Richiesta di consulto veterinario
Buongiorno, vorrei sottoporre alla vostra attenzione un problema inerente alla salute della mia gattina ragdoll di 4 mesi, vengo al dunque : la gattina è con me da un mese; inizialmente riguardo all’ alimentazione non aveva mai avuto problemi , buon appetito per umido e crocchette , mi è stato consigliato però di far provare altri gusti e altre marche alla piccola cosicché potesse abituarsi un po a tutto; naturalmente parliamo sempre di marchi di fascia alta per farla breve la micina. Ora non mangia praticamente nulla a parte qualche crocchetta e acqua , la veterinaria l’ha visitata e ha riscontrato la pancia gonfia e dura mi ha consigliato il Florentero per quindici giorni lo sta prendendo da 4 ma la situazione non è cambiata, è abbastanza vispa, dorme un po di più e gioca in po meno e, fatto alquanto strano mangia piu volentieri da terra piuttosto che dalla ciotola ed ogni volta intorno a questa scava come se fosse nella lettiera , cosa devo fare ? Sono molto preoccupata. Grazie mille
mancanza di appetito
Cosa fare se il gatto non mangia più?
Cosa fare il gatto non vuole più mangiare? Se all’improvviso diventa inappetente? Di sicuro qualcosa lo sta turbando e bisogna individuare la causa di questa condizione onde evitare che la situazione peggiori e metta a repentaglio la salute del micio. Troppo spesso infatti parliamo di quanto sia importante tenere sotto controllo il peso degli animali domestici, onde evitare l’obesità, ma dimentichiamo a volte che un’eccessiva magrezza, un calo ponderale rapido ed ingiustificato, può essere altrettanto pericoloso, soprattutto per i mici.
Gatti a tavola, questione di… gusto!
I gatti sono commensali molto esigenti. Abbiamo già parlato dei motivi che portano il cane ad essere schizzinoso davanti alla ciotola, ora vediamo cosa fare quando capita ai nostri amici gatti. Un gatto può apprezzare un cibo per molti anni, per poi ritrovarsi, un giorno, di punto in bianco, a storcere il muso.
Come per il cane, bisogna innanzitutto escludere che non ci sia alcuna ragione medica che giustifichi un simile comportamento e quindi uno o più tra questi sintomi: perdita di peso, vomito, diarrea, associati alla mancanza di appetito. In tal caso è opportuno ricorrere al veterinario. Risolvendo la malattia o la causa scatenante anche l’appetito tornerà regolare.
Se invece il motivo è da ricercarsi nella testolina permalosa dei nostri mici, provate a verificare che il cibo soddisfi uno o più dei seguenti requisiti e per esclusione capirete qual è il problema specifico che allontana il vostro amico a quattro zampe dalla ciotola.
La parola d’ordine da ricordare è appetibilità, usata per descrivere il sapore, l’aroma e la consistenza di un alimento. Il gusto e l’olfatto sono molto importanti per un gatto, così come lo sono la forma e la consistenza, spesso sottovalutati.
In prossimità di un alimento, la prima cosa che fa un gatto è odorarlo. Se passa il test farà un tentativo per assaggiarlo. A quel punto saranno la forma e la consistenza a determinare se il gatto continuerà a mangiare il cibo. Il modo in cui si scioglie in bocca, la dimensione ed il contenuto di umidità sono tutte proprietà da prendere in considerazione.
Gli studi dimostrano che i gatti preferiscono variare spesso, sia nella forma che nel gusto.
L’umidità, il contenuto di grassi, gli additivi a base di carne, le proteine e l’acidità sono tutte cose che determinano l’appetibilità. Le aziende alimentari per animali prendono in considerazione tutti questi fattori nel formulare alimenti per gatti.