Lettiera dei gatti e relativi accessori, cosa è davvero necessario o comunque prioritario per il nostro gatto quando si tratta di soddisfare le sue esigenze fisiologiche? Noi ci preoccupiamo, giustamente, di cattivi odori, dobbiamo badare anche alla praticità delle soluzioni adottate, alla durata di un tipo di materiale piuttosto che di un altro, insomma optare per soluzioni che non intacchino più di tanto il nostro ambiente di vita e non ci richiedano molto tempo per la pulizia e le operazioni di routine come eliminare i rifiuti solidi e ripulire i granelli di sabbia caduti a terra.
lettiera
Lettiera dei gatti, guida pratica a problemi e soluzioni: posizione ideale
Lettiera del gatto: dove ti metto? Questo è un argomento che dobbiamo cercare di affrontare con un certo equilibrio, anche se non è facile e saremmo portati a prendere le nostre parti, ovvero lontana dagli occhi, lontana dal naso. Così la lettiera finisce su un pianerottolo isolato, giù in cantina, sul terrazzo al freddo e al gelo, nel locale lavanderia, in uno stanzino umido, dimenticata, con il rischio di non cambiarla spesso, e comunque poco accessibile al gatto. Dobbiamo invece tenere ben chiari alcuni punti quando scegliamo il luogo ideale, ovvero di quelle che poi in sostanza altro non sono che le esigenze del gatto, a conti fatti l’unico fruitore, è lui dunque che dobbiamo accontentare.
Lettiera dei gatti, guida pratica a problemi e soluzioni: numero e tipo
Lettiera dei gatti: dalla struttura coperta o scoperta, alla quantità di lettiere da mettere a disposizione di ogni micio di casa, al tipo di sabbia da usare, a quante volte cambiarla, fino ai disturbi urinari, fare i bisognini fuori dal consentito, e ad accessori come cestino, paletta, filtri con carboni attivi, deodoranti. Iniziamo oggi una panoramica sui problemi maggiormente ricorrenti e le domande più frequenti quando si tratta delle esigenze fisiologiche dei nostri tuttozampe che sono molto, molto suscettibili, e questo lo impariamo a nostre spese prima di trovare il modo giusto di comprenderli ed accontentarli.
Gatti e vita d’appartamento, pro e contro
Un gatto che vive esclusivamente tra le mura domestiche gode sicuramente di molti privilegi: è meno esposto alle malattie contagiose e ai virus perché non entra in contatto con carogne ed esemplari randagi; alle intossicazioni alimentari perché non accede ai cassonetti ed ai cumuli d’immondizia; non rischia di continuo di morire investito da un’automobile o di essere aggredito da persone senza scrupoli che a volte si accaniscono sui gatti per il semplice e macabro gusto di torturarli o per alimentare il mercato illegale del sangue.
D’altra parte, soprattutto se lo spazio in casa è limitato, il gatto domestico soffre della mancanza di libertà e della carenza di privacy.
Prima di prendere un gatto che non avrà la possibilità di uscire in giardino o in strada, come avviene oggi per molti mici d’appartamento che vivono nelle grandi città, è bene dunque considerare se c’è abbastanza posto per garantirgli un cantuccio in cui dormire, uno in cui bere e mangiare lontano da rumori ed uno in cui fare i suoi bisognini indisturbato.
Perché i gatti coprono le loro feci?
Continuiamo la nostra carrellata di curiosità sul mondo dei gatti, volta a penetrare nella cortina di mistero che avvolge i nostri ammalianti amici a quattro zampe. Ci siamo occupati dei motivi che spingono un gatto a prediligere i posti in alto come luoghi in cui sostare e trascorrere il suo tempo, del sibilo simile a quello di un serpente e persino dello sbadiglio. Oggi vogliamo svelare un altro arcano e capire perché i gatti coprono i loro bisognini.
I proprietari di mici hanno molte ragioni per tenere in casa un gatto o due: oltre al fatto che si tratta di un’esperienza piacevole, tra queste motivazioni, figura il fatto che i gatti usano la lettiera e coprono le feci. In genere questo gesto lo associamo alla pignoleria, ma le ragioni sono molto più complesse.
Nei gatti, come in molti altri mammiferi terrestri, le urine e le feci sono state adottate come un comportamento di marcatura che trasmette i segnali sociali e riproduttivi ad altri membri della stessa specie. I gatti sono territoriali per natura e la loro società è strutturata in una gerarchia di dominanza controllata e disciplinata da norme rigide di comportamento. Essi segnano il loro territorio con il rilascio di feromoni, sostanze chimiche che trasmettono le informazioni su un individuo ad altri gatti ed usano una varietà di metodi per marcare il loro territorio in questo modo: graffi, sfregamento contro le cose e… lasciando le loro feci scoperte.
Gatti in appartamento, di cosa hanno bisogno per essere felici
I gatti vengono tenuti in casa per una serie di ragioni, relative principalmente alla loro salute e sicurezza. I motivi più comuni includono minimizzare la loro esposizione ai pericoli esterni, a traumi, tossine ed infezioni mortali. I gatti che sono allevati esclusivamente in casa vivono in media almeno il doppio degli anni dei gatti liberi.
Anche se l’ambiente interno può essere più sicuro, purtroppo non è altrettanto stimolante. E’ dunque importante creare un clima il più possibile ricco di stimoli che simuli, in qualche modo, la vita interessante che si svolge al di fuori delle mura domestiche.
Ecco alcune raccomandazioni degli esperti per rendere felice il più possibile il micio di casa. Una mini-guida essenziale per ogni proprietario attento alle esigenze, al benessere e alla salute psichica del proprio gatto. Vediamole insieme dopo il salto.
Lettiera gatti, come ridurre i cattivi odori
Continuiamo a parlare di lettiera del gatto, tornando su un argomento che sta a cuore a tutti i proprietari di mici d’appartamento, ovvero: come limitare gli odori?
Iniziamo con il dire che non esiste alcuna bacchetta o prodotto magico. Così come per il nostro di bagno, anche la toilette del gatto, per quanto si usino deodoranti e lettiere speciali, qualche odorino, quando viene usata, lo emana e sarebbe anormale il contrario.
Tuttavia si possono limitare al minimo le cattive esalazioni, rispettando alcune buone norme di igiene che non dipendono dal gatto, ma da noi.
Innanzitutto valutare l’idea di una lettiera coperta con i filtri a carbone attivo, che riduce davvero al minimo l’odore. Trovate maggiori informazioni qui, anche su come far abituare il gatto al bagno coperto.
Anche in questo caso, però, munitevi di paletta e di apposito cestino vicino la lettiera ed eliminate quotidianamente i bisognini solidi. Sembra scontato ma spesso ci si dimentica di farlo, e le lettiere coperte, che trattengono bene gli odori, contribuiscono a questa dimenticanza.
Lettiera gatti, dove posizionarla?
Già tempo fa vi avevamo parlato dei compromessi a cui spesso bisogna scendere per accontentare i nostri amici gatti che non sempre hanno esigenze facili da soddisfare e che a volte mal si conciliano con la vita da appartamento. Ma non disperate, spesso non è niente di irrealizzabile e l’essenziale è capire di cosa ha bisogno il nostro gatto e cosa c’è che non va.
Torniamo su un argomento sempre molto caldo: la lettiera. Per chi vive in un appartamento piccolo, senza un ripostiglio, o un giardino, piuttosto che un grande terrazzo, le cose sono più complicate. Ma anche chi decide di posizionarla all’aperto è bene che la cambi spesso per evitare cattivi odori e lamentele dei vicini. Ed oggi parliamo proprio di dove posizionare la lettiera.
Come ridurre i cattivi odori nella lettiera del gatto
La lettiera del nostro gatto non ha un buon odore e sarebbe anormale il contrario: in fondo è il suo WC! Tuttavia, delle volte, quando non si rispettano alcune semplici norme di igiene, dal cattivo odore si passa ad un lezzo insopportabile. E, ovviamente, non è questo che vogliamo.
Devo confessarvi che in passato, ancora inesperta di gatti in appartamento, ho avuto molti problemi con la lettiera e le ho provate davvero tutte. Fino ad optare per quella coperta, enorme, comoda, e con i filtri a carbone attivo che coprono praticamente quasi tutti gli odori. Mi è sembrato un miracolo, soprattutto il fatto che, malgrado avessi letto un po’ ovunque che fosse difficile far abituare il gatto ad entrarci, i miei due micioni hanno subito apprezzato il fattore privacy e si sono catapultati ad inaugurarla subito. Salvo poi farsi degli spiacevoli agguati all’uscita, ma a questo dovrete abituarvi se optate per la lettiera coperta.
Tornando al discorso cattivi odori vi do qualche consiglio che mi è stato d’aiuto e che spero possa essere utile anche a voi per minimizzare la presenza della lettiera in casa.
Cosa fare se il gatto marca il territorio
Cosa fare se il gatto marca il territorio: beh, iniziamo con il dire che quando per territorio si intende casa nostra, i nostri mobili, i divani e gli angoli delle stanze della nostra abitazione, il problema ovviamente necessita ancor più di una soluzione efficace. Il motivo per cui un gatto lascia i suoi ricordini in giro è sicuramente di origine comportamentale e, come tale, modificabile. Sta a noi individuare la causa specifica e intervenire per correggere questa spiacevole abitudine.
La marcatura delle urine nei gatti nasce per la stessa ragione di quella dei cani: segnare il territorio e segnalare il proprio passaggio. In casa il gatto potrebbe urinare sui muri e su altri oggetti verticali per fare mostra deliberata che quello è il suo regno e mettere in guardia gli altri gatti. Altre motivazioni possono essere lo stress e l’ansia. O ancora la disponibilità sessuale.
Gli accessori per la cura del gatto
Gli accessori necessari per fornire il comfort di cui il gatto ha bisogno, si possono così riassumere: una cuccia, una lettiera, un paio di ciotole, una per il cibo e una per l’acqua, una spazzola, un pettine, un trasportino, e un tronchetto per farsi le unghie.
La cuccia può essere uno scatolone o un cesto per gatti acquistato in un negozio specializzato; sul fondo va posto un cuscino o una coperta, ma non dispiacetevi se il vostro micio la ignorerà: tanti gatti, infatti prediligono i posti più impensati, e specialmente nel periodo invernale, possono eleggere a cuccia la sommità dei termosifoni, il vostro letto o la poltrona migliore.
La lettiera è un contenitore nel quale il gatto farà i suoi bisogni, ed è essenziale che il fondo sia rivestito di uno strato di almeno un centimetro di sabbia, in funzione di assorbiodori. Una paletta si rende necessaria per asportare lo strato superficiale di materiale sporco; ricordate che almeno settimanalmente, tutto il materiale assorbente della lettiera deve essere sostituito.
La lettiera: io, il gatto, il compromesso
I gatti domestici sono piuttosto schizzinosi quando si tratta della lettiera. Ecco perchè, onde evitare di incorrere in brutte sorprese e ritrovarsi con spiacevoli ricordini negli angoli di casa, è bene tenere a mente alcuni concetti sulle preferenze dei nostri amici a quattro zampe. E soprattutto renderci conto che sono diverse, se non opposte, alle nostre.
Dove posizionare la lettiera?
Io: in un posto nascosto, lontano da me e dai miei ospiti, dove non possono raggiungermi sgradevoli odori. Perchè non sulle scale, in cantina, all’ultimo piano? Magari sì, potrebbe star bene vicino alla lavatrice o alla caldaia, sul cemento, così anche se fuoriesce della sabbia non mi rovina la moquette. Ora provo a metterla qui, se non mi trovo bene la sposto, provo in ogni dove finchè non sarò soddisfatta. Le ciotole di acqua e cibo e la sua cesta le metto vicine alla lettiera così tutti gli accessori del gatto non saranno sparsi per casa ma concentrati in un solo posto.
Il gatto: odio i rumori forti mentre sto cercando di fare i miei bisognini. Mi spaventano, mi deconcentrano. Questo non è un luogo in cui mi sento al sicuro e protetto da sguardi indiscreti. E poi devo fare tutte queste scale per raggiungerla. Questo pavimento è freddo come il ghiaccio. Oddio, e ora dov’è? L’hanno spostata? Va bene, la faccio dove mi trovo.
Che schifo, devo mangiare, bere e dormire vicino al bagno, saranno intelligenti i miei padroni!
Il compromesso: la lettiera deve essere posizionata in un luogo che offra al nostro gatto un po’ di privacy, ma anche in un posto accessibile. Se la posizioniamo in bagno o sul balcone, per limitare gli odori sarà sufficiente installare una porta basculante. Evitiamo che il gatto debba farsi tante rampe di scale per raggiungerla. E se la posizioniamo sul cemento, utilizziamo un tappetino sottostante per evitare che il micio stia a contatto con il pavimento gelido. E… lontana da caldaie, lavatrici, allarmi e altri rumori improvvisi. Se resta traumatizzato la prima volta, è quasi certo che non ci tornerà e sceglierà altri luoghi per i suoi bisogni. Inoltre, ciotole e cesta vanno posizionate lontane dal bagno. Voi mangereste a fianco del water?
Partire con la zampa giusta, un gatto in famiglia
Ci siamo: finalmente avete ceduto alle insistenti richieste dei vostri figli e un gatto è entrato a far parte della famiglia. O ancora, avete deciso di rispondere al miagolìo straziante di qualche trovatello in strada e ora vi ritrovate con un batuffolino di pelo tremante in mano. O più semplicemente vi siete recati in un negozio specializzato e avete acquistato il vostro animale da compagnia. Qualunque sia il modo in cui il misterioso felino è entrato nella vostra vita, la stravolgerà inevitabilmente. In positivo, ovviamente. Anche se questo dipenderà in gran parte dall’atteggiamento adottato verso il vostro animale domestico.
Un gatto è per sempre. Ed è a tutti gli effetti un membro della famiglia. Non farà soltanto le fusa, riscaldando le fredde serate d’inverno con il suo morbido pelo. Avrà delle esigenze da soddisfare, un percorso di crescita, di maturazione, e di invecchiamento da compiere insieme a voi, e non sempre la convivenza sarà facile. Ma con un po’ di pazienza, lo spirito e i consigli giusti, un gatto in casa può diventare un’esperienza indimenticabile, un compagno di cui non potrete più fare a meno.