Un fenomeno rarissimo ma che si può verificare anche tra gli animali: è quello della nascita di due cani gemelli monozigoti, ovvero assolutamente identici. I due cuccioli di cane sono nati nei giorni scorsi in Sudafrica, con parto cesareo, e sono davvero identici: si tratta di due esemplari di levriero irlandese.
gravidanza
Gravidanza cane, durata e sintomi
La gravidanza nei cani è un momento molto delicato, e dura solitamente dai 58 ai 63 giorni. Un prolungamento di questo periodo, infatti, è indice di problemi legati a condizioni ambientali sfavorevoli, come l’eccessivo rumore o presenza di disturbo nel luogo scelto dalla cagna per partorire, o della cosiddetta sindrome del cucciolo singolo, in cui il piccolo cresce oltre la disponibilità di ossigeno fornito dalla placenta e diviene ipovitale (o muore).
Sam, il pappagallo “ostetrica” che assiste il parto dei cani
I cuccioli della foto hanno uno zio molto particolare e molto attento alle loro sorti, infatti il pappagallo parlante ha svegliato la sua padrona in piena notte per avvisare che la volpina della Pomerania aveva appena partorito. Sam, è questo il nome dello stravagante zio, ha preso il volo per raggiungere la stanza da letto di Suzanna Bolton, gli è saltato sulla testa – usandola come un trespolo – e ha cominciato a parlarle, imitando la sua voce.
Amici a quattro zampe: salute e maturità di una femmina prima del concepimento
E’ fondamentale per gli amici a quattro zampe come per gli esseri umani, che la potenziale madre sia fisicamente ed emozionalmente matura, prima di mettere al mondo dei cuccioli. Un buon padrone, quindi, deve anche assicurarsi che non avvengano contatti con un maschio, prima che tale fase sia raggiunta. Non di rado quelle che lasciano nascere dei piccoli e non sono pronte, finiscono per non accudirli bene e avere problemi di parto o tendere ad abbandonarli. Una cagnetta potrebbe addirittura smettere di allattarli o soffocarli distendendovisi sopra. Insomma deve essere felice e serena, prima di essere gravida. Un’altra assicurazione, è quella di essere certi che sia vaccinata e protetta da eventuali malattie infettive. Solo in quel momento, sarà possibile lasciarla accoppiare e proteggerà bene i piccoli. Ancora, deve essere sverminata e seguire costantemente una dieta sana ed equilibrata oltre che nutriente, magari integrando il cibo con minerali supplementari.
La gravidanza negli amici a quattro zampe
Come avviene per le persone, pure per gli animali un evento lieto come la gravidanza non deve essere considerato alla stregua di una malattia. Del resto la riproduzione fa parte della vita degli esseri viventi, quello che permette il perpetuarsi della specie e, affinchè non ci siano rischi di alcun genere, di solito basta che ci sia del cibo nutriente, un ambiente sano e pulito e la possibilità di muoversi. E’ chiaro, però, che un controllo medico è consigliabile, soprattutto se si ha l’impressione che ci sia qualcosa di strano, magari a partire dall’atteggiemento dell’amico a quattro zampe.
Gatti gelosi dei bambini, un luogo comune da sfatare
E’ normale, quando un neonato entra in una casa in cui c’è un gatto, preoccuparsi per la sua incolumità. Alcuni temono che l’animale possa essere geloso del bambino e arrivare persino ad aggredirlo o addirittura che lo soffochi intrufolandosi nella culla e posizionandosi, per dormire, proprio sulla testolina del bimbo. Molti sono luoghi comuni da sfatare perché alimentano da secoli paure ingiustificate.
In realtà, nella prospettiva del gatto il nuovo arrivato altro non è che uno sconosciuto che ottiene un sacco di attenzioni e produce suoni e movimenti imprevedibili.
La maggior parte delle persone vede il proprio gatto come una parte integrante della famiglia. Non è insolito per un gatto essere trattato come il bambino della famiglia, ma possono sorgere alcuni problemi quando arriva il bambino vero, soprattutto se il micio è avanti negli anni e non ha avuto mai esperienze con i bambini o, se lo ha fatto, sono state negative.
Ogni gatto risponde ad un nuovo arrivo in modo diverso. Il risultato dipenderà dalla genetica (razza e parentela), dalla personalità e non ultimo dall’esperienza.