Protezione degli animali: via libera del Senato alle modifiche della Convenzione Europea di Strasburgo

Il Senato ha dato il via libera al Ddl del Governo che ratifica di fatto la Convenzione Europea di Strasburgo per la protezione degli animali: in particolare oggetto di attenzioni è la modifica della parte del testo relativa alla pena per chi sottopone un animale a mutilazioni fisiche ed il traffico illecito di cuccioli dai Paesi dell’Est. Il sottosegretario alla salute Francesca Martini esprime soddisfazione per la modifica ed auspica un iter rapido verso la ratifica definitiva (Fonte Il tempo).

Considero fondamentale che finalmente anche il Senato abbia dato il via libera ad un testo che senza dubbio rappresenta un passo in avanti di civiltà. Nel sottolineare che ritengo vada accelerato l’iter completo di approvazione del provvedimento, con l’ulteriore passaggio alla Camera dopo le modifiche del Senato, mi preme evidenziare come la parte riguardante l’introduzione illegale di cuccioli dai Paesi dell’Est, battaglia condivisa con il ministro degli Esteri Franco Frattini, abbia ricevuto pieno consenso da entrambi i rami del Parlamento. E’ necessario promuovere un cambiamento culturale che veda la relazione uomo-animale come indice di civiltà.

Maltrattamenti e abbandoni, come curare le ferite psicologiche di un cane

cane triste fotoMolti cani sono vittime di abusi. Che si tratti di maltrattamenti fisici piuttosto che di abbandono o di vere e proprie torture, spesso il fedele amico dell’uomo viene tradito dal suo proprietario o da estranei senza scrupolo e si ritrova ferito, dentro e fuori.
Curare una frattura, paradossalmente, è molto più semplice che risarcire i danni psicologici dell’animale. Se il trauma si è verificato in una fase delicata, come la crescita, i cani potrebbero sviluppare paure e ansie per tutta la durata della loro vita e avere problemi di comportamento, come l’aggressività, cui i cani picchiati da piccoli sembrano essere molto più propensi.

I cani abbandonati da adulti soffrono maggiormente della separazione brusca e senza cuore dal loro padrone. I cani piccoli sembrano rendersene meno conto. Ho adottato di recente un cagnolino abbandonato vicino ad un cassonetto, ancora molto piccolo, e non sembra aver sviluppato molti traumi, si è ripreso velocemente dalla denutrizione e ha un carattere socievole e giocoso, per niente aggressivo. Purtroppo, non i tutti i casi va così.

Aidaa: ecco la mappa dei maltrattementi sui cani

Cane triste

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L’Aidaa, l’Associazione italiana a difesa animali e ambiente, ha realizzato la mappa dei maltrattamenti sui cani, ricavata grazie a 2.500 sms con le segnalazioni di presunti maltrattamenti sugli animali domestici.

Di questi messaggi, oltre il 70% riguardava casi di cani tenuti sui balconi o alla catena, il 15% di cani tenuti in spazi non idonei o costretti ad una vita disagiata, e il restante 15% erano veri e propri casi di maltrattamento che potevano rientrare nelle specifiche dell’articolo 544 del codice penale, e che quindi sono stati subito presentati all’attenzione delle autorità giudiziarie. Le denunce per maltrattamenti inviate alle diverse procure italiane sono circa 700, di cui 5 sono ai danni di gatti e una nei confronti di un cavallo ferito.

Montemarciano, maltrattamenti su un pastore maremmano

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Ancora una triste storia di maltrattamenti sugli animali: questa volta siamo a Montemarciano in provincia di Ancona. Le guardie zoofile dei Nuclei di Vigilanza hanno infatti scoperto che un pensionato deteneva il suo cane di razza pastore maremmano in condizioni critiche. Il povero animale era infatti detenuto all’interno di una capannina buia, grande solamente 1,5 metri per 4 metri. Una condizione non compatibile certamente nè con la stazza del cane, nè con le sue esigenze di vita.

In uno spazio così angusto infatti il povero animale non poteva muoversi, nè giocare, nè accucciarsi comodamente: inoltre l’animale era confinato nella capanna senza mai uscire, costretto a vivere tra i propri escrementi e, elemento ancora più angosciante, era costretto a nutrirsi degli animali morti nell’allevamento del proprietario. Il padrone del maremmano è stato immediatamente denunciato per maltrattamento di animale ed il povero cane, sequestrato, è stato condotto in una struttura in attesa della conclusione delle indagini.

Analoga sorte è toccata anche ad alcuni cani di Monsano, sempre nelle Marche, dove un uomo costringeva sette cani, tra cui tre cuccioli di poco più di un mese, a vivere in mezzo al fango, senza adeguati ricoveri e con l’acqua da bere putrida. Anche in questo caso sono scattate le manette ed una denuncia per maltrattamenti.

LAV, Lega Anti Vivisezione

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La LAV, Lega Anti Vivisezione, nasce nel 1977 con lo scopo di proteggere e affermare i diritti degli animali, abolire la vivisezione e difendere la biodiversità e l’ambiente, inoltre combattere la zoo mafia. La LAV si batte contro ogni forma di sfruttamento e violenza sugli animali, sull’ambiente, per il rispetto di ogni ecosistema, e in più  per il rispetto per il diritto alla vita che ogni essere vivente su questa terra merita (e che in più questa vita sia dignitosa e giusta e non ricca di dolore, di soprusi, maltrattamenti e sfruttamenti).

La LAV è la maggiore associazione antivivisezionista e animalista in Italia e una delle più importanti in Europa.

Ci sono sedi operative in ogni regione italiana, a cui è possibile rivolgersi per avere tutte le informazioni che si desidera avere, per conoscere l’operato e le azioni in corso.

Il cane che non poteva prendere l’ascensore!

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Ebbene si, questa storia un po’ surreale è invece una storia vera, che risale a circa un mesetto fa ed è “ambientata” in un condomio milanese. Tobia, un mastino napoletano, riceve il divieto di utilizzare l’ascensore! Il cucciolotto di 15 mesi pesa già ben 87 chilogrammi e gli amministratori del condominio sono seriamente preoccupati per la sua crescita esponenziale e per gli effetti che il peso del cane, sommato a quello dei padroni, potrebbe avere sull’ascensore, a lungo andare. I padroni si infuriano, chiaramente. Loro abitano al quinto piano e Tobia non riesce proprio a fare ben 5 piani di scale a piedi, adesso che è cucciolo, figuriamoci in futuro poi!

Insomma, la famiglia del mastino si rivolge all’Aidaa, l’associazione che difende i diritti degli animali e dell’ambiente. Fortunatamente va tutto a favore di Tobia.

Il cercapadrone: un sito internet per adozioni di cani e gatti

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Esiste un sito internet, nato come iniziativa di volontariato, che serve a tutti coloro siano in cerca di cuccioli, cani o gatti da adottare, per mettere in contatto persone in tutta Italia che amano gli animali e non possono sopportare l’abbandono o i maltrattamenti, così come il randagismo e tutte le situazioni di disagio in cui si trovano gli animali che vivono in strada o che restano per troppo tempo nei canili e nelle strutture che ospitano i trovatelli abbandonati o scappati da situazioni estreme e senza amore.

Ilcercapadrone.it si occupa di questo. Nella home page potete trovare i casi più urgenti, quelli dei canili in difficoltà, le adozioni che vanno fatte in tempi brevi, anche per i cani a rischio di soppressione ad esempio. Accedendo al sito trovate invece la presentazione del gruppo che ha creato questa specie di grande motore di ricerca, e che ha anche un’Associazione Onlus che si occupa di questo.

Vestitini e gioielli? Di cosa hanno davvero bisogno i nostri cuccioli?

cappottiniPer affrontare questo argomento devo tralasciare un po’ le mie opinioni personali, visto che trovo questo mondo dello shopping, anche di lusso, per animali, decisamente folle e  a volte un tantino fuori luogo, ma ne sono comunque in parte affascinata. Credo che comprare un guinzaglio simpatico e colorato, un cappottino ispirato alle ultime mode dell’autunno, una lettiera comoda e pratica, ma anche divertente (mettiamo che sia a forma di casetta o di garage!), una gabbietta per canarini o per criceti multiaccessoriata, una vaschetta per le tartarughe con motivi particolari, siano accortezze, atteggiamenti estrosi, pazzie a volte, da attribuire a noi esseri umani, padroni dei nostri piccoli animali, che decidiamo che qualcosa di fantasioso o un po’ eclettico rappresenti noi stessi, ma anche il nostro piccolo compagno. Quando parliamo di gioielli, pellicce, occhiali da sole, capi d’abbligliamento veri e propri si va oltre ogni possibile immaginazione, e giustificazione, e in alcuni casi secondo me si sfiora il maltrattamento!

Il tempo e la memoria secondo i nostri piccoli amici

mouse in a glassUna ricerca canadese effettuata nell’Università del Western Ontario da William Roberts, pare abbia stabilito che solo l’uomo ha la percezione dello scorrere del tempo, del passare delle ore, dei mesi e degli anni. Insomma, sembra che questa ricerca abbia dato una risposta alla domanda che molti si sono sempre posti, ovvero cosa ricordano gli animali e perchè ci sembra che loro ricordino perfettamente tutto quando gli studiosi hanno sempre affermato i limiti del loro cervello e della loro percezione.

Roberts ha effettuato i suoi studi con degli esperiementi sui roditori, lasciandoli liberi in un labirinto e ponendo davanti al loro cammino formaggio, cibo sgradevole, trappole. E’ arrivato alla conclusione che la loro memoria, come quella degli altri animali, non si rifaceva al tempo, ma solo alle esperienze acquisite. In pratica gli animali non sono in grado di ricordare quanto tempo prima ci sia stato un tale evento, ma tramite associazioni imparano dal loro vissuto e così non ripetono gli errori e cercano di ripetere invece le esperienze piacevoli. Questo tipo di memoria è stata definita episodica.

L’indissolubile intesa tra bambini e cani

cani bimbiTra tutti gli animali domestici il cane è stato quello che fin dai primi contatti con gli umani si è adattato meglio alla vita in comune, in modo attivo e partecipativo, a differenza degli animali da fattoria, come il cavallo, ad esempio, che vive in modo più indipendente e meno bisognoso di continua compagnia, o del gatto, che tutti sappiamo essere assolutamente autonomo e anche passivo nella vita casalinga. I cani non sono stati addomesticati, rinchiusi in recinti (vedi le mucche, le galline, i maiali, e qui potrebbe aprirsi una lunghissima parentesi sulla crudeltà di alcuni esseri umani), ma si è sviluppata un’intesa con l’uomo che li ha portati a dividere la casa, il cibo e quindi a stabilire una sorta di affetto reciproco. Il cane riconosce il suo padrone, lo segue, ne ha bisogno, vive una sua dimensione gerarchica e soffre se colui che aveva riconosciuto come capo branco viene a mancare.

Nelle famiglia il capo è solitamente una figura adulta, un genitore, o comunque sia un adolescente. I bambini vivono con i cani un’intesa silenziosa e quasi ancestrale, dettata innanzi tutto dal fatto che i cani conservano sempre un aspetto puerile, che permette questo tacito accordo che si divide tra gioco e affetto e che a volte stupisce noi adulti quando vediamo dei bambini piccoli non aver paura e giocare gioiosamente con dei cani di grossa taglia, come se fossero davvero due cuccioli.

Maltrattamento sugli animali: cosa prevede la normativa

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Nel nostro Paese sono migliaia, ogni anno, i casi di maltrattamento e torture ai danni degli animali. Fino a pochi anni fa i responsabili di questi atti non erano perseguibili per legge e l’abbandono sembrava destinato a rimanere un atto impunito. La legge n. 189 del 20 luglio 2004, che si riferisce nello specifico al fenomeno del maltrattamento ed abbandono degli animali, ha sancito finalmente pene severe per tutti coloro che pongono in essere comportamenti illeciti, violenti, afflittivi nei confronti dei nostri amici a quattro zampe.

I principali cambiamenti rispetto alla precedente  disciplina riguardano l’inserimento di un titolo di reato autonomo, intitolato dei delitti contro il sentimento degli animali e l’elevazioni di sanzioni di un certo rilievo: le sevizie contro gli animali adesso sono un vero e proprio reato. Analizziamo ora le singole fattispecie di reato.

L’abbandono di animali è punito con arresto fino ad un anno e multa fino a 10mila euro, il maltrattamento, in particolare sevizie, lesioni, lavoro insopportabile, ogni altra crudeltà,  è punito con la reclusione da 3 a 18 mesi, tali pene vengono raddoppiate se deriva la morte dell’animale stesso.