“Io e mio marito eravamo appena arrivati in chiesa una Domenica mattina quando, subito dopo essere dalla macchina, ho sentito un debole grido proveniente dal prato. Mi sono avvicinata ed ho trovato un piccolo gattino tigrato grigio ricoperto di erba e bave. L’ho portato via e l’ho condotto in una sala, appoggiandolo nella borsa per dargli da mangiare. Mentre lo guardavo muoversi, mi sono resa conto che non riusciva a camminare dritto, e quando cercava di giocare, la sua zampa anteriore cedeva con un flop mollemente da un lato all’altro. Stavo aiutando con la chiesa dei bambini quella mattina, e a causa della quasi perfetta “M” sul fronte del gattino, i ragazzini hanno deciso che avremmo dovuto chiamarlo Marvel.