Potrebbe essere molto più impegnativo che gestire la nascita di un fratellino o di una sorellina. L’arrivo di un nuovo animale in casa potrebbe tramutarsi nel vostro peggiore incubo, scatenare tensioni se non ostilità permanenti. Finora Rufus, il vostro fedele compagno, è stato il re incontrastato della magione. Ma ecco che tutto cambia perché avete deciso di accogliere un nuovo amico a quattro zampe, o anche più di uno, tra le mura domestica, o un suo simile, o un rappresentante di un’altra specie. Per avviare una convivenza pacifica e possibilmente anche lieta tra animali domestici, vi spieghiamo cosa fare in sette mosse con l’aiuto di esperti del comportamento animale, Daniel Estep e Suzanne Hetts.
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Aidaa: è nato il consulente di condominio per gli animali
Nuova iniziativa dell’Aidaa, l’Associazione italiana difesa animali e ambiente, che questa volta ha creato un servizio di consulenza legale per gli animali che vivono in condominio, del quale se ne occuperà il consulente in condominio per gli animali, una nuova figura legale che va ad affiancarsi a quella dell’avvocato e del tribunale degli animali.
Il consulente condominiale è un legale che si occuperà esclusivamente di controversie condominiali che hanno come protagonisti gli animali, e parteciperà alle assemblee condominiali in cui sono previste discussioni sul tema animali, oppure per questioni relative alla presenza di colonie feline in condominio. L’idea del con consulente condominiale nasce in quanto si registrano sempre più liti tra condomini per questioni che hanno come protagonisti gli animali.
Animali domestici in condominio, una lite ogni dodici minuti
La convivenza tra animali domestici e condomini è difficile, resa ancora più ardua dalla mancanza di regole comuni valide su tutto il territorio nazionale. In realtà ogni condominio, ogni proprietario di immobile da cedere in affitto decide come regolarsi a proposito della detenzione di cani e gatti, delle condizioni che rendono possibile la presenza dell’animale negli spazi comuni, e così via.
Le parole d’ordine dovrebbero essere rispetto e tolleranza, sia da parte del possessore dell’animale che deve educarlo a non infastidire i vicini di appartamento, sia da parte dei condomini tutti, che non devono certo pretendere che il cane del vicino non abbai mai o che il gatto non miagoli. Quasi mai tuttavia tolleranza e rispetto hanno la meglio, visto che si finisce sempre più spesso a litigare animatamente e addirittura in tribunale. Lo sportello dell’Aidaa raccoglie migliaia di richieste di consulenza legale ogni anno e ha stimato che nei condomini c’è in media una lite ogni 12 minuti scatenata da contenziosi sulla presenza e il comportamento degli animali domestici.