Richiesta di consulto veterinario su comportamento aggressivo del gatto
“Salve, ho una gatta di circa due anni. Da circa un anno ha cominciato ad avere degli attacchi di aggressività contro me, mia madre che abita con me e altri ospiti che vengono occasionalmente a casa mia. Comincia a soffiare, si gonfia il pelo, miagola forte e se ci si avvicina troppo graffia e morde, una volta mi è pure saltata addosso graffiandomi. È una situazione molto pericolosa perché potrebbe anche ferire qualcuno. Questo succede quando sente un rumore strano: un urlo, qualcosa che cade a terra, quando entra gente che non sia mia madre o me (anche se mi è successo una volta solo aprendo la porta di casa tornata da scuola)… Quando accadono queste cose solitamente la chiudo in balcone in qualche modo, anche se a fatica perché ovviamente ho paura. Ho provato a chiedere a un veterinario che mi ha prescritto il diffusore per ambienti di feromoni Feliway e le pastiglie da mettere nel cibo Anxitane. Inizialmente questi attacchi si sono ridotti di numero, ma da qualche settimana si sono ripresentati più frequentemente. Ho paura che possa essere un problema anche il fatto che viva in un appartamento e che il gatto non esca mai di casa se non sul balcone. Ora mia madre non riesce più a sopportare questa situazione sia per la paura che per la fatica di gestirla. Dice che vuole chiamare la protezione animali perché portino via il gatto, ma veramente non c’è altra soluzione secondo voi? Grazie per l’ascolto, aspetto risposta.”
gatto aggressivo
Gatto gioca in maniera aggressiva, consigli per farlo smettere
Richiesta di consulto veterinario su gatto che gioca in maniera aggressiva, consigli per farlo smettere
Gentile Dott.essa Matteocci, Da due mesi abbiamo adottato una gattina che ora dovrebbe avere presumibilmente 6 mesi. La sua storia non è conosciuta ma si pensa sia stata separata dalla madre molto presto. Nell’oasi in cui è stata accudita è risultata essere molto timida e diffidente e all’arrivo a casa, inizialmente tendeva a nascondersi. Poi ha preso confidenza con l’ambiente e con noi anche se resta quella diffidenza di fondo. Non è molto affettuosa o perlomeno lo è a modo suo, ma il problema è che ogni volta che provi ad accarezzarla o prenderla in braccio, tende ad aggredire la mano o il viso con denti e unghie, spesso cerca la mano o aggredisce alle caviglie anche se sembra lo faccia più per gioco che con cattiveria. Non le mancano giochi vari e tiragraffi. Aggiungo che vive in appartamento e siamo in procinto della sterilizzazione. Ringrazio anticipatamente.
Un gatto difficile
“Avevo appena comprato una casa con il mio ragazzo dove saremmo andati a vivere insieme. Avevo sempre avuto gatti- tutta la mia vita- ma lui non aveva mai avuto animali domestici. Dopo circa un anno che ci conoscevamo mi ha detto che le sarebbe piaciuto avere un gatto ed infine che non voleva una casa nostra senza un micio a farci compagnia. Ho guardato così tanti siti “Cat Rescue” su Facebook ogni giorno, e ne ho visti tantissimi dolci che morivo dalla voglia di trovarne uno per noi presto.
Il gatto venuto dall’inferno
“Dopo aver perso Petey, il mio gattino di 15 anni, ho giurato a me stesso che non avrei preso un atro animale domestico per un pò. Un anno più tardi, il mio vicino mi ha detto che “stavo” per prendere un gatto” Ho resistito in un primo momento. Un amico comune aveva adottato un gatto maschio da un rifugio per il 90° compleanno di sua madre. Il gatto era stato abbastanza gentile la maggior parte del tempo, ma ad un certo punto avrebbe morso senza un motivo apparente la signora che a si è terrorizzata.
Gatto entra nel Duomo di Pisa e scatena il caos
Una storia abbastanza surreale arriva da Pisa, dove un gatto si è introdotto nel Duomo di Pontedera nella giornata del 3 giugno scorso, scatenando letteralmente il caos! Quando il sacerdote, Don Piero Dini, si accorto della presenza del felino, ed ha cercato di mandarlo via, è stato aggredito con morsi e graffi. Ma vediamo di ricostruire questa storia, a tratti divertente.
Bella, la gatta che terrorizza i postini
I cani, si sa, sono da sempre uno degli incubi peggiori dei postini. Ma questa volta pare sia un gatto a terrorizzarli. Tanto che una coppia di Bristol si è vista recapitare una lettera addirittura dalla Royal Mail, nella quale veniva loro chiesto di tenere a bada il micio Bella, che sarebbe addirittura considerato pericoloso per il personale.
Gatto aggressivo con gatta e proprietari, che fare?
Richiesta di consulto veterinario
Buongiorno..vive con me un gatto, di quasi due anni, l’ho preso piccolo ed è castrato (nato ad aprile castrato ad ottobre), con noi c’è una gatta sterilizzata di 11 anni di carattere schivo e tranquillo. Il micio Catullo invece non ha perso per nulla il suo istinto di accoppiamento, cosa che riversa piu’ volte al giorno su di un peluche, ma in particolare non lascia in pace praticamente mai la gatta con conseguenze catastrofiche. Inoltre è super agitato, non urina nella lettiera ma in punti vari della casa, non è affettuoso e io non so più che fare…arriva addirittura a “soffiarmi contro” quando lo costringo a moderarsi…morde e graffia, non so piu’ come comportarmi e mi spiace che ora entrambi i mici vivano male. Aggiungo che possono uscire, sono molto liberi. Grazie.
Gatto aggressivo e che morde, che fare?
Richiesta di consulto veterinario su gatto aggressivo
Salve, vi scrivo poiché ho bisogno di qualcuno che mi aiuti a “salvare” la situazione in casa. Sarabi è un gatto di 9 mesi che abbiamo in casa da circa 7 mesi. L’ho “conosciuto” nella casa di campagna di una mia amica, la sua gatta aveva fatto 5 splendidi cuccioli, e mi sono innamorata di quello splendido gattino che allora nemmeno riusciva a tenere gli occhi aperti da quanto era piccolo. Ad ogni modo, dopo due mesi e una settimana, siamo andati a prenderlo e l’abbiamo portato a casa…..
5 motivi per cui il gatto può mordere
I gatti hanno denti affilati anche da adulti, quindi c’è poco da stare allegri se avete un gatto che morde! Piuttosto è da cercare il motivo: può essere il suo modo di comunicare piacere come dispiacere, sorpresa o al contrario malessere. Esploriamo 5 possibilità.
Il gatto morde? Ecco perché e cosa fare
Anche i gatti mordono. Anzi, sembra essere un comportamento piuttosto frequente nei mici domestici, che per incidenza arriva al secondo posto, dopo i bisognini fatti fuori dalla lettiera. Il mordere per un gatto, è riconducibile al suo carattere, alle esperienze con cui è cresciuto, che possono averlo reso più aggressivo, o semplicemente ad una “predisposizione genetica” ovvero al mantenimento di alcune peculiarità riconducibili alle sue origini selvatiche. Ora, per quanto si possa essere accondiscendenti e si voglia lasciar vivere il micio libero di esprimersi, il morso del gatto, può essere pericoloso, perché fonte di infezioni di vario tipo. Esattamente come i graffi.
Bimbo e gatto: convivenza possibile?
Il gatto di casa, coccolato e super protetto tutto il giorno, può subire un trauma nel caso in cui in famiglia nasca un bimbo: occorre creare una perfetta convivenza con il piccolo, abituandolo fin da subito alla presenza del bambino. In primis occorre che il gatto si abitui agli odori, ai suoni ed agli oggetti che sono legati al bambino: consentite al gatto di esplorare, annusare, vivere tutto ciò che c’è di nuovo in casa.
Assecondate la naturale curiosità del gatto, anche quando si avvicina al bambino non cacciatelo via ma, facendo attenzione, fategli annusare il nuovo arrivato, in modo che si abitui a lui in maniera graduale. Associare il piccoloa qualcosa di buono può essere un buon inizio: quando il micio coccola il bambino o lo annusa dolcemente, premiatelo, magari con qualche carezza o un bocconcino.
Il gatto non deve mai sentirsi escluso nè in competizione con il nuovo arrivato: non sgridate il micio in presenza del piccolo, meglio distogliere la sua attenzione quando fa qualcosa che non va bene. Lettino o culla del bambino possono attirare il gatto, che tenderàò a dormirci sopra o a marcarli: è importante che il gatto abbia uno spazio tutto cuo nel quale rilassarsi: concentrate lì tutte le attenzioni, in modo che il gatto non si senta attratto dalla culla.
Aggressioni tra gatti, quando il micio non riconosce più il compagno dopo un intervento
L’aggressività tra gatti che vivono nella stessa casa ha diverse cause e differenti soluzioni. Può scatenarsi nella fase iniziale, al primo approccio con un nuovo gatto, soprattutto se si tratta di un ingresso brusco e non mediato da una fase in cui i due mici stanno alla dovuta distanza. Erroneamente, anch’io, quando ho preso il secondo gatto ero convinta di fare un favore al primo, regalandogli un compagno di giochi e così, tutta entusiasta, ho fatto subito le presentazioni. Ovviamente si è scatenato l’inferno.
Dopo qualche giorno erano a-mici per la pelle. Motivo per il quale, al ritorno dallo studio veterinario, dopo qualche mese, mi ha stupito non poco che la mia micia soffiasse ed aggredisse il povero compagno, esattamente come aveva fatto all’inizio. Ma ora si conoscevano: come era possibile?
Ebbene sì, al ritorno dal veterinario, dopo una procedura chirurgica, capita che il gatto rimasto a casa non riconosca l’altro. E’ davvero sconfortante quando accade. Hai impiegato tanto a farli andare d’accordo e ti crolla il mondo addosso, oltre che dover difendere il micio degente da attacchi che si fanno anche violenti e mettono a rischio la ferita.