche l’Italia fa sentire la sua voce contro una barbarie crudele e senza senso.
Continua il massacro dei cani randagi in Ucraina
In Ucraina continua il massacro dei cani. La testimonianza, ancora una volta, è quella di Andrea Cisternino, il fotografo italiano che vive e lavora a Kiev. Adesso, però, è cambiata la modalità per sbarazzarsi dei randagi e “ripulire le strade” in vista dei campionati europei di calcio. Non più veleno, ma direttamente colpi di arma da fuoco in testa.
In Ucraina continua il massacro dei cani per i mondiali di calcio
In Ucraina continua il massacro dei cani randagi per i mondiali di Calcio, con tanto di forni crematori per “ripulire” le strade. Dallo scorso novembre, infatti, nonostante le belle parole spese dal Governo, la mattanza degli animali prosegue inarrestabile. I cani vengono puntualmente avvelenati, e persino con un certo preavviso.
Funerale simbolico per i 100 husky canadesi
“Fortunatamente” la vicenda dei 100 husky trucidati da un’azienda canadese che non aveva più bisogno dei loro servizi non è finita nel dimenticatoio, è stato organizzato un funerale simbolico per ricordare le vittime quadrupedi finite nelle mani di persone senza scrupoli.
Cosa si cela dietro il massacro dei 100 cani da slitta in Canada?
La vicenda di cui vi avevamo parlato nell’articolo “I 100 husky disoccupati che rischiano di essere soppressi” ha suscitato l’interesse dei media, l’unica certezza è l’identità di chi ha ucciso, o tentato, i poveri cani che, per chi ancora non ne fosse a conoscenza di questo spaccato di cronaca, i cani sono stati uccisi barbaramente perché non servivano più per trainare delle slitte per turisti.
Salviamo i gatti neri dal massacro, diciamo no alla superstizione
Salvare i gatti neri dalla superstizione. Smettere di pensare che portino sfortuna se ci attraversano la strada. Sciocchezze. Anche se in molti pensano non ci sia niente di male a fare gli scongiuri quando se ne incontra uno, non è così: tutt’altro, anche questi semplici gesti scaramantici non fanno altro che alimentare questa assurda credenza popolare. Il risultato? E’ il massacro di centinaia di gatti neri ogni anno. E chiunque prenda provvedimenti nell’incontrare un gatto nero si macchia di questo crimine, anche se non è l’esecutore materiale della mattanza.
Pensate che sono ben 15 milioni gli italiani che credono il gatto nero porti sfortuna. Questo stando alle cifre diffuse dal centro studi AIDAA, l’Associazione Italiana per la Difesa di Animali e Ambiente. Quindici milioni di italiani creduloni e poco intelligenti.