Oggi cari lettori e amici di Tutto Zampe ci occupiamo del gatto tonkinese, una razza non molto conosciuta nel nostro paese: si tratta infatti di una razza creata dalla studiosa Jane Barletta negli Stati Uniti, dall’accoppiamento di un gatto siamese con uno Burmese. Da questo incrocio ecco che prese vita il tonkinese, un micio che dal punto di vista fisico coniuga perfettamente le razze dalle quali trae origine. Tuttavia attenzione: dal punto di vista genetico, nel 25% dei casi vi è la probabilità che, dall’accoppiamento di due tonkinesi, possano nascere gatti di razza siamese o burmese. Scopriamo insieme le sue caratteristiche fisiche:
gatto Burmese
Gatto birmano o burmese torna a casa in Birmania (foto)
Non è un gioco di parole, ma una realtà: lo splendido gatto birmano, noto anche come burmese è totalmente scomparso dalla sua zona di provenienza, il Myanmar, già Birmania, nel sud est asiatico. Da qui fu importato (nella figura di una micia di nome Wong Mau ) negli anni ’30 negli Stati Uniti, da cui poi si è diffuso anche con diverse sfumature di colore: inizialmente solo marrone e poi anche crema, blu, ecc. Di recente però un appassionato gattofilo (nonostante una lieve allergia al pelo del gatto) ha deciso di attivarsi in un progetto di ripopolamento della razza felina in questione nella terra di origine.
Gatto birmano a pelo corto (o burmese)
Il gatto birmano, noto anche come burmese, è una razza a pelo corto che non va confusa con il gatto sacro di Birmania (a pelo lungo), anche se quest’ultimo viene appellato allo stesso modo. Si tratta di due felini molto diversi tra loro, non solo per la lunghezza del pelo, ma anche per origine ed altre evidenti caratteristiche fisiche: come il colore degli occhi, rispettivamente giallo oro ed azzurro. Diverso anche il carattere, medesima la bellezza. Ma cerchiamo di scoprire più nel dettaglio le caratteristiche del gatto burmese.
Il gatto Burmilla
Il gatto Burmilla è un gatto nato in Gran Bretagna nel 1981 i cui progenitori sono un Burmese e un Chinchilla; questo gatto è diffuso soprattutto in Inghilterra e in Danimarca e ha ottenuto il riconoscimento ufficiale dalla Federazione Felina Internazionale.
Il gatto Burmilla si caratterizza per il corpo muscoloso, dal petto largo e dalla muscolatura ben definita; è un gatto di taglia media, dal pelo corto, fitto e morbido. Il colore base del mantello è sempre un bianco argento con striature di diversi colori.
Il gatto Burmese, caratteristiche e comportamento
Le origini del gatto Burmese sono avvolte nella leggenda, in particolare in quella che lo vuole originario dei monasteri birmani, dove era venerato come una divinità. Le prime tracce sono riconducibili al 1350, ma solo nel 1920, una femmina incrociata con un Siamese negli Stati Uniti, diede origine alla specie che oggi conosciamo.
Il gatto Burmese ha la testa triangolare, lunga, ma non come quella del Siamese, orecchie dalla base larga e dalla punta arrotondata, mento e mascella forti; gli occhi hanno un taglio orientaleggiante e un delicato color oro. Il corpo è molto aggraziato, di taglia media e molto muscoloso, con una coda dritta, lunga e appuntita; il pelo è folto, corto e fine, e dotato di grande brillantezza.
Nel Nord America viene riconosciuto solo il Burmese color marrone scuro, mentre in Gran Bretagna, le colorazioni accettate sono diverse, come il grigio argento, il color mandarino e il color bianco sporco, ma sono accettate anche le colorazioni più particolari come il marrone e il cioccolato.