I gatti come tutti gli esseri viventi possono essere sordi e questo fa pensare che la loro vita sia più difficile. In questo video però potrete vedere che anche i felini riescono a comunicare con la loro padrona, anch’essa sorda, attraverso la lingua dei segni.
linguaggio gatto
Se il gatto arcua la schiena, addrizza il pelo e soffia
Il gatto arcua la schiena ed addrizza il pelo? E’ una delle modalità che il micio ha per comunicare un suo spavento: si mette cioè sulla difensiva con questa posizione del corpo, alla quale abbina anche orecchie abbassate all’indietro, coda dritta, naso arricciato e bocca spalancata con denti digrignati. Non di rado il micio soffia anche a chi si avvicina.
Capire il comportamento e linguaggio del gatto in 10 mosse (foto)
Volete un gatto felice e sereno? Niente di più comune e semplice da realizzare, a patto di sforzarsi un minimo per conoscere e comprendere meglio il suo linguaggio e comportamento. E’ per questo che gli esperti dell’Associazione Aidaa (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) hanno deciso di mettere a punto un vero e proprio decalogo al riguardo, dal titolo “Conoscere (e far felice) il gatto in 10 mosse”. Eccolo:
Parlare con cani e gatti grazie ad un traduttore
E se in un futuro non molto lontano potessimo intavolare un discorso vero e proprio con il nostro cane o gatto grazie ad un traduttore di miagolii e latrati? Sembra il famoso “se” che avvia la finzione di una trama letteraria, ma si tratta della realtà o quasi… l’apparecchio per il momento non esiste ancora, ma c’è chi ci sta lavorando appassionatamente: il professor Slobodchikoff della Northern Arizona University.
Perché il gatto “fa la pasta” sulla pancia
I gatti comunicano in maniera diversa rispetto ai cani e soprattutto chi si trova alle prime armi non sempre riesce a interpretare il loro comportamento. Una delle espressioni feline più tipiche è quella di “fare la pasta”. Chi ha un micio per amico avrà certamente notato come spesso, soprattutto dopo un po’ che si sta seduti in poltrona, vi sale in grembo e inizia a compiere dei movimenti con le zampe anteriori che ricordano, appunto, il nostro impastare.
Gatti parlanti, quando al micio non manca la parola
Gatti che parlano tra loro, con noi, da soli, con la preda. Allucinazioni sonore? Spesso a noi proprietari gattofili viene rimproverato, un po’ come a tutti quelli che possiedono un animale domestico, di attribuire caretteristiche umane agli animali e chi non possiede pets, diciamolo, ci dà del matto quando ci osserva intavolare un serrato botta e risposta con i nostri amici a quattro zampe. Diciamo pure che ai gatti non manca affatto la parola, nel senso che riescono a comunicare le loro esigenze, i loro bisogni fondamentali, quello che provano, tant’è che quando sono nervosi non è raro sentirli mugugnare qualcosa che somiglia ad un grrrr, uno miao più arrabbiato. Se per parlare, con il loro linguaggio ovviamente, intendiamo comunicare con noi, farsi capire con le diverse modulazioni della voce o con il corpo, beh, sì allora i gatti si fanno delle gran chiacchierate.
Interpretare il linguaggio del gatto, il felinese
Un po’ come il pianto per i bambini, miagolare è per i gatti uno dei pochi modi per comunicare con noi, farci delle richieste, o anche semplicemente richiamare la nostra attenzione per un qualsivoglia motivo, e talvolta anche senza una ragione specifica. Dico questo perchè non sempre, quando miagola, il gatto ha fame o vuole le coccole. A volte è solo un modo per manifestare la sua presenza, per dire: ecco, ci sono.
Il linguaggio del gatto non è ovviamente fatto solo di miagolii, bensì comprende una vasta gamma di segnali, dalla posizione dell’orecchio, alla coda, alla postura complessiva, senza dimenticare le da noi tanto amate fusa. Interpretare il felinese non sempre è cosa facile per noi umani. Ci viene in aiuto il veterinario Marty Becker, autore insieme a Gina Spadafori del libro The ultimate cat lover, nel quale è svelato il segreto per una perfetta (o quasi) comunicazione tra noi ed il nostro gatto. In linea generale, secondo i consigli dell’esperta:
…se si vuole veramente interpretare il codice di comunicazione felina, bisogna prima ascoltare il tipo di miagolìo, poi osservare il linguaggio del corpo, e successivamente collegare questi segnali ad un qualche evento che si sta verificando.